(DIRE) Roma, 2 gen.- Di fronte alla "tristezza" che mettono gli abituali festeggiamenti del Capodanno, "basta un po'' di fantasia per trasformare la noia in eccitazione. A Firenze, ad esempio, c''e'' chi ha pensato di salutare il 2017 lasciando davanti alla libreria ''Il Bargello'', legata ai fascisti del terzo millennio di Casapound, un pacco regalo". E'' quanto si legge sul sito di area anarchica "Finimondo", all''interno di un post (dal titolo "Chi ben comincia...") che risulta pubblicato ieri e dunque nella stessa giornata in cui si e'' verificata l''esplosione dell''ordigno che ha provocato il ferimento di un artificiere della Polizia.
Nel post, anonimo, si parla dei fuochi d''artificio: "Un rito magico per allontanare, bruciare, distruggere tutto il male che si e'' accumulato nel periodo precedente, minacciando cosi'' il corso del futuro. Una esplosione di vita, di allegria, di gioia, contro la morte". Piu'' avanti, nel post viene citato il "pacco regalo" lasciato davanti alla libreria: "Si trattava di un... un... potente botto di Capodanno? Non stiamo a sottilizzare, ci siamo capiti. Una pattuglia della Digos, i soliti guastafeste, lo ha notato ed ha avvertito la Questura che ha mandato sul posto i suoi esperti per disinnescarlo.
E qui si e'' verificato il primo incidente sul lavoro del 2017 nel capoluogo toscano". Questa la conclusione del testo: "Cosi'' ora, mentre i camerati di Gianluca Casseri (l''assassino degli ambulanti senegalesi, uccisi a Firenze nel dicembre 2011) devono prendere atto che il tempo passa ma la memoria resta, e gli inquirenti hanno aperto la caccia agli originali festaioli, c''e'' qualcuno in giro che magari se la stara'' ridendo, incredulo di aver preso i classici due piccioni -la reazione e l''autorita'' - con una fava".
Di recente lo stesso sito, "Finimondo", aveva pubblicato un post che salutava con un "ci sara'' sempre chi non si rassegna" l''attentato alla caserma dei Carabinieri di Bologna verificatosi a fine novembre. Intanto anche su un altro sito di area anarchica, "Informa-Azione", si da'' notizia dell''attentato di Firenze contro la "libreria neofascista" e le successive perquisizioni condotte dagli inquirenti.
Il ministro dell''Interno, Marco Minniti, e il capo della Polizia, Franco Gabrielli, si sono recati questa mattina all''Ospedale Careggi di Firenze per fare visita all''artificiere della Polizia di Stato rimasto ferito a seguito dell''esplosione di un ordigno. Il ministro Minniti era accompagnato dal Prefetto di Firenze, Alessio Giuffrida e dal Questore, Alberto Intini. Era, altresi'', presente il Procuratore della Repubblica, Giuseppe Creazzo.
Il ministro ha incontrato i familiari dell''artificiere e, in particolare, la moglie con la quale si e'' soffermato a lungo, assicurando la vicinanza e la solidarieta'' delle Istituzioni e sottolineando che non verranno lasciati soli neppure per un istante. Nel corso della visita, il Ministro dell''Interno ha incontrato anche i medici della struttura ospedaliera ai quali ha espresso il proprio apprezzamento per il lavoro svolto e ringraziando tutto il personale per l''alta professionalita'' dimostrata.
Il ministro dell''Interno Marco Minniti, con il Procuratore della Repubblica Giuseppe Creazzo, ha poi fatto il punto sulle indagini in corso assicurando il massimo sforzo per assicurare quanto prima alla giustizia i responsabili di questo vile e odioso atto criminale. Prima di lasciare Firenze, il ministro Minniti ha voluto incontrare i colleghi dell''artificiere rimasto ferito, esprimendo piena riconoscenza per l''alto senso di responsabilita'' e abnegazione del sovrintendente rimasto ferito che, sebbene si trovasse a casa, appena avvertito della presenza dell''ordigno, si e'' subito recato sul luogo del ritrovamento per adempiere al proprio dovere.
Cio'' a dimostrazione, ancora una volta, dell''efficacia dei servizi di pattugliamento e controllo del territorio posti in essere.
"Solidarieta'' piena all''agente che ha perso la mano sinistra e un occhio nel tentativo di disinnescare la bomba davanti la libreria di Casapuond a Firenze". Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che aggiunge: "Chi mette bombe non fa politica, ma compie un atto di terrorismo e deve essere individuato e condannato".
"A questo servitore della comunita'' civile giungano la nostra profonda gratitudine, la nostra premurosa vicinanza, la certezza che la nostra preghiera lo accompagna in questo difficile momento. Questi sentimenti si accompagnano all''auspicio che la giustizia umana giunga a una pronta e chiara individuazione dei responsabili". Sono le parole dedicate dal cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, all''artificiere gravemente ferito mentre cercava di disinnescare un pacco bomba posto vicino ad una libreria del capoluogo toscano.
"Un ordigno progettato per uccidere, frutto con tutta probabilita'' della follia dell''odio politico": cosi'' il cardinale ha definito ieri, nell''omelia della messa dell''1 gennaio, "questo strumento di morte". "A chi ha pensato e realizzato questo crimine, come pure a chi a vario titolo vi ha collaborato, giunga la nostra piu'' netta e ferma condanna", ha proseguito Betori, che sulla scorta del messaggio del Papa per la Giornata mondiale della Pace ha ribadito con forza che "non e'' la violenza la strada giusta del confronto delle diversita'' politiche e sociali".
Con la violenza "non si rendono piu'' forti ed efficaci le proprie idee, non si raggiunge alcun obiettivo positivo", ha ammonito il porporato, secondo il quale "solo il confronto del dialogo, solo incontrarsi nella ricerca del bene comune costituisce un impegno sociale degno di questo nome". (Rai/ Dire)