“Dipingere Fiori, oltre i Fiori”

Alle Gallerie degli Uffizi una mostra del pittore cinese Cai Guo-Qiang. L’artista usa i fiori come mezzo per esprimere oggi lo spirito del Rinascimento: il desiderio e i piaceri, la connessione con la natura, il risveglio dell’umanità, la percezione del corpo.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 novembre 2018 14:15
 “Dipingere Fiori, oltre i Fiori”

Flora Commedia, mostra personale dell’artista contemporaneo Cai Guo-Qiang, è allestita nelle dieci gallerie connesse alle sale caravaggesche, nel corpo principale degli Uffizi. Complessivamente sono esposte circa sessanta opere: dipinti di varie dimensioni realizzati con polvere da sparo, oltre a una selezione di bozzetti dell’artista che ne illustrano il processo creativo.

La mostra è parte di un progetto più ampio “Viaggio di un individuo attraverso la Storia dell’Arte Occidentale” e, dopo le mostre al Museo Pushkin di Mosca e al Museo Prado di Madrid nel 2017, l’artista arriva a Firenze. Nel 2019 continuerà al Museo Archeologico di Napoli e si terminerà in