Il Comune di Firenze promuove lo smart working

L'assessore Martini: "Margini di miglioramento". Si sta aggiornando la mappatura delle attività "smartabili"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 marzo 2022 19:00
Il Comune di Firenze promuove lo smart working

Promosso lo smart working nel Comune di Firenze. Il giudizio arriva dall’assessore al personale Alessandro Martini che oggi ha fatto il punto del lavoro agile rispondendo in consiglio comunale a un question time presentato dalla vicepresidente Maria Federica Giuliani. “La valutazione di questo periodo di smart workig è positivo, con margini di miglioramento che vanno di pari passo con il potenziamento della reingegnerizzazione e digitalizzazione dei processi di lavoro, tanto che dopo la nuova fase aperta con i decreti del settembre 2021 si sta lavorando per il completo superamento della fase emergenziale del lavoro agile e il traghettamento alla modalità ordinaria, aggiornando la mappatura delle attività smartabili alla luce dell’esperienza fatta, e il regolamento che disciplina il rapporto di lavoro sulla base delle linee guida del ministero e delle anticipazioni del contratto collettivo nazionale”.

L’assessore ha poi tracciato le prossime linee intervento dell’Amministrazione alla scadenza degli accordi individuati sottoscritti dai dipendenti fissata il 30 aprile premettendo che “la proroga delle procedure semplificate, nell’attesa di leggere il decreto, dovrebbe riferirsi al mondo dell’impresa privata e non alle pubbliche amministrazioni che già da ottobre scorso svolgono il lavoro agile sulla base di accordi individuali, e non di atti unilaterali del datore di lavoro, e quindi in modalità non più semplificata”.

“Il Comune – precisa l’assessore – si è dotato fin dal marzo 2021 del Piano Organizzativo del Lavoro Agile (POLA), strumento allora previsto dalla normativa per programmare e integrare lo svolgimento della modalità agile nell’organizzazione del lavoro. La sua applicazione era fissata al termine dello stato di emergenza, più volte prorogata, ma è stata comunque anticipata nella quasi totalità da luglio scorso (con la sola eccezione della procedura di interpello per raccogliere le manifestazioni di interesse dei dipendenti.

Eravamo pronti a fare il passaggio alla fase ordinaria fin dallo scorso anno e, a maggior ragione adesso. Quindi, alla scadenza degli accordi si continuerà ad applicare la modalità agile utilizzando le regole aggiornate, e che trasferiremo poi nel nuovo strumento di programmazione, il Piano integrato di attività e organizzazione (POIA) introdotto dal decreto 80 del 2021, ma ancora non formalmente vigente perché mancano i provvedimenti attuativi” conclude l’assessore Martini.

“È importante riportare quello che sarà l’orientamento dell’Amministrazione comunale in merito al lavoro da remoto, e quindi lo smart working – spiega la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani che ha presentato un question time al quale ha risposto l’assessore Alessandro Martini – che è stato prolungato fino a fine aprile. Durante la pandemia è stato necessario ricorrere a questa modalità di lavoro. Anche il Consiglio comunale si sta adeguando, con il nuovo regolamento, a queste nuove modalità di lavoro. È giusto capire come meglio modularlo dato che ha investito tra il 28 ed il 35% della forza lavoro. Altrettanto importanti saranno le forme ibride. Sarà importante per tutti i lavoratori avere una traccia su come si sta muovendo il Comune di Firenze.

Queste nuove modalità, come ha detto l’assessore Martini, interessano tutta la macchina comunale e, soprattutto, il lavoro dei quasi 4000 dipendenti. C’è una valutazione positiva sull’uso dello smart working con margini di miglioramento che vanno di pari passo con la digitalizzazione dei processi di lavoro. Si sta lavorando per il completo superamento della fase emergenziale del lavoro agile ed il traghettamento alla modalità ordinaria aggiornando la mappatura delle attività smartabili alla luce dell’esperienza fatta.

Fin dal marzo 2021 il Comune si è dotato del cosiddetto POLA, il piano organizzativo del lavoro agile, strumento previsto dalla normativa per programmare ed integrare lo svolgimento delle modalità agile nell’organizzazione del lavoro. Il Comune era pronto a fare il passaggio dallo scorso anno, pertanto alla scadenza degli accordi l’amministrazione continuerà ad applicare la modalità agile utilizzando il quadro del regolamento aggiornato che verrà poi adottato nel nuovo generale strumento di programmazione: dal POLA al PIAO, piano integrato di attività e organizzazione.

Il lavoro fatto, addirittura in anticipo, dimostra come l’amministrazione punta ad usare al meglio questo strumento che si è rilevato molto efficace. Saranno necessari – conclude la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani – alcuni accorgimenti necessari, soprattutto per ciò che concerne il lavoro delle donne ed i lavoratori fragili”. 

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