Firenze in Bicicletta: così è la vita

La gazzella e il leone nella città di Gino Bartali. Oppure erano un crotalo ed un pavone

Antonio
Antonio Lenoci
09 luglio 2015 16:43
Firenze in Bicicletta: così è la vita

Se incontri un fiorentino ti dirà che ne ha 'perdute' tante di biciclette. In alcuni casi non è stato neppure possibile affezionarsi ai colori e agli accessori, alle misure millimetriche ottenute con una calibrazione quasi mistica tra la sella ed il manubrio, in punta di piedi.Un bel giorno scendi, ti volti e non la trovi più. Sei una gazzella, devi correre più veloce del leone."Ma l'aveva legata bene?" Ti domanderanno i Carabinieri. E tu penserai che dopo il primo furto, subito quando credevi che bastasse il filo interdentale per garantirti la sicurezza, l'essere passato al catenaccio non è stato un gran passo avanti.

Se poi ti sei convertito al BlockStrongSecurityStopQuestanontelafreganoneppureselaregali che costa più della bicicletta usata, e comunque te la 'perdi' allora l'orgoglio subisce un colpo duro e serve uno psicologo, un amico, un buon motivo valido per ricomprarla."Ma l'aveva messa ad un palo?" Ti chiederà, squadrandoti bene, l'agente preposto alle denunce, prima di chiederti una foto o una ricevuta.. "Aveva due ruote, era nera.. con il portapacchi e l'avevo legata bene".

"Anteriore o posteriore?". "Il portapacchi?". "No, la ruota". "Anteriore". "Ahi". "Posteriore?". "Meglio". Gabbato e mortificato. Hai sbagliato, avevi il 50% di probabilità. Ma la rastrelliera non l'hai trovata e quel palo sembrava così sicuro. Poi però pensi che alle rastrelliere tutti "abboccano" la ruota anteriore. Non ce la puoi fare. Sei una gazzella, devi correre più veloce del leone. Te la prendi con le rastrelliere che non ci sono e con quelle che ci sono, ma sono fatte male.

Ti arrabbi perché non ci sono abbastanza paletti sicuri e continuano a farti vedere che a Ferrara, Modena, Mantova e persino a Lucca le biciclette si fermano e ripartono con il solo uso consapevole del cavalletto. Ad un tratto ti balza alla mente quel giorno in cui, dopo l'ultimo furto, hai pensato di targarla. "Fermi tutti. L'ho targata. Ho la targa!". E adesso? "C'era il GPS?". "No". "Allora dobbiamo aspettare". Aspettare che venga usata, che qualcuno se ne accorga, che ci passi un giorno davanti e ci riconosca lei, perché noi ce ne saremo dimenticati.

A quel punto comprendi qualcosa di determinante: non conta la tattica, ma la filosofia. Il principio è quello di vivere le due ruote con rispetto. Se manca il rispetto puoi pure piombarla, ti foreranno le gomme.Ti serviva, ti piaceva, era utile. La ricompri e la cerchi più brutta, bruttissima a tal punto che nessuno la vorrà mai. Ti rubano anche quella. "Mi seguono.." pensi. "Vogliono la mia perché sanno che ne capisco e se è vero che era brutta aveva però un controllo delle curve pazzesco ed una frenata che a quelli del 3° li avrei rabbrividiti con una sgommata da urlo" alzando gli occhi al cielo ammetti che c'è sempre qualcuno troppo sveglio. La vuoi portare in casa.

"E se abiti al terzo senza ascensore? Se l'ascensore c'è ma i vicini ti guardano come se tu fossi un teppista all'interno di un museo? Se l'Amministratore ti telefona perché l'hanno vista sul pianerottolo (chi?!) ad ostacolare il passaggio della processione condominiale?". Pensi ad una cantina, meglio un garage. Ma un garage lo compra chi ha l'auto, la bicicletta è smart, è free, è easy.. e poi serve per ridurre i costi. Gazzella.. non sei una gazzella.Una passione tramandata dai nonni, nella terra di Ginettaccio, e la voglia di non smettere mai.

Dal triciclo "brum brum" alle ruotine che pian piano si alzano per favorire l'equilibrio fino a scomparire sbullonate da "ì babbo" alla Bmx oppure la Mountain Bike o City Bike, per non parlare del fascino della Graziella o quelle firmate Fausto Coppi.. ehm, d'altra parte la grande sfida non ha tempo, ne età.Credevi di essere una gazzella ed invece sei un crotalo, a Firenze, che deve scappare dal pavone.

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