Festa della Donna 2023, particolare attenzione ai diritti

Sabato 11 marzo incontro/dibattito dal titolo “Essere donna in Iran”. Messaggio del presidente del Consiglio comunale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 marzo 2023 11:36
Festa della Donna 2023, particolare attenzione ai diritti

La festa della donna 2023 dedica particolare attenzione alle donne e l’Iran. Inserito nella rassegna si scrive Marzo si legge Donna, organizzata dalle biblioteche comunali, sabato 11 marzo si svolgerà un incontro/dibattito alle Oblate dal titolo “Essere donna in Iran”, e sarà inaugurata una mostra fotografica che resterà visitabile fino al 25 marzo dal titolo “La Rosa e l’Usignolo. Il canto della libertà...”, di Carmine Sanchirico.

A partire dalle 17 infatti nella sala conferenze Sibilla Aleramo della Biblioteca delle Oblate, si svolgerà l’incontro dibattito a cura dell'Associazione Donne Libere Iraniane in collaborazione con il Movimento Donna Vita Libertà Firenze. L’evento avrà i saluti istituzionali dell’onorevole Laura Boldrini, di Cristina Giachi presidente della Commissione istruzione, formazione, beni e attività culturali della Regione Toscana, dell’assessora Diritti e Pari opportunità del Comune di Firenze Benedetta Albanese, dell’assessora all’educazione, welfare e immigrazione Sara Funaro e di Letizia Perini, consigliera della Città Metropolitana di Firenze.

Seguiranno gli interventi di Susanna Agostini (Commissione Pace e Diritti - Comune di Bagno a Ripoli); Maryam Amir Farshi (Artista); Ghazal Azad (Artista); Chahla Chafiq (sociologa e scrittrice); Fatemeh Haidari (calciatrice e attivista afghana); Farzeh Mardani (Università di Bologna); Gloria Mazlum (Comunità Baha'ì); Sabri Najafi (Associaizone Donne Libere Iraniane); Fereshteh Rezaeifar (Attivista); Carmine Sanchrico (Autore del progetto); Zahra Tofigh (Consulente legale immigrazione); Arezou (Termeh) Yaghoubi (Artista) e Sylvia Zanotto (Artista).

Modera l’incontro Marisa Nicchi. Nel corso dell'incontro saranno diffusi messaggi inviati per l'occasione da Narges Mohammadi, attivista per i diritti umani e Vicepresidente del Centro per i difensori dei diritti umani in Iran, già insignita, tra gli altri, dei premi Langer (2009), Per Anger (2011) e Olof Palme (2023) ed attualmente detenuta nel carcere di Evin a Tehran dove sconta una pena per propaganda contro il regime e dichiarazioni contro la pena di morte e da Nasrin Sotoudeh, celebre avvocata ed attivista per i diritti umani, già insignita, tra gli altri, del premio Sacharov (2012) e delle chiavi della città di Firenze (2020).La partecipazione è gratuita ed è consigliata la prenotazione, tramite la piattaforma online (https://servizi.055055.it/flores-frontoffice/#/FIRENZE/reservation/new/E11YE) oppure contattando la Biblioteca al numero 055 261 6512 e all'indirizzo bibliotecadelleoblate@comune.fi.itL'incontro/dibattito sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook dell'Associazione Donne Libere Iraniane.

“Desideriamo ringraziare tutte le istituzioni che hanno reso possibile questa iniziativa poiché così facendo hanno dimostrato la loro vicinanza a coloro i quali si battono nel nostro Paese per i diritti e la libertà. Donna Vita Libertà” hanno detto dal Movimento Donna Vita Libertà.

Qui tutti gli appuntamenti dedicati alla festa delle donne. Fra cui si ricorda l'illuminazione delle porte storiche della città di giallo per questa sera.

https://www.comune.fi.it/comunicati-stampa/8-marzo-un-mese-di-eventi-le-donne

Il messaggio del presidente del Consiglio comunale Luca Milani:

“È il secondo 8 Marzo particolare quello che stiamo celebrando; non è bastata la pandemia per rendere migliore l’umanità, siamo anche ad un anno dall’inizio della guerra in Ucraina, non credevamo fosse più possibile una guerra con bombardamenti nelle città, carri armati, soldati in marcia persone in fuga, deportati e prigionieri.

Alcune fonti riferiscono di migliaia i bambini ucraini portati in Russia da quando è scoppiata la guerra. Almeno seimila. All’interno di campi di rieducazione, con l’obiettivo di offrire una visione pro-Mosca e di addestrarli militarmente.

8 Marzo è la giornata internazionale della donna. Permettetemi, come prima cosa, di rivolgere un grandissimo ringraziamento e un profondo senso di stima, a tutte quelle donne che per la loro professione sono chiamate, ad uno sforzo eccezionale.

È inutile far finta che non sia così, il ruolo della donna, della madre, della moglie, della compagna nella nostra società è ancora oggi centrale e determinante nella gestione del nucleo familiare, quindi il loro impegno assume ancora più valore.

Sono quelle stesse donne che erano in testa al corteo degli scioperi del 3 e 4 marzo, le sigaraie della manifattura tabacchi, le operaie delle Officine Galileo, della Superpila, della Ginori, della Pignone, della Vallecchi che manifestavano pur sapendo il pericolo che stavano correndo, per dire basta alla guerra, per la pace, per il pane, per il lavoro - contro il fascismo contro il nazismo. Chiamate al lavoro di fabbrica per sostituire gli uomini impegnati al fronte a combattere o costretti a nascondersi perché oppositori al regime fascista.

Nel pomeriggio dell’8 marzo 1944 un treno composto da carri bestiame sigillati partì dalla stazione di Santa Maria Novella alla volta del campo di concentramento di Mauthausen, dove arrivò l’11 marzo.

A essere deportate furono più di 300 persone delle quali un centinaio erano fiorentini frutto di rastrellamenti generici e centinaia di arresti mirati e condotti dalla Guardia Nazionale Repubblicana, in seguito allo sciopero generale sostenuto dal Comitato di Liberazione Nazionale contro la guerra, l’occupazione nazista e contro la Repubblica sociale Italiana. I fermati furono rinchiusi nel centro di raccolta delle scuole Leopoldine di piazza Santa Maria Novella per interrogatori e controlli.

L’eredità di mantenere vivo quanto accaduto è stata caricata sulle spalle da ANED che attraverso incontri con le scuole ha l’obiettivo di far conoscere, di informare e di mettere in guardia i più giovani, i più vulnerabili sulle orrende pratiche del nazismo e del fascismo perché nessuno possa dire ‘io non sapevo’.

Da Mauthausen, in pochi fecero ritorno ma quei pochi hanno avviato un movimento che continua, ormai senza di loro, e si protrae anche attraverso i giovani, come il presidente Tombelli e continuerà nel tempo.

Stiamo vivendo un periodo difficile, dentro una guerra mondiale a pezzi, ma ripensando anche a questa pagina della storia, dobbiamo essere consapevoli che l’uomo ha la capacità, nel bene e nel male, di essere artefice del proprio destino; dipende quindi da noi dai nostri comportamenti, dalle nostre scelte se determineremo un futuro di prosperità, pace e buona vita oppure no. Buon 8 Marzo!”.

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