Caso Gest, le opposizioni chiedono chiarezza

Bussolin (Lega): "Nardella approfondisca". Bundu e Palagi (SPC): "Confidiamo che l’indagine possa concludersi presto"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 ottobre 2021 18:14
Caso Gest, le opposizioni chiedono chiarezza

Stamani la Guardia di Finanza negli uffici di Gest per acquisire atti relativi alla gestione della tramvia. É stata fornita la documentazione richiesta e data la massima collaborazione all’indagine.

“Abbiamo fornito tutto quanto richiesto – commenta l’amministratore delegato Jean Luc Laugaa - siamo sereni e sicuri della assoluta correttezza nella gestione. Gest è del tutto estranea ai fatti oggetto dell’indagine”.

Per quanto riguarda le accuse ipotizzate, Laugaa aggiunge: “Gest, in quanto società di gestione della tramvia, non vende biglietti e non incassa direttamente i loro introiti. L’unica fonte di entrata, come definito dal contratto di servizio con Tram spa, è un rimborso commisurato solo ed esclusivamente al numero dei chilometri prodotti e non ha alcuna relazione con la vendita dei biglietti né con il numero dei passeggeri trasportati”.

"Le indiscrezioni riportate oggi dalla stampa su un'inchiesta che coinvolge la società che gestisce la tramvia fiorentina, Gest, suscitano domande alle quali occorre dare al più presto risposta. Il sindaco Nardella faccia subito i dovuti approfondimenti". Lo dichiara il capogruppo della Lega a Palazzo Vecchio Federico Bussolin.

"Il Comune di Firenze risulterebbe parte offesa – aggiunge Bussolin –, in quanto non avrebbe ricevuto per intero la quota che gli spetta dalla bigliettazione. Pare addirittura scontato notare che, laddove venisse dimostrato il dolo da parte di Gest, saremmo di fronte a un sistema di gestione del trasporto pubblico – su cui le giunte PD hanno puntato tutta la propria credibilità – che invece di essere il modello da seguire diventerebbe una ferita da sanare. Al più presto". queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu del gruppo consiliare Sinistra Progetto Comune.

«Abbiamo chiesto con più interrogazioni di capire se al soggetto gestore della tramvia stavamo dando dei soldi per coprire i mancati ricavi dovuti all'assenza di passeggeri in relazione ai periodi più segnati dalla pandemia Covid-19: il Comune ci ha sempre risposto che non essendo diminuiti i chilometri percorsi, il contratto impegna la parte pubblica a garantire con soldi pubblici i ricavi di Gest previsti dal piano economico finanziario, in corso di revisione anche per le linee 2 e 3 (con un criterio in vigore fino al 10 febbraio 2029).

Quindi se il privato va in perdita il pubblico interviene per aiutarlo, anche sulla parte dei ricavi (non solo dei costi). Però il privato, prima della pandemia, avrebbe nascosto i suoi ricavi, per non dover dare il dovuto alla parte pubblica, da quanto si apprende in queste ore (anche se è solo un'ipotesi, ci è chiaro)».

Queste le dichiarazioni di Pietro Poggi, segretario di Sinistra Italiana Firenze: «Confidiamo che l’indagine in corso possa concludersi nel minor tempo possibile e finisca per fugare ogni dubbio sulla gestione del sistema tranviario fiorentino, ma ci chiediamo in questi anni dove fosse l'amministrazione e la maggioranza. Perché i dubbi sulla regolare gestione dei numeri di passeggeri arrivano solo ora ed esclusivamente dalla magistratura? Questa è la modalità con cui la maggioranza ha intenzione di governare il trasporto pubblico e sostenerne le ragioni? Non possiamo che essere preoccupati per il suo futuro».

In evidenza