Dostoevskij e Firenze, intreccio interessante

Domani il 200° anniversario dalla nascita del romanziere russo. Draghi e Cellai (Fratelli d'Italia) lo ricordano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 novembre 2021 15:32
Dostoevskij e Firenze, intreccio interessante

"Tra i tanti giganti della cultura dei secoli scorsi che hanno intrecciato le proprie sorti con Firenze c'è anche Fëdor Michajlovič Dostoevskij. Il grande romanziere russo, di cui ricorre domani il 200° anniversario dalla nascita (nacque a Mosca l'11 novembre 1821) completò infatti proprio a Firenze, nei pressi di piazza Pitti dove una targa lo ricorda, uno dei suoi indiscussi capolavori: "L'Idiota". Lo ricordano i consiglieri di Fratelli d'Italia a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi e Jacopo Cellai.

Il termine «idiota» ha una diversa accezione nella tradizione russa, rispetto a quella greco-classica; paradossalmente così si definisce infatti una persona dotata di una fede candida nei confronti di Dio e del prossimo, una creatura generosa e mistica. Non a caso il protagonista, "l'idiota" principe Myskin, viene descritto dalla critica letteraria come un Cristo del XIX secolo.

La stesura del romanzo fu contemporanea all'esilio dello scrittore, dovuto ai debiti: ebbe inizio a Ginevra nel settembre del 1867, proseguì a Vevey (sul lago di Ginevra), poi a Milano, e terminò infine nel gennaio del 1869 a Firenze. Una targa al numero 22 di Piazza de' Pitti ricorda la permanenza dell'autore nel palazzo per quasi un anno. 

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