Fondazione Zeffirelli in San Firenze

La vicesindaca Giachi: «Operazione che guarda al futuro delle giovani generazioni di artisti e operatori dello spettacolo». Trombi, Grassi e Verdi: “L’eredità Zeffirelli in una capsula del tempo: una dichiarazione d’amore per la città e di totale sfiducia per la giunta”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 luglio 2015 19:40
Fondazione Zeffirelli in San Firenze

«La Fondazione sarà indipendente dall’amministrazione ma, come ho spiegato in aula, la concessione a canone agevolato ha come presupposto indispensabile che il progetto culturale, non limitato alla gestione della collezione Zeffirelli, sia condiviso con l’amministrazione comunale». Così la vicesindaca Cristina Giachi replica ai consiglieri Giacomo Trombi, Tommaso Grassi e Donella Verdi. «L’interesse comune – ha spiegato la vicesindaca – non sta tanto nel lascito quanto, piuttosto, nel poter realizzare un progetto di formazione per le nuove generazioni a partire da una tradizione importante come quella rappresentata dal lavoro del Maestro Zeffirelli attestata nell’archivio e nella collezione».«Al progetto culturale che risulterà dall’accordo tra Comune e Fondazione – ha aggiunto – se ne aggiungerà poi uno più ampio.

La Fondazione è infatti il primo importante passo verso la realizzazione del ‘Centro internazionale di formazione per le arti dello spettacolo’. Nel resto dell’ex tribunale ospiteremo le eccellenze formative artistiche e culturali della città e del mondo, legate alla musica, alla danza, al cinema e al teatro, alla scrittura drammaturgica, all'artigianato del teatro e del cinema, come la sartoria teatrale o la realizzazione delle scenografie. Per costruire questo ambizioso progetto che per volere del Sindaco Nardella individua una nuova vocazione per il complesso dell'ex tribunale, stiamo lavorando con le istituzioni pubbliche attive nel campo delle arti dello spettacolo e della formazione, come la Pergola o l'Università, per ricordarne solo alcune».«Chi dunque si ostina nel prendere in considerazione solo il valore della collezione, peraltro vincolata al progetto – ha concluso la vicesindaca – dimostra solo una visione miope, priva di respiro, che non tiene conto degli interessi della città e del suo futuro.

Sono inoltre moltissimi i fiorentini che ci chiedono di onorare questo illustre concittadino che con il suo lavoro ha portato Firenze nel mondo».

Questo l’intervento dei consiglieri di Firenze riparte a sinistra Giacomo Trombi, Tommaso Grassi e Donella Verdi: “Zeffirelli ha lasciato il proprio lascito, di grande valore culturale, alla fondazione che porta il suo nome, completamente indipendente dall’amministrazione, che realizzerà il suo progetto nel cuore della città, e che poi, una volta completato, cederà il tutto alla città. Ma questo fra diversi anni, quando - speriamo - la città avrà una giunta più affidabile. Non troviamo altra spiegazione: ci sembra una specie di capsula del tempo, un voler mettere al sicuro il proprio tesoro in attesa di tempi migliori. E francamente non sappiamo proprio dar torto al Maestro”. 

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