Il Forteto, si dimette il Direttore Generale: polemiche sul progetto Oltre

I presidenti dell'Unione Comuni Mugello e Società della Salute Mugello commentano le parole delle vittime di abusi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 ottobre 2018 16:00
Il Forteto, si dimette il Direttore Generale: polemiche sul progetto Oltre

 Fanno discutere oggi le dimissioni del direttore generale della cooperativa Il Forteto. A commentare la notizia sono state le Vittime riunite in una Assiociazione ed anche le istituzioni locali che oggi commentano "si ritiene opportuno, se non necessario, che il CdA fornisca informazioni utili per comprendere le motivazioni che hanno portato alle dimissioni, onde chiarire la situazione reale".Alle Unione Comuni Mugello e Società della Salute Mugello non sembrano essere piaciuti i toni usati dall'Associazione delle vittime che ha commentato le dimissioni ed il progetto Oltre: "Desta amaro stupore la nota diffusa dall'Associazione Vittime del Forteto sul proseguimento del progetto Oltre.

Nella nota, oltre ai toni, si ravvisano parole ed espressioni dure e di una certa gravità. L'associazione se ne assume la responsabilità. Nella dolorosa e drammatica vicenda del Forteto le istituzioni locali hanno assunto una posizione chiara e netta. Dalla parte delle vittime, esprimendo solidarietà e sostegno, con le parole, con le azioni. Questo non va messo in discussione. Le istituzioni hanno agito. Nel 2013 si sono costituite parte civile al processo. Ed hanno continuato a seguire la vicenda giudiziaria da vicino, per quanto di propria competenza.

Anche sulla situazione della cooperativa e sull'ambiente del Forteto le istituzioni locali hanno assunto una posizione precisa, sollecitando discontinuità col passato ma anche azioni e misure tese a salvaguardare l'attività produttiva e alla tutela del lavoro e di tutti i lavoratori. Abbiamo sostenuto il progetto Oltre fin dall'inizio e continueremo a sostenerlo nel suo proseguimento. Continueremo in questa azione di responsabilità, continueremo a fare il nostro dovere.

Non si comprende come si possa parlare di emarginazione o esclusione di soggetti non essendo ancora stata attivata la procedura per la manifestazione d'interesse per la co-progettazione" concludono gli enti locali.

In evidenza