Inaugurata la rassegna di soldatini e incisioni sull'epopea napoleonica

In mostra nella sede della Fondazione CR Firenze fino al 14 febbraio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 dicembre 2018 23:25
Inaugurata la rassegna di soldatini e incisioni sull'epopea napoleonica

Due collezioni, quella di soldatini “Alberto Predieri” della Fondazione CR Firenze e quella di incisioni napoleoniche della Fondazione Livorno, in una mostra dedicata all’epopea napoleonica. E’ aperta da oggi al 17 febbraio (ingresso libero) allo Spazio Mostre della Fondazione CR Firenze (via Bufalini 6, a Firenze) l’esposizione dal titolo ‘‘Napoléon”, a cura di Monica Guarraccino e Giuseppe Adduci, promossa e finanziata da Fondazione CR Firenze e da Fondazione Livorno - Arte e Cultura, con il patrocinio dei Consolati Onorari di Francia a Livorno e a Firenze, in collaborazione con il Polo Museale della Toscana e il Museo Nazionale delle Residenze Napoleoniche all’Elba e con la partecipazione della Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci.

La prima edizione della mostra ha avuto luogo la scorsa estate all’Isola d’Elba, a Portoferraio, nel Teatro della Palazzina dei Mulini presso il Museo Nazionale delle Residenze Napoleoniche dell’Elba. Viene ora riproposta a Firenze dove è stata inaugurata oggi alla presenza dei due curatori e del Presidente di Fondazione Livorno-Arte e cultura Luciano Barsotti.

Sono esposti 500 soldatini della raccolta ‘Alberto Predieri’ appartenente alla Fondazione CR Firenze e 41 incisioni della raccolta della Fondazione Livorno. I soldatini di piombo fanno parte di una raccolta di 1.700 esemplari, unica al mondo, riproducenti soggetti di un periodo storico che va dal XVIII secolo al Risorgimento Italiano, con particolare attenzione al periodo napoleonico. Il Professor Predieri, docente di diritto pubblico e grande esperto di economia, di storia e di storia dell’arte, aveva raccolto tutti questi pezzi durante tutta la sua vita e dopo la sua scomparsa, nel 2001, la consorte Signora Francesca Rousseau li ha donati alla Fondazione CR Firenze perché li esponesse al pubblico e oggi la collezione è collocata in maniera permanente nella sede della Fondazione.

In mostra anche altri pezzi esposti al pubblico per la prima volta. Le incisioni sono prevalentemente di produzione italiana della prima metà del XIX e raccontano in particolare la carriera militare di Napoleone, dai primi successi militari del giovane generale a Tolone nel 1793 fino all’esilio a Sant’Elena e alla morte il 5 maggio 1821. Si tratta di una selezione di un ben più vasto patrimonio costituito con una paziente ricerca nel corso degli anni e rappresenta un significativo tassello per la ricostruzione della storia dell’iconografia napoleonica.

Le stampa della Fondazione Livorno si distinguono, in particolare, per l’originalità dell’esecuzione.

“Questa mostra – afferma Donatella Carmi, vice presidente della Fondazione CR Firenze - è frutto di una collaborazione tra fondazioni di origine bancaria che hanno focalizzato in questa circostanza interessi culturali comuni in un ambito storico specifico. Siamo fermamente convinti che la storia possa e debba essere raccontata non solo attraverso i libri ma anche con le immagini e gli oggetti. Questa esposizione ne è un esempio e siamo certi che dopo l’Elba riscuoterà grande interesse anche a Firenze”.

“Dopo il grandissimo successo di pubblico registrato l’estate scorsa a Portoferraio, al Museo Nazionale delle Residenze Napoleoniche dell’Elba, che ha visto la partecipazione di numerosi ospiti stranieri cultori del mito Napoleone, siamo lieti di proporre anche al pubblico fiorentino questa bella mostra nata dalla collaborazione di due fondazioni toscane, Fondazione Livorno e Fondazione CR Firenze – aggiunge Luciano Barsotti, Presidente di Fondazione Livorno - Arte e Cultura. La mostra affianca due collezioni distinte ma entrambe riconducibili all’epopea napoleonica e rinnova la consueta e proficua intesa tra le due Fondazioni che, seppure con risorse diverse, cercano di promuovere un percorso di approfondimento costante e inedito nel settore dell’arte”.

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