Campagna elettorale: è già polemica sulle candidature del PD

Dario Parrini capolista al Senato. Di Giorgi: "Riformisti epurati". Mercoledì Matteo Salvini alla Versiliana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 agosto 2022 18:19
Campagna elettorale: è già polemica sulle candidature del PD

Tutti i nomi ufficiali saranno pubblicati solo dopo la chiusura delle liste il prossimo fine settimana.

Intanto ieri sera la direzione nazionale del Partito democratico ha approvato le liste per le candidature in vista delle prossime elezioni politiche di settembre. In Toscana sarà Dario Parrini il capolista del collegio plurinominale unico al Senato.

Jacopo Mazzantini, segretario del Partito democratico Empolese Valdelsa dichiara soddisfatto: «Abbiamo ottenuto il massimo per la nostra federazione. Dario è un punto di riferimento per il nostro territorio, ha lavorato molto ed è sempre stato al fianco degli amministratori locali supportandoli e facendo da tramite con il Governo. Per noi è una grande soddisfazione che questo lavoro sia riconosciuto con il primo posto in lista, un bene per Dario, un bene per l’Empolese Valdelsa. Di più. La candidatura di Dario Parrini come capolista al Senato Toscana nelle liste del PD riempie la Federazione del Partito democratico territoriale e, mi sento di dire, tutto l’Empolese Valdelsa più in generale, di un grande orgoglio, perché mai in passato si era avuto un capolista nel proporzionale alle elezioni politiche.

Con Dario capolista sono stati premiati sia il suo profilo, il suo percorso parlamentare che lo ha condotto fino alla presidenza della Commissione Affari Costituzionali, sia il Pd dell’Empolese Valdelsa per ciò che rappresenta nel panorama regionale e nazionale del nostro partito in termini di consenso e di radicamento. Prendiamo, invece, atto con forte rammarico dell’esclusione dalle liste dei candidati di Luca Lotti, rispetto al quale il Pd dell’Empolese Valdelsa aveva espresso una valutazione positiva sul lavoro parlamentare svolto e gli amministratori locali, avevano affiancato al loro giudizio positivo l'auspicio di una sua ricandidatura, in particolare per il lavoro svolto a vantaggio dello sviluppo del territorio.».

«Ora ci attende una campagna elettorale tanto breve quanto intensa e capillare -continua Mazzantini- e sono convinto che anche stavolta con presenza e confronto potremo toglierci le nostre soddisfazioni.

La partita è aperta. Gli elettori indecisi sono moltissimi. Aspettano solo di essere ascoltati e convinti da proposte politiche concrete, idonee a migliorare la propria condizione di vita generalmente impoverita nel nostro Paese. Abbiamo tante emergenze: l’inflazione, la siccità, il lavoro, la guerra in Ucraina che sta causando aumenti vertiginosi dei prezzi delle materie prime e molto altro. Sta al Partito democratico dare delle risposte alla gente, proposte concrete e realizzabili. Per avere un Paese più giusto dobbiamo puntare su lavoro, diritti e transizione ecologica. Questi i pilastri del nostro programma da sviluppare e divulgare».

“Dalla composizione delle liste non mi aspettavo granché, viste le decisioni delle ultime settimane, ma quello che è accaduto ieri va al di là di ogni più fosca previsione. Sono state fatte scelte che non hanno alcuna logica politica. L’impressione è che si stia cercando di ricostruire i Ds”. Lo dichiara l’On. Rosa Maria Di Giorgi, capogruppo PD in commissione cultura della Camera.

“Quello che emerge è uno spezzatino, con l’unico vero obiettivo di ridimensionare le istanze riformiste. Un esponente di punta, Luca Lotti, è stato escluso in barba al.garantismo dichiarato e in nome di un giustizialismo di maniera. Senza contare I il fatto che i territori sono stati usati in modo strumentale per portare avanti un disegno rancoroso che non fa certo onore al Pd e che mi porta a riflettere seriamente sulla mia appartenenza ad un partito che ha dimostrato di aver così poca cura di quella dimensione plurale e progressista che aveva costruito negli ultimi anni ” prosegue Di Giorgi. Che conclude “anche per questo non ho votato la proposta di liste presentata ieri in direzione dal segretario Letta”.

