Il mare al nord della Sardegna in cambio della tutela dell'arcipelago toscano?

Il deputato di Unidos Mauro Pili, che ha presentato un''interrogazione urgente ai ministri degli Esteri e dell''Agricoltura

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 febbraio 2016 21:55
Il mare al nord della Sardegna in cambio della tutela dell'arcipelago toscano?

(DIRE) Cagliari, 19 feb. - "Ora non ci sono piu'' dubbi: il governo italiano ha ceduto il mare al nord della Sardegna in cambio della tutela dell''arcipelago toscano. Non si tratta di un''indiscrezione ma di un documento ufficiale del ministero degli Esteri". Cosi'' il deputato di Unidos Mauro Pili, che ha presentato un''interrogazione urgente ai ministri degli Esteri e dell''Agricoltura. L''attacco di Pili e'' indirizzato alla nota di ieri della Farnesina, nella quale si legge che "nel corso dei negoziati che hanno portato alla firma dell''Accordo, la parte italiana ha ottenuto di mantenere immutata la definizione di linea retta di base per l''arcipelago toscano, gia'' fissata dall''Italia per la delimitazione del mare territoriale nel 1977".

Per l''ex governatore si tratta "di un''ammissione gravissima e che costituisce un atto lesivo dell''interesse economico della Sardegna. Se ne sono fregati dei sardi e hanno pensato alla tutela dell''arcipelago toscano del presidente del Consiglio".

Falso poi per Pili il passaggio in cui si recita che "per il mare territoriale tra Corsica e Sardegna, e'' stato completamente salvaguardato l''accordo del 1986, inclusa la zona di pesca congiunta". Nell''accordo di Caen "e'' scritto in modo esplicito che quello del 1986 sara'' abrogato integralmente- spiega-. Le aree di pesca comune riguardano invece un solo minuscolo spazio sul lato ovest, ma nessuno spazio comune ad est, nella parte piu'' importante e rilevante". Tutto questo costituisce "un atto grave visto che il ministero degli Esteri dichiara palesemente il falso e afferma che la Sardegna e'' stata sostanzialmente scambiata con la Toscana- conclude Pili-. Occorre una reazione durissima sino a quando non sara'' revocato l''accordo tra Italia e Francia: oggi piu'' che mai quell''intesa deve essere cancellata, proprio per la gravita'' dei suoi contenuti". (Api/ Dire)

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