Due tassisti fiorentini in viaggio verso il confine ucraino

Da Empoli in partenza per Leopoli due bilici e furgoni delle Misericordie. Iniziativa di solidarietà nelle farmacie

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 marzo 2022 18:30
Due tassisti fiorentini in viaggio verso il confine ucraino

Firenze, 19 marzo 2021 – Sono partiti stamani all'alba Fabrizio Conti e Gianluigi Capezzoli, due tassisti fiorentini del 4390 Taxi Firenze che si sono messi a disposizione per portare al confine ucraino beni di prima necessità raccolti in questi giorni grazie alle donazioni di colleghi e cittadini. Tonno e carne in scatola, biscotti, farine, latte in polvere, omogeneizzati, cioccolata, barrette energetiche, prodotti per la pulizia personale, disinfettanti, medicinali, assorbenti, pannolini, prodotti per primo soccorso e tanto altro ancora saranno portati al confine polacco.

«Arriveremo in tarda serata. Saremo ospitati – spiega Fabrizio – in una scuola adibita a centro accoglienza nella città polacca di Rzeszòw dove passeremo la notte, e domattina (domenica 20 marzo) ripartiremo in direzione Mercafir al centro accoglienza profughi adibito in città». Con loro ci saranno sei donne e un bambino di tre anni. Non sarà l'unico viaggio. «Ne stiamo pianificando un altro perché, grazie alla generosità dei tanti che hanno risposto al nostro appello, abbiamo raccolto moltissimi prodotti che vogliamo far avere alla popolazione ucraina».

L'iniziativa è nata da un'idea di Silvia Scaletti, moglie di uno dei tassisti che si è messo in viaggio, Gianluigi. Grazie a dei contatti con la Croce Rossa, uno a Firenze e uno in Polonia, e con l'aiuto di Maria Cristina Bonatti, sono riusciti ad organizzare il viaggio, finanziato dal 4390 Taxi Firenze.

Approfondimenti

A Firenze sono già circa 100 le farmacie che hanno aderito alla Campagna di solidarietà - avviata grazie all’accordo siglato con la Croce Rossa di Firenze e i Farmacisti volontari della protezione civile con il patrocinio dell’Ordine dei farmacisti. I cittadini - e le farmacie stesse - potranno donare scegliendo tra un elenco di farmaci e materiali sanitari concordato con la Croce Rossa Ucraina: saranno poi i farmacisti volontari a riorganizzare i prodotti e catalogarli per poi essere ritirati dalla Croce Rossa ed inviati sugli scenari di guerra.

Per evitare sprechi, l’indicazione precisa è quella di donare esclusivamente quanto suggerito nell’elenco presente nelle farmacie aderenti: medicinali di primo soccorso senza obbligo di ricetta, garze, disinfettanti, guanti, e molto altro.

“Il supporto di Federfarma in questa campagna è per noi fondamentale per riuscire realizzare una raccolta di beni ottimamente strutturata.” È il commento di Lorenzo Andreoni, Presidente della Croce Rossa Fiorentina – “Come ormai è noto, la Croce Rossa non ha fatto alcun appello di donazione per beni materiali, ad eccezione dei farmaci. Questi sono infatti una risorsa fondamentale per la gestione della crisi umanitaria nelle zone di guerra e sono anche uno dei pochi prodotti che ha senso trasportare per 2.000 km. per averli in pronto uso. La preziosa collaborazione delle farmacie e dei farmacisti ci consentirà di operare nella raccolta in modo sicuro e certificato, per far arrivare a destinazione ogni donazione, garantendone la conservazione e la cura in tutti i passaggi del trasporto.”

Siamo certi che le farmacie di Firenze e provincia faranno la loro parte per la buona riuscita di questa importante iniziativa umanitaria. Confidiamo molto nella generosità dei cittadini e anche in questo contesto la farmacia avrà un ruolo di facilitatore di beneficenza e fratellanza” conclude il Dott. Marco Nocentini Mungai, Presidente di Federfarma Firenze.

Una simile iniziativa è promossa dal gruppo di Arezzo del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta e farà affidamento sulla rete delle otto Farmacie Comunali di Arezzo diffusa tra città e frazioni, con l’obiettivo di promuovere una mobilitazione solidale volta a rispondere ai bisogni primari di bambini e di adulti colpiti dalle difficoltà della guerra. I cittadini potranno liberamente donare medicinali e prodotti da banco secondo una lista stilata direttamente dall’Ambasciata dell’Ordine di Malta a Kiev.

Una grande e bella risposta della cittadinanza empolese questa mattina, sabato 19 marzo 2022, era tutta al Centro di raccolta emergenza Ucraina nel piazzale del Berni a Sovigliana.

Grazie a ogni piccolo gesto di una umanità diffusa che caratterizza questo territorio, grazie al lavoro continuo dei volontari della Misericordia di Empoli e delle Misericordie tutte, sempre pronti, sono stati caricati nel piazzale del centro di raccolta: due articolati, un autocarro e altri furgoni della Misericordia di Certaldo.

Un corridoio che si è aperto direttamente con il Comune di Leopoli e dove tutti questi aiuti andranno, smistati tra i centri di accoglienza dell’arcivescovo di Leopoli e quelli dell’accoglienza municipale.24 pancali di derrate alimentari, materiale di ogni genere come coperte, materassini, tanti prodotti per bambini, igiene personale, farmaci e abbigliamento. Una macchina di solidarietà che non si è mai fermata e che come dicono chi la vive ogni giorno ‘ogni emergenza resta attaccata alle mani’.Alla grande risposta di un territorio che non si volta dall’altra parte e che non lo ha mai fatto, c’erano gli assessori del Comune di Empoli Valentina Torrini e Massimo Marconcini; il sindaco di Vinci, Giuseppe Torchia; Gionata Fatichenti, direttore dell’emergenza nazionale e responsabile nazionale delle Misericordie; Federico Chesi, protezione civile; Federico Berni e i volontari.«Riempie il cuore vedere la grande quantità di prodotti che sono stati donati dal nostro territorio.

Aiutare le persone che soffrono nel Mondo, accoglierle e tendere loro una mano è nostro dovere, sempre. Grazie alla Misericordia di Empoli e a tutti coloro che si sono impegnati nella raccolta e nella consegna», il commento di Valentina Torrini, a cui si aggiungono le parole di Marconcini: «un sentito ringraziamento ai volontari della Misericordia che come sempre si fanno trovare pronti, ai cittadini che hanno dato i loro aiuti e a Berni che ha fornito questa zona di stoccaggio per far arrivare alla popolazione in guerra i nostri aiuti.

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