​Il tromboembolismo venoso e il rischio clinico

 Convegno sabato all’Ospedale San Giovanni di Dio di Scandicci

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 ottobre 2016 16:38
​Il tromboembolismo venoso e il rischio clinico

Il tromboembolismo costituisce un grave aspetto di salute pubblica, poiché è in grado di determinare una mortalità ospedaliera tra il 5 e il 10% attraverso la complicanza dell’embolia polmonare. Un dato importante su cui occorre compiere una riflessione.

Di questo si parlerà all’Ospedale San Giovanni di Dio di Scandicci, presso l’Aula Muntoni, sabato 22 ottobre nel convegno “Alcuni aspetti della gestione medico-chirurgica del tromboembolismo venoso”, presieduto dal dottor Stefano Michelagnoli e dal dottor Edoardo Esposito, dove numerosi esperti della materia si ritroveranno per affrontare le varie sfaccettature di questa problematica clinica

La prevalenza del tromboembolismo venoso (Tev) è molto elevata nei pazienti con patologia tumorale (mammella e prostata prevalentemente), nei pazienti allettati, nei politraumatizzati e nei pazienti con Aids.

La patologia verrà analizzata nel corso del convegno a partire da quelle che sono le ultime novità in campo fisio-patologico attraverso un’attenta profilassi e ponendo poi l’attenzione sugli aspetti medico-legale inerenti la gestione di tale malattia.

Nel pomeriggio è in programma una tavola rotonda dove gli esperti si metteranno a disposizione della platea per rispondere a tutti i generi di quesiti che caratterizzano la gestione del tromboembolismo.

L’evento è rivolto a medici specialisti del settore e medici di medicina generale che comunque nella loro pratica clinica quotidiana si trovano ad affrontare anche indirettamente tali problematiche.

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