Il futuro di Dusan Vlahovic non è a Firenze

Commisso: "Non ha accettato il rinnovo". Ma il contratto dura fino a giugno 2023. Cosa succede ora?

Redazione Nove da Firenze
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05 ottobre 2021 13:33
Il futuro di Dusan Vlahovic non è a Firenze
ph Acf Fiorentina

Il futuro di Dusan Vlahovic non è a Firenze. A fare chiarezza, in modo definitivo, è il presidente viola Rocco Commisso con una dichiarazione ufficiale. «Dal mio arrivo a Firenze - mette in evidenza il patron - ho sempre promesso ai nostri tifosi che sarei stato sincero con loro e che non avrei mai fatto promesse che non potevo mantenere. Desidero, pertanto, aggiornare il Popolo Viola relativamente ad una questione di cui si è molto parlato e scritto in questi mesi, ovvero il rinnovo del contratto di Dusan Vlahovic. Come sapete la Fiorentina ha fatto un’offerta molto importante al calciatore, una proposta di contratto che lo avrebbe reso il giocatore più pagato della storia del Club".

La nostra offerta era stata, inoltre, nel tempo migliorata in più occasioni per venire incontro alle richieste sia di Dusan che del suo entourage, ma, nonostante i nostri sforzi, la proposta di rinnovo non è stata accettata".

Commisso poi approfondisce la questione: "In queste settimane in cui sono stato qui a Firenze ho provato personalmente a trovare una soluzione che potesse rendere felice il ragazzo ed il Club, ma, con mio grande dispiacere, ogni nostro tentativo e ogni nostro sforzo non è stato premiato.

A me ed alla Fiorentina non resta altro che prendere atto della volontà del calciatore e del suo entourage e di conseguenza individuare nel breve soluzioni fattibili ed adeguate per proseguire al meglio questa nuova ed entusiasmante stagione. In ogni caso Dusan Vlahovic ha un contratto che lo lega alla Fiorentina per i prossimi 21 mesi e siamo sicuri che il calciatore, come ha sempre dimostrato, darà il suo contributo per aiutare la squadra nel raggiungere i propri obiettivi, dimostrando la professionalità che lo ha contraddistinto da quando è arrivato a Firenze con il massimo rispetto dei nostri tifosi, dei suoi compagni, del mister e di tutta la Società viola».

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