"Oggi il mondo della politica commenta le scelte sui candidati del PD. A me pare che -interviene anche Matteo Renzi, leader di Italia Viva- la guida di Enrico Letta si sia caratterizzata più dal rancore personale che dalla volontà di vincere. Vedremo i frutti il 26 settembre. Auguro ogni bene a tutti, candidati ed esclusi, ed evito con cura ogni dibattito sul tema: mi hanno insegnato che la politica si fa coi sentimenti, non coi risentimenti. Noi staremo sui contenuti. Noi non abbiamo candidati che hanno votato contro la fiducia a Draghi. Noi abbiamo chiara una idea di innovazione del Paese che passa dal dire SÌ alle infrastrutture necessarie, non no a tutto. E noi non vogliamo alzare le tasse. Su questi temi siamo molto distanti, purtroppo, dal nuovo Pd".

Il convinto endorsement del sindaco di Sesto Falchi alla candidatura di Emiliano Fossi in Parlamento è la plastica dimostrazione di ciò che è oggi il Pd: un partito prigioniero dei suoi alleati e in particolare della sinistra estrema, contraria a tutte le grandi opere” Gabriele Toccafondi, deputato fiorentino di Italia viva, commenta così il sostegno alla corsa elettorale di Emiliano Fossi (Pd) annunciato su Il Tirreno di Firenze dal sindaco di Sesto Lorenzo Falchi (Sinistra Italiana).

“Falchi e Fossi - dice Toccafondi - sono uniti dalla lotta contro il potenziamento di Peretola, così come il leader di Sinistra Italiana e il Pd della costa sono uniti dall’opposizione al rigassificatore di Piombino. Democratici e sinistra insomma convolano a nozze a forza di no: quale sarà il prossimo? Lo stop alla Tav per far contento il paracadutato Fratoianni?”. “Come ha ben spiegato Falchi - fa notare il deputato di Italia viva - ad unirlo a Fossi e al Pd è stato il ricorso nei tribunali per impedire la nuova pista di Peretola. Questa è la base di ogni accordo successivo tra Democratici e sinistra nell’area fiorentina”.

“Il Pd è nudo - conclude Toccafondi - di fronte all’evidenza che sta tradendo la missione con cui è nato 15 anni fa: i Democratici si stanno rimangiando tutti i loro programmi pur di tenere la sinistra radicale nella coalizione”.

Il Caffè de La Versiliana torna a confermarsi tribuna estiva prediletta dai leader politici e a conquistare ancora una volta l’ attenzione mediatica in questa bollente settimana di ferragosto. Dopo aver ospitato sul palco del suo celebre Caffè Giorgia Meloni, Matteo Renzi e Franco Gabrielli, il talk show promosso dalla Fondazione Versiliana in collaborazione con il Comune di Pietrasanta, vedrà ospite mercoledì 17 agosto alle ore 18,30 il leader della Lega Matteo Salvini, in un incontro che eccezionalmente e con l’intento di garantire la più ampia sicurezza vista la forte affluenza di pubblico prevista, si svolgerà presso il Teatro della Versiliana (adiacente al canonico spazio degli incontri, sempre all’indirizzo Viale Morin, 16 Marina di Pietrasanta).Il Senatore e Segretario federale ‘Lega per Salvini Premier’ sarà intervistato per l’occasione dal direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano.

Sul palco della Versiliana Matteo Salvini porterà il suo punto di vista sui grandi temi dell’attualità politica del nostro Paese a partire dalla crisi di governo fino alle alleanze in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre.

Giovedì 18 agosto (ore 18.30), sulla panchina di Piazza della Repubblica di San Casciano dei Bagni, Walter Veltroni sarà intervistato dal giornalista e scrittore Pierluigi Battista, per un confronto che s’inserisce nel dibattito dell’attualità nazionale. Il dialogo è incentrato sulla presentazione del romanzo storico “La scelta” che Walter Veltroni ha pubblicato per Rizzoli: la narrazione è ambientata nella Roma del 1943, quando il passaggio del fronte impone a tutti di scegliere da che parte stare.

Le vicende scandite nel libro consentiranno di articolare una più ampia riflessione sulle questioni politiche e culturali che incidono nella vita quotidiana delle famiglie, anche e soprattutto ai giorni nostri; il volume racconta infatti generazioni diverse che, ieri come oggi, devono ricominciare a parlarsi. L’autore Walter Veltroni, com’è noto, ha intrapreso il suo percorso di scrittore, regista ed editorialista, dopo essere stato Vicepresidente del Consiglio e Ministro della Cultura, due volte Sindaco di Roma, segretario del Partito Democratico e direttore del quotidiano l’Unità.

Pierluigi Battista, commentatore di Huffington Post, è saggista, già firma di punta del Corriere della Sera e conduttore di approfondimenti politici su Raiuno e di un programma storico su La7.

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