Firenze: nella voragine sul Lungarno sprofonda la gestione del servizio idrico

Dei rimborsi per ora non se ne parla. Una proposta USB: le auto blu di Publiacqua per i proprietari auto danneggiate. Il 14 giungo convocati vertici di Autorità idrica toscana in Consiglio regionale. Manutenzioni degli argini dell’Arno: motorizzate, a piedi, in barca o anche a strisce ma tutte per la sicurezza idraulica di Firenze

Redazione Nove da Firenze
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08 giugno 2016 23:08
Firenze: nella voragine sul Lungarno sprofonda la gestione del servizio idrico

Firenze– I danneggiati devono avere un rimborso per rimettersi in sesto il prima possibile? Chi ha avuto l'auto danneggiata e con questa ci andava a lavorare, continua a doversi arrangiare. Il Presidente di Publiacqua Vannoni ieri a Lady Radio e oggi sulla Nazione: "Tempi lunghi per rimborsare chi avuto danneggiato proprio auto, bisogna accertare le responsabilità".

Allora USB Publiacqua lancia una proposta: "abbiamo 16 auto benefit per il Top Managment, prestiamole ai danneggiati fino a chiarimento e rimborso danni agli interessati".

Il consigliere Jacopo Alberti si è detto “parzialmente soddisfatto” della riposta dell’assessore all’ambiente e alla difesa del suolo, Federica Fratoni, all’interrogazione sulla voragine del lungarno Torrigiani a Firenze e sulle scelte in materia di servizio idrico. L’interrogazione era firmata, oltre che da Alberti, da Manuel Vescovi, Claudio Borghi, Marco Casucci ed Elisa Montemagni e, ricostruendo i fatti del 25 maggio, chiedeva se la Regione stia seguendo l’evolversi della situazione; quali azioni si intenda mettere in campo nei confronti di Autorità idrica toscane e di Publiacqua e se non si ritenga di convocarle d’urgenza, alla presenza della IV commissione consiliare; se infine non si ritenga opportuno convocare, in accordo con l’Ufficio di presidenza del Consiglio, una seduta dell’assemblea toscana ad hoc. L’assessore, nel merito, ha affermato che la Regione “non è rimasta indifferente a tale situazione”: “sta seguendo l’evolversi della situazione”, i tecnici partecipano al gruppo tecnico costituito dal Comune di Firenze e Autorità idrica si è “prontamente adoperata, nei confronti del gestore”.

Fratoni ha comunicato di avere convocato i vertici di l’Autorità idrica toscana il 14 giugno per valutare l’evolversi della situazione, la soluzione delle criticità e per discutere “le problematiche sulla manutenzione della rete idrica”, soprattutto in area urbana. Alberti, annunciando che la consigliera Montemagni chiederà una convocazione specifica della IV commissione (ambiente) per trattare i temi in discussione, ha comunque ribadito tutte le riserve su Publiacqua, “che negli ultimi anni ha aumentato i profitti del 95 per cento e diminuito gli investimenti del 16”.

Bisogna capire “cosa fare in futuro di questa società” ha detto il consigliere: “Non è giusto fare cassa”, senza avere in cambio interventi sul sistema idrico e fognario fiorentino. L’interrogazione presentata circostanziava in narrativa (citando le fonti) gli aumenti in bolletta negli ultimi anni per le famiglie fiorentine, le condizioni (amianto e perdite) delle condutture e l’indeguatezza del sistema fognario.

Completate le manutenzioni ordinarie sugli argini e le sponde dell’Arno in gran parte del tratto del centro storico fiorentino. Praticamente da Ponte all’Indiano risalendo fino a Ponte a Verrazzano, sia in destra che in sinistra idraulica, grazie alle risorse messe a disposizione dalla Regione Toscana e alla collaborazione del Comune, il Consorzio ha eseguito il primo passaggio di sfalcio della vegetazione finalizzato alla vigilanza utile per la sicurezza idraulica del tratto urbano.“Un intervento - ha sottolineato l'assessore all'ambiente Alessia Bettini - basato su una visione integrata della tutela del territorio e dell'ambiente.

