Gest: ipotesi peculato dalle indagini aperte dalla Procura

In relazione alla gestione delle tramvie a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 ottobre 2021 21:34
Gest: ipotesi peculato dalle indagini aperte dalla Procura

La magistratura ha aperto anche un'inchiesta sulla nuova gestione del trasporto pubblico locale di Autolinee Toscane, società di cui Jean Luc Laugaa è amministratore delegato, oltre che amministratore delegato di Gest.

Gest ha un unico introito legato ai chilometri percorsi per far fronte alla gestione e alla manutenzione (dei 46 tram, della linea di alimentazione, dei binari) di tutta la tramvia per 35 anni. La società viene sospettata di fare un surplus di entrate nei bilanci.

"La nuova inchiesta sui trasporti pubblici, evidenzia ancora una volta un sistema opaco dove girano troppi soldi pubblici. Se le accuse di peculato mosse dalla Procura ai francesi fossero confermate, sarebbe gravissimo - dichiara Paolo Marcheschidirigente nazionale Fratelli d'Italia ex consigliere regionale- Le risposte evasive di Gest non possono essere sufficienti. il Comune dove era? Possibile che non ci sia stato nessuna forma di controllo da parte sua? Erano distratti o si sono girati dall'altra parte?

Approfondimenti

Il Comune deve difendere la propria condotta e tutelarsi fino a che la vicenda non è chiarita poi semmai si costituirà parte civile; la Regione Toscana sospenda subito qualsiasi forma di finanziamento pubblico ai progetti tramviari fiorentini. I francesi hanno il monopolio delle tramvie di Firenze e del trasporto pubblico su gomma in Toscana - incalza il membro della commissione ambiente, infrastrutture e trasporti di FdI- hanno fatto pagare ai toscani 'binari' d'oro strappando al Comune di Firenze un contratto capestro. La notizia di ipotesi di reato peculato da parte della Procura è gravissima! L'infatuazione del Pd per la cura del ferro ad ogni costo ci ha mai convinto e adesso chiediamo che venga fatto chiarezza da parte del Comune e della Regione sulla vicenda, i toscani hanno il diritto di sapere se sono stati truffati".

"Dopo la notizia dell’indagine su Gest SpA che vedrebbe come parte offesa il Comune di Firenze non possono che esserci due spiegazioni: o Nardella è più sfortunato di Fantozzi, oppure c’è un problema di incapacità gestionale e di controllo da parte del Sindaco e della sua giunta”, inizia così la nota di Firenze Identitaria in merito ai presunti ricavi occultati dalla società di gestione del servizio tramviario nella città del giglio.

Ormai le inchieste giudiziarie che stanno coinvolgendo in modo diretto o indiretto il Comune si moltiplicano a vista d’occhio”, prosegue la nota, “basti solo ricordare che negli ultimi 24 mesi sono state avviate quella riguardante ALIA, quella sui controllori di Firenze Parcheggi, quella sugli alberi sacrificati per la tramvia e quella sui canoni non pagati dal PD per la Festa dell’Unità alle Cascine. Insomma, tanto per dirla con un termine estremamente caro alla sinistra, una 'questione morale' esiste al di là delle responsabilità penali dei singoli e chi Governa la città deve assumersi la responsabilità di quanto sta accadendo".

Non è più sufficiente nascondersi dicendo di non sapere o dichiarandosi parti lese. Possibile che non fossero stati previsti strumenti di controllo tecnico e contabile per verificare quanto dichiarato dal concessionario del servizio pubblico? Eppure, ricordiamolo, per anni Palazzo Vecchio ha dovuto pagare una penale a Gest, prevista dal contratto, perché non si erano raggiunti i limiti minimi di passeggeri sul tram garantiti nella concessione, ma ora si viene a sapere che la società francese avrebbe occultato ricavi.

Ci piacerebbe anche sentire un commento da parte del Presidente della Regione Eugenio Giani", conclude Firenze Identitaria, "dopo che appena due settimane fa si definiva soddisfatto e felice di avere la “Ratp”, società francese che controlla Gest, come aggiudicataria unica di tutto il trasporto pubblico locale regionale. Chissà se il Presidente sarà ancora così entusiasta di tale scelta. In ogni caso questa vicenda è l'ulteriore riprova che è necessario fermare immediatamente qualsiasi ipotesi di prolungamento delle tramvie".

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