Domenica di Pasqua: volo “imperfetto” della colombina

In piazza Duomo inciampo del tradizionale Scoppio del Carro, davanti al sindaco Dario Nardella e alle autorità cittadine. Cattivi auspici per la città di di Firenze?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 aprile 2018 20:34

Piazza Duomo gremita, nonostante il tempo incerto, da migliaia di turisti e tanti fiorentini per il tradizionale Scoppio del Carro, una delle più antiche tradizioni popolari fiorentine che si tramanda ormai da oltre 9 secoli e vuol ripercorrere le gesta dei fiorentini alle Crociate e del loro ritorno in città.

Volo “imperfetto” della colombina che non ha compiuto l’intero percorso così come invece vuole la tradizione: il razzo, sagoma di una colombina, partito dall’altare centrale del Duomo, ha compiuto l’intero percorso sul filo d’acciaio andando ad innescare i fuochi del ‘Brindellone’ (così i fiorentini chiamano il carro), posto tra il Duomo e il Battistero. Il razzo si è però fermato e non ha fatto ritorno all’altare maggiore. Secondo la tradizione se la colombina non riesce a rientrare non ci saranno buoni raccolti.

Alla storica rievocazione erano presenti il sindaco Dario Nardella, l'assessore alle Tradizioni popolari Andrea Vannucci, l’assessore al bilancio Giacomo Perra, la presidente del Consiglio comunale Caterina Biti, il vice presidente del Consiglio comunale Massimo Fratini, il presidente del Calcio Storico Michele Pierguidi, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani e le autorità cittadine. Il sindaco, come vuole la tradizione, ha partecipato con il Gonfalone al Corteo storico della Repubblica fiorentina partendo da piazza della Signoria dove ha ricevuto gli ‘onori’ dei bandierai degli Uffizi. La rievocazione, come consueto, si è conclusa con la messa celebrata dal cardinale di Firenze Giuseppe Betori.

La storia affida a Pazzino de’ Pazzi, al ritorno da una crociata nel 1099, le origini dello scoppio del carro. Fu Pazzino, infatti, a riportare alcune pietre focaie del sepolcro di Cristo con le quali poi a Firenze venivano illuminate le celebrazioni del sabato santo. In un secondo tempo la cerimonia venne spostata alla domenica e i fiorentini decisero di costruire un carro trionfale che ancora oggi è scortato fino in piazza Duomo dagli armigeri del Comune nei tipici costumi. La forma attuale del carro risale al '600. Per tutto l'anno il ‘Brindellone’ resta in un apposito deposito di via il Prato e il giorno di Pasqua arriva al Duomo trascinato da quattro buoi, ripuliti e agghindati per la festa.

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