Certamente è fondamentale la manutenzione ma abbiamo puntato anche su progetti di rinaturalizzazione, di tutela delle biodiversità, di piena integrazione con un territorio che è, non dimentichiamolo, patrimonio Unesco”A tratti con i classici mezzi operativi, le ruspe del Consorzio, a tratti invece a mano, con il decespugliatore, in taluni casi anche a barca, con il traghettamento degli operatori sulle sponde altrimenti non raggiungibili possibile grazie alla preziosa e ormai consolidata collaborazione delle Società Canottieri Firenze.

Su tutti i tratti seguirà poi la preziosa attività volontaria di pulizia dai piccoli rifiuti urbani realizzata a cura dei richiedenti asilo gestiti dall’associazione AICS Accoglienza Solidale presso l’Ostello di Villa Camerata, resa possibile grazie ad una recente convenzione firmata dal Consorzio.“Si tratta di un attento lavoro per la sicurezza idraulica e per il decoro del nostro fiume e della nostra città, reso possibile grazie alla stretta collaborazione con Regione e Comune, che gli operatori del Consorzio svolgono con particolare cura e dedizione e che quest’anno si arricchisce del contributo volontario dei migranti ospiti a Firenze e anche di un peculiare tocco artistico” commenta il presidente del Consorzio Marco Bottino.E infatti, sotto San Niccolò, su quel naturale e non pericoloso accumulo di depositi fluviali conosciuto ormai come la spiaggia della città, al Consorzio quest’anno è stato chiesto di tagliare l’erba “a strisce”.

Non si tratta di un lavoro fatto male o “tirato via”, come potrebbe pensare un distratto osservatore fiorentino, bensì di un vero e proprio progetto artistico. La riva sinistra del fiume sotto il Lungarno Serristori, un territorio di margine in pieno centro storico di Firenze, diventa luogo di incontro tra biodiversità e cultura grazie a un progetto di riqualificazione urbana. È così che nasce il lavoro di Studio ++ il cui obiettivo è dare risalto alla ricchezza biologica, alla diversità e al potenziale di un’area perché diventi spazio di vita quotidiana e patrimonio di tutti attraverso un intervento di public art attento agli aspetti di conservazione naturale e di biodiversità. Ispirandosi alla metafora politica del “Terzo Paesaggio” del paesaggista francese Gilles Clément, si vuole riportare uno spazio inutilizzato alla fruizione pubblica ripristinando il rapporto uomo-fiume che per secoli ha caratterizzato questa città.

Il progetto viene realizzato per sottrazione: dal folto manto di vegetazione spontanea che cresce lungo l’argine, usando i mezzi della falciatura ordinaria dell’amministrazione regionale, si crea un disegno ispirato al Giardino dei Semplici e alla tradizione del Giardino all’Italiana. Il disegno prevede due aree: una prima geometrica divisa in parterre ed una seconda, lungo il fiume, dove “muri di vegetazione spontanea” introducono a “stanze sul fiume”, luoghi dove sostare all’ombra degli alberi e confrontarsi con una nuova visione del paesaggio di Firenze. I parterre divisi in quattro sezioni trasversali invitano ad un’osservazione attenta della ricchezza biologica dell’abbandono, del residuo dell’organizzazione razionale dell’uomo, del “Terzo Paesaggio”.

Qui un’inaspettata biodiversità diventa simbolo del potenziale nascosto nella città, nei suoi spazi dimenticati, e del valore evolutivo della diversità. Il Terzo Giardino prevede inoltre la sua prosecuzione nell’ambito di una residenza d’artista di Le Murate. Progetti Arte Contemporanea: fasi di progettazione e di realizzazione, spunti di riflessioni e di approfondimento, documenti e testi confluiranno in un lavoro di archivio aperto al pubblico proponendo così il progetto come risorsa di approfondimento e di studio sull’Arno fruibile a tutti. L’intervento paesaggistico Terzo Giardino rappresenta il primo appuntamento di un palinsesto più articolato e vasto, proposto all’interno del Progetto RIVA in occasione del cinquantesimo anniversario dell’alluvione di Firenze.

Promosso da Associazione Mus.e con la Direzione artistica di Valentina Gensini, RIVA è una piattaforma artistica e interdisciplinare che coinvolge il Centro di Ricerca, Produzione e Didattica Musicale Tempo Reale e la Fondazione Studio Marangoni, rispettivamente curatori di un progetto di sound art e di un progetto di residenze e mostre fotografiche, e vede la partecipazione del collettivo artistico Studio++ e di Radio Papesse.

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