Jin Ju nelle Variazioni Diabelli all’Accademia Bartolomeo Cristofori

Con l’ultima composizione per pianoforte di Beethoven si è conclusa la stagione del tempio degli strumenti d'epoca

Nicola
Nicola Novelli
02 luglio 2021 07:59
Jin Ju nelle Variazioni Diabelli all’Accademia Bartolomeo Cristofori

Tutto esaurito ieri sera al concerto con cui Jin Ju ha concluso il ciclo dedicato a Ludwig van Beethoven dall’Accademia Bartolomeo Cristofori. La pianista cinese si è esibita su un fortepiano Conrad Graf del 1820, cioè dell’epoca di composizione delle Variazioni su un Valzer di Anton Diabelli, l’ultima opera pianistica del genio tedesco. L’istituzione dell’Oltrarno fiorentino è infatti un luogo unico dove si possono ascoltare i pianoforti dell’epoca ancora perfettamente funzionanti.

Comunemente note come le Variazioni Diabelli, sono un insieme di variazioni per pianoforte elaborate tra il 1819 e il 1823 a partire da un valzer composto dal pianista ed editore musicale austriaco. L’opera è spesso paragonata per importanza alle Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach. In effetti Beethoven si distaccò dalla mera proposta indirizzata a lui e a una cinquantina di altri musicisti. E per evitare di mescolarsi a comprimari diede vita a una composizione per pianoforte di grande rilievo, ben 33 variazioni, in cui riassume il suo pensiero sui predecessori, dalla musica barocca a Wolfgang Amadeus Mozart, per poi dire la sua sui biasimati contemporanei.

Jin Ju si è esibita nella sala di via di Camaldoli, in cui è di casa, con la consueta serietà e preparazione. La pianista è naturalizzata italiana, dopo il matrimonio con Stefano Fiuzzi, ideatore della rassegna dell’ABC. Anche per Jin Ju si tratta di uno dei primi incontri con il pubblico, dopo il fermo sanitario all’attività. Poco prima dell’inizio della pandemia, nel febbraio 2020, Jin Ju era stata protagonista di un evento al Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dell'ambasciatore cinese in Italia Li Junhua.

All’entusiasmo con cui è stata accolta anche ieri sera, la pianista ha risposto con un fuori-programma, le sei variazioni in sol maggiore per pianoforte su “Nel cor più non mi sento” della “Bella Molinara” di Giovanni Paisiello. Opera giovanile di Beethoven, le Variazioni si narra siano state composte in una notte per compiacere una dama. “Io sono, invece, molti decenni che ci lavoro sopra” ha ironizzato la pianista “Da quando le eseguìi bambina, la prima volta a otto anni in un concerto trasmesso in diretta dalla radio nazionale cinese”. Jin Ju ha concluso la sua esibizione con il classico Per Elisa.

La serata di ieri era una commossa dedica alla memoria del Professor Stefano Merlini, presidente dell'Accademia Bartolomeo Cristofori fino alla recente scomparsa. Le attività dell’istituzione musicale fiorentina, sostenuta dal contributo della Fondazione Carlo Macchi e dalla Fondazione Cr Firenze, riprenderanno in autunno con il consueto programma di concerti su strumenti originali, le cui date non sono ancora state fissate.

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