Elezioni politiche 2022: caos candidature nel PD

Nell'arco di 13 ore smentita e conferma della Sen. Caterina Bini, Sottosegretaria di Stato ai Rapporti con il Parlamento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 agosto 2022 18:13
Elezioni politiche 2022: caos candidature nel PD

Firenze, 17 agosto 2022- Lunedì 22 agosto alle 20:00 è il termine ultimo per la presentazione delle liste e delle candidature per la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica presso gli uffici elettorali provinciali.

A cinque giorni dalla loro ufficializzazione, le liste del Partito Democratico sono nel caos. Ieri Monica Cirinnà ha annunciato di accettare la candidatura che inizialmente sembrava aver rifiutato: "Farò mia battaglia -ha precisato la Senatrice in corsa al collegio Senato Roma 4- Nonostante gli errori vale la pena votare per il Pd".

Tante polemiche su chi è rimasto fuori dalle liste. In Toscana sono stati esclusi quasi tutti i deputati riformisti. Dopo la dura presa di posizione dell'On. Rosa Maria Di Giorgi, sono arrivare le parole di Luca Lotti:  "Sono stato escluso dalle liste per scelta politica. Non credo a scuse vigliacche, mentre trovo in lista chi sputava sul Pd".

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Ma la confusione regna sovrana anche sui nomi attualmente inclusi nelle liste che hanno circolato tra gli addetti ai lavori. Emblematico il caso dell'Ufficio Stampa della Sen. Caterina Bini, Sottosegretaria di Stato ai Rapporti con il Parlamento. Ieri sera, alle 20:20, ha distribuito un comunicato in cui si leggeva: “A differenza di quanto diffuso da alcune agenzie di stampa, tengo a precisare che non ho rinunciato alla candidatura del collegio uninominale di Prato”.

Stamani però, alle 09:46 le redazioni toscane hanno ricevuto la smentita della smentita: “A seguito di colloqui con la segreteria nazionale del Pd e con lo stesso segretario Enrico Letta, ho accettato di rinunciare alla candidatura nel collegio Prato Pistoia Mugello dato che mi è già stato chiesto di correre in una competizione impegnativa altrove. In virtù del fatto che la riduzione dei parlamentari ha lasciato fuori vari possibili candidati e territori mi sembra giusto provare a dare una mano in questa direzione. Metterò comunque tutta la mia energia e voglia di combattere in una campagna elettorale importante contro queste destre al fianco del mio partito e dei valori che incarna.” ha dichiarato con un certo imbarazzo la senatrice Pd.

"Per decidere come votare è più utile guardare al futuro e vedere chi è entrato in lista. La candidatura di Crisanti –interviene Matteo Renzi, leader di Italia Viva, che prepara una Leopolda social, tra due settimane (1-3 settembre)– è la candidatura non solo dell’unico virologo che aveva dubbi sul vaccino ma è anche la candidatura del teorico delle chiusure a tutti i costi. Io sono per la scienza, non per l’ideologia. E non ho condiviso ciò che diceva Crisanti".

"Le elezioni nazionali avranno un impatto su Palazzo Vecchio, il Sindaco vuole dare la priorità alla città o al suo ruolo nel Partito Democratico?" domandano Dmitrij Palagi, Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune "Massimo rispetto per decisioni che non ci appartengono. Parliamo del Partito Democratico e delle liste su cui sta litigando da giorni, favorendo l'idea di un'inevitabile vittoria delle destre il prossimo 25 settembre.

Le conseguenze su Palazzo Vecchio però ci saranno. Se l'attuale Assessore al Bilancio entrerà in Parlamento chi prenderà la sua delega? Si tratta dell'ennesimo cambio in tre anni, abbiamo avuto modo di ricordarlo in aula, durante una delle ultime sedute. Praticamente il Sindaco vive la Giunta come un acquario, da cui tirare fuori la propria quota da spostare nei fiumi della politica regionale e nazionale?

Il bilancio è di suo un campo delicato, figurarsi in una fase come questa, in cui ci sarebbe da mettere in discussione il modello di overtourism che fa di Firenze una città sempre più ostaggio di sfruttamento insostenibile del territorio urbano. Crediamo sia urgente una discussione locale su quale sarà il futuro del governo sul territorio nei prossimi due anni. Anche perché Italia Viva non esiste nei consigli comunale e di quartiere (se non nell'1, grazie a figure elette con la Lega), non era presente sulla scheda elettorale nel 2019 e ora corre "contro" il centrosinistra. Rimarrà in Giunta?

Al Sindaco chiediamo: ha a cuore il futuro della città, o il suo ruolo nel nuovo Partito Democratico che ha archiviato chi non ha saputo reinventarsi dopo la stagione di Matteo Renzi?"

Dal Pnrr sono in arrivo tre miliardi per le scuole dell'infanzia e gli asili nido e oltre 108 milioni integrati dal ministero dell'Istruzione: per la Toscana i fondi ammontano a 110 milioni. Questo è quello che aveva fatto il governo Draghi, mai nessuno nella storia d'Italia aveva destinato così tante risorse alla scuola. Da destra e da sinistra lo hanno affossato, quando capiranno l'errore sarà troppo tardi”. A dirlo è Gabriele Toccafondi, deputato fiorentino di Italia Viva, che commenta i soldi in arrivo per le scuole dal Pnrr.


“Il dato politico - dice Toccafondi - è che ingenti risorse vanno finalmente a beneficio delle nostre scuole. Questa era ed è l'agenda Draghi, che i sovranisti di destra e i populisti di sinistra hanno cercato di cancellare. Non ci riusciranno: questo era il lavoro di Italia viva con la ministra Bonetti e questo sarà uno dei nostri impegni per la Toscana e l’Italia del futuro”.

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