I cantieri TAV riprendono senza Osservatorio di controllo

Ai Macelli mancano anche i documenti aggiornati per il Comune di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 giugno 2021 13:59
I cantieri TAV riprendono senza Osservatorio di controllo

"Il Comune di Firenze non ha informazioni puntuali su quanto avviene nel nostro territorio: come si fa a garantire la tutela dell'ambiente e della salute delle persone in questo modo? -è la domanda che rivolgono Dmitrij Palagi, Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune- Non ci sono aggiornamenti sui cantieri TAV a Firenze, nonostante la ripresa dei lavori dalla scorsa settimana e le novità legate al recovery (l'improbabile people mover).

Al nostro question time in Consiglio l'assessore Giorgetti ha risposto che non risultano atti ministeriali per la riattivazione dell'Osservatorio Ambientale, che è scaduto nel 2018. Abbiamo quindi forti dubbi sulla regolarità dei lavori che sarebbero ripartiti, anche col trasporto e deposito delle terre di scavo nel Valdarno aretino, senza alcun controllo e monitoraggio ambientale, che sarebbero in qualche modo garantiti dall'Osservatorio e dal supporto tecnico dell'Arpat. La Giunta ci ha detto di rivolgerci al Ministero competente, come se il cantiere non fosse sul nostro territorio e non riguardasse la nostra cittadinanza. Oltretutto nell'Osservatorio dovrebbe essere riconfermato il Direttore Generale del Comune, con il ruolo di Presidente dell'organismo, e dovrebbe essere presente per la prima volta anche la Soprintendenza.

Ci lascia anche sconcertati che l'Ufficio Nodo del Comune, con ruolo di programmazione e informazione sull'Alta Velocità, non abbia ricevuto da RFI alcun elaborato e progetti aggiornati: tra le conseguenze c'è che la pubblicazione degli atti sulla rete civica è ferma al 2018. Oltretutto sulla pagina dello stesso Ufficio Nodo sono inattivi molti link e quindi non è possibile scaricare e consultare molti atti e documenti del progetto esecutivo Passante e Stazione della Tav di Firenze, alla faccia della partecipazione e della trasparenza tanto declamate anche dal Partito Democratico.

Cosa sta avvenendo in città? Chi garantisce le sicurezze ambientali? Questo è lo stile con cui accoglieremo i progetti del cosiddetto recovery? Il territorio non può permettersi alcuna devastazione: abbiamo il dovere di pretendere un atteggiamento opposto per le infrastrutture e la trasformazione urbana".

Anche il Comitato No Tunnel TAV di Firenze prende atto che, nonostante i lavori siano timidamente iniziati al cantiere in zona Macelli, il previsto Osservatorio Ambientale non è stato ancora nominato e scriverà alla Prefettura per chiedere lo stop dei lavori, che risulterebbero irregolari senza controlli e monitoraggio ambientale, anche col supporto dell'Arpat.

Il Comitato ha sempre criticato la struttura dell’Osservatorio Ambientale: "E' costituito da rappresentanti di istituzioni favorevoli al progetto, non dà alcuna garanzia di terzietà, ma almeno i membri tecnici che ne farebbero parte dovrebbero rispondere di eventuali errori o omissioni; era previsto che le prescrizioni fatte da da questo organismo al progetto originario, caratterizzato da troppe criticità, fossero monitorate durante l’esecuzione. Invece Infrafer ha iniziato i lavori senza attendere la costituzione della struttura di controllo; probabilmente perché proprio oggi, 15 giugno, sarebbe scaduta l’autorizzazione a scavare se non si fossero iniziati i lavori".

Il Comitato fa rilevare poi: "Questi lavori sono non solo per un progetto inutile, costosissimo, sbagliato per la città, ma anche portato avanti con leggerezza e in maniera illegittima: è bene ricordare, tra le tante cose, come non ci sia la VIA (valutazione di impatto ambientale) per la stazione ai Macelli e come si sia erroneamente autorizzato lo scavo delle due gallerie con una sola fresa in tempi successivi."

Intanto Infrafer ha provveduto a dipingere con nuvole e rondini i cancelli del cantiere di via Circondaria.

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