Gas: accordo sindacati-Estra-Centria

Maggiori garanzie per i lavoratori in previsione delle gare per il servizio di distribuzione. A gara tutti gli 11 ATEM (Ambito Territoriale Minimo)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 settembre 2015 23:08
Gas: accordo sindacati-Estra-Centria

E’ stato siglato un accordo tra sindacati regionali di categoria, Estra e Centria Reti Gas che definisce più ampie tutele, rispetto a quelle previste dalla normativa nazionale, per i lavoratori che dovessero passare alle dipendenze del gruppo Estra a seguito di gare vinte per l’affidamento del servizio di distribuzione gas. Il decreto ministeriale su questo aspetto dispone, infatti, che siano salvaguardate le condizioni economiche individuali che i lavoratori godevano alle dipendenze del datore di lavoro uscente, limitandone però il riferimento ai soli “trattamenti fissi e continuativi e agli istituti legati all’anzianità di servizio” e soprattutto prevedendo la risoluzione del primo rapporto di lavoro e l’inizio di uno nuovo con il gestore subentrante, con la conseguente applicazione delle più recenti normative sul lavoro. Sindacati e azienda concordano sul fatto che le imprese interessate dovrebbero esser messe nella condizione legale di garantire ai lavoratori passati alle dipendenze del nuovo gestore, non solo il mantenimento delle condizioni economiche e normative, ma anche la continuità delle posizioni previdenziali in modo da non dover affrontare costi di ricongiunzione pensionistica. Per questo, in vista delle prossime gare di distribuzione, Estra e Centria hanno dichiarato il loro intento, in caso dovessero risultare aggiudicatarie, di subentrare nei rapporti di lavoro dei dipendenti trasferiti dal gestore uscente, riconoscendo ai lavoratori tutti i diritti (la continuità pensionistica oltre che le condizioni economiche) a patto che, tale condizione sia vincolante per tutte le imprese partecipanti per assicurare assoluta reciprocità e pari condizioni. Estra e Centria si impegnano comunque ad applicare ai lavoratori che dovessero passare alle proprie dipendenze per effetto dell’aggiudicazione, l’art.

18 della legge n.300/197 (nel testo modificato dalla legge 92/2012). Sempre nell’accordo è previsto inoltre che, se non interverranno modifiche normative, Estra e Centria sosterranno il 50% degli oneri che alcuni lavoratori del gruppo Estra, passati al nuovo gestore in occasione della gara di Prato, dovrebbero sostenere per aver garantito il trattamento pensionistico maturato di cui avrebbero diritto entro pochi anni (in sostanza i lavoratori ex Inpdap che al 31.12.1995 potevano vantare oltre i 18 anni di lavoro).

Tutto ciò anche qualora il gestore subentrante non tenesse un analogo comportamento.

“Affermare che i dipendenti sono la principale risorsa di una società – dichiara Paolo Abati, direttore generale di Estra - può essere una semplice dichiarazione di intenti. Con questo accordo invece dimostriamo, con i fatti, che, per il nostro gruppo, le persone sono il vero capitale su cui contiamo. La responsabilità sociale di impresa, per noi, non è vuota di contenuti, ma si traduce in impegni concreti.”“E’ un accordo che va nella giusta direzione ovvero quella che le gare del gas non possono essere fatte risparmiando sul personale.

– afferma Massimo Guerranti, Segretario Genenerale Femca Cisl Toscana - Infine stabilisce un principio ovvio che oggi non è più scontato che i lavoratori che passano da un'azienda ad un'altra non possono essere neo assunti. Adesso lavoreremo per raggiungere gli stessi obiettivi con le altre aziende del gas operanti in Toscana"“Sicuramente un passo in avanti importante – dichiara Marisa Grilli ella Filctem CGIL Toscana - per garantire che le gare per la distribuzione del servizio del gas non si riducano alla sola compressione dei diritti e delle tutele delle lavoratrici e dei lavoratori.

Riteniamo infatti che un quadro condiviso di regole e procedure di garanzia sia il modo migliore per evitare impropri vantaggi competitivi che rischiano di penalizzare i lavoratori, le aziende e le comunità locali. Solo in questo modo, infatti, sarà possibile realizzare un miglioramento dei livelli di servizio, della sicurezza e una riduzione delle tariffe per le imprese e i cittadini. Per questo continueremo ad impegnarci nei confronti di tutte le aziende e delle istituzioni, perché, riguardo alle “gare gas”, si possa parlare della qualità del servizio e non dell’azzeramento delle tutele di chi lavora.”

Entro marzo prossimi, la distribuzione del gas negli 11 Atem (Ambito Territoriale Minimo) della Toscana verrà messa a gara. In base ad una legge del 2011 (norma sul trasferimento d’Azienda) le aziende che dovessero vincere queste gare avranno l’obbligo di riassorbire i dipendenti della società uscente. Ma, l'azienda che subentrerà, ovviamente, si riserva di garantire gli stessi contratti di lavoro e, i lavoratori riassorbiti saranno considerati come nuovi assunti e obbligati a firmare una nuova assunzione rientrando pertanto nelle norme previste dal Jobs Act.

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