The State of the Union 2016: “Women in Europe and the World”

Web e social per promuovere il lavoro in rosa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 maggio 2016 23:03
The State of the Union 2016: “Women in Europe and the World”

The State of the Union 2016, la conferenza internazionale giunta alla sua sesta edizione a Firenze, un traguardo raggiunto dalle maggiori istituzioni locali che finanziano il progetto. Il progetto è promosso dall'Istituto Universitario Europeo, che ha sede a San Domenico di Fiesole. La conferenza internazionale, che si terrà dal 5 al 7 maggio, quest’anno s'’intitola Women in Europe and the World e tratterà il ruolo della donna partendo da priorità globali come lo sviluppo sostenibile, la risoluzione dei conflitti, la coesione sociale, la qualità della democrazia e la partecipazione politica.

Due giorni di riflessione sulle più rilevanti tematiche di attualità ponendo la donna al centro del dibattito su: migrazione, condizione dei rifugiati, relazioni transatlantiche, populismo, mediazione nei conflitti, radicalizzazione e religione, governance e politiche sociali.

Accanto alle istituzioni e al mondo accademico c’è un’altra Europa che s’incontra a Firenze durante The State of the Union 2016: quella delle imprese e dei professionisti della mediazione internazionale. La città che già nel Medioevo utilizzava abitualmente figure di mediatori per la risoluzione di controversie è diventata oggi un punto di riferimento per la composizione di dispute commerciali internazionali. Per questo motivo FIMC, Florence International Mediation Chamber, il servizio di mediazione internazionale ad altissimi standard qualitativi per cittadini e imprese promosso da Camera di Commercio di Firenze, è partner dell’evento curato dall’Istituto Universitario Europeo. «Consapevoli che la giustizia civile lenta sia un freno all’economia, la mediazione è sempre più importante perché permette di gestire i conflitti commerciali internazionali in maniera appropriata e conveniente, riuscendo a favorire il dialogo anche quando le norme nazionali sono in conflitto - dice Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio di Firenze -.

Firenze, che è considerata città del dialogo per la sua storia istituzionale ed economica, crede molto nella mediazione internazionale e vuole investire tutto su condivisione e integrazione, condizioni indispensabili per la crescita economica e per la risoluzione delle grandi criticità del nostro tempo, argomento di discussione a The State of TheUnion 2016». FIMC, costituita nel maggio 2015, è il primo e unico istituto di mediazione specializzato per le multinazionali e Camera di Commercio di Firenze è la prima pubblica amministrazione in Italia ad aver creato una struttura dedicata solo alla mediazione internazionale.

Tutti i mediatori FIMC sono accreditati da IMI (International Mediation Institute) per certificarne l’alta qualità. Inoltre, per ribadire l’approccio globale dell’istituto, FIMC ha siglato due memoranda of understanding con AAA/ICDR (American Arbitration Association/International Center for Dispute Resolution) e con SIMC (Singapore International Mediation Centre). L'’alto valore dato da Camera di Commercio di Firenze alla risoluzione delle controversie è anche dimostrato dalla specializzazione maturata negli arbitrati internazionali, seguiti dalla Camera arbitrale unitaria, la prima in Italia che riunisce un ente pubblico e gli ordini professionali del settore giuridico-economico del territorio. Per aiutare a sviluppare la cultura della mediazione nel mondo FIMC porterà a Firenze l’iniziativa mondiale curata da IMI Global Pound Conference Series 2016-2017: shaping the future of dispute resolution and improving access to justice, che fa parte di un ciclo di conferenze da tenersi nelle principali città del mondo e dove saranno affrontati e votati i temi chiave della giustizia anche attraverso un’innovativa piattaforma digitale.

A Firenze, unica città italiana coinvolta, la conferenza è prevista a maggio 2017. Infine, FIMC partecipa come osservatore esterno ai lavori del Working Group II di UNCITRAL (United Nation Commission for International Trade Law) con l’obiettivo di elaborare strumenti che conferiscano esecutività agli accordi raggiunti nelle procedure di mediazione internazionale. Nell’ultima sessione, tenutasi a New York dal primo al 5 febbraio 2016, sono stati presentati casi concreti d’imprenditori del territorio che, in forma anonima, hanno testimoniato come la mediazione abbia risolto controversie altrimenti difficilmente sanabili.

Punterà sulla digitalizzazione, sul supporto delle aziende in rosa e sulla valorizzazione delle lavoratrici l’azione del CIF, Comitato per l’Imprenditoria Femminile, organismo di Camera di Camera di Commercio di Firenze, appena rinnovato nella sua composizione. La nuova presidente, Ilaria Scarselli, imprenditrice del settore agroalimentare a Fucecchio, nominata dalla giunta camerale, ha già formato un comitato ristretto con Serena Galletti (industria), Fabiola Fontana (servizi) e Lorenza Albanese (agricoltura), per portare avanti i temi della valorizzazione del ruolo della donna, in particolare nell’ambito digitale. «Il primo passo sarà redigere una ricerca con metodi innovativi per conoscere nel dettaglio quali siano oggi le esigenze delle donne nel mondo del lavoro, distinguendo i vari settori di attività - ha spiegato Ilaria Scarselli -, dopodiché abbiamo intenzione di far partire delle vere e proprie campagne di sensibilizzazione sui social media sia per far aumentare l'’autoimprenditorialità femminile, sia per garantire maggiore spazio alle donne nelle imprese a guida maschile, il tutto con un occhio alla digitalizzazione e alle nuove professioni digitali.

Siamo convinti che web e social siano femmina: dobbiamo sfruttare di più questa propensione».

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