Ferragosto: Filcams Cgil e UilTucs indicono lo sciopero del commercio

In tutta la Toscana “deve essere una giornata dedicata al riposo”. ADUC: "I sindacati vivono in un altro mondo"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 Agosto 2025 19:24
Ferragosto: Filcams Cgil e UilTucs indicono lo sciopero del commercio

Firenze, 12-8-2025 - Il caso parte dal centro commerciale i Gigli di Firenze, ma riguarda un po’ tutta Italia. Filcams Cgil e UilTucs regionali della Toscana ribadiscono la loro ferma opposizione alle aperture dei negozi durante le festività civili e religiose, comprese le domeniche, e in particolare per il Ferragosto. Il 15 agosto deve restare una giornata dedicata al riposo, non al consumo.

“Dal 2011, con la liberalizzazione degli orari introdotta dal Decreto Salva Italia, milioni di lavoratrici e lavoratori –si legge in un documento di Filcams Cgil Toscana e UilTucs Toscana– e le loro famiglie hanno subito effetti negativi che non possono più essere ignorati. L’apertura indiscriminata nelle festività svilisce il valore del lavoro, frammenta la prestazione lavorativa e costringe a turni poco conciliabili con la vita privata e il diritto al riposo.

Le liberalizzazioni, oltre a non generare crescita economica, creano dumping tra piccola e grande distribuzione, svendono le festività, svuotano i centri storici a favore delle grandi aree commerciali e minano la qualità della vita delle persone. È urgente promuovere un consumo più sostenibile e responsabile, per il bene collettivo”.

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Per queste ragioni, Filcams Cgil e Uiltucs Toscana proclamano sciopero e astensione dal lavoro nei negozi ed esercizi commerciali per l’intera giornata del 15 agosto 2025, sottolineando che, come più volte sancito dalla giurisprudenza, il lavoro nelle festività civili e religiose non è un obbligo: nessun lavoratore può essere comandato al lavoro senza il proprio consenso.

"I nostri sindacati hanno difficoltà a capire che anche lavoratori e imprenditori, come da tempo consentono le nostre leggi, hanno libertà in materia. Libertà che, probabilmente, a questi sindacati non piace perché è prerogativa perchè sfugga loro il controllo del mondo dei diritti dei lavoratori…. come se il singolo non fosse in grado di decidere se guadagnare di più grazie agli incentivi per il servizio festivo -dichiara Vincenzo Donvito Maxia, presidente dell'Associazione Diritti Utenti e Consumatori- Un mondo molto particolare questo dei nostri sindacati, i cui esponenti, per esempio, è probabile che proprio a Ferragosto andranno in qualche ristorante, prenderanno un treno o un aereo o un mezzo pubblico, apriranno un ombrellone in un lido, accenderanno e spegneranno un interruttore elettrico, useranno il telefonino, prenderanno una qualche multa dalla polizia per aver violato il codice della strada, andranno in ospedale… insomma fruiranno di servizi che, tra l’essenziale e il fatto che sono gestiti da piccoli imprese a conduzione famigliare, verranno erogati anche a Ferragosto, così come a Natale o Pasqua.

Servizi che, a parte quelli di primaria importanza ed essenziali, vengono erogati a discrezione di chi li presta rispetto a tipologia, luogo, stagione e - non ultimo ora che si dice ci sia la crisi.

Loro no. I nostri sindacati ritengono che il ritmo del mondo sia scandito dal lavoro dipendente, i cui diritti e doveri devono essere gestiti dalle loro organizzazioni. Che se qualcuno fa notare che gli individui (che sono tali anche i lavoratori) scelgono come ritengono opportuno, ecco che, come nel caso del centro commerciale I Gigli di Firenze, minacciano denunce ed esposti, finanche picchetti/manifestazioni all’ingresso di chi non li asseconda.

Prima o poi si accorgeranno che il mondo va in modo diverso. Che nel nostro caso, essendo maggiore la responsabilità degli individui anche sul lavoro, ci sembra un diverso positivo".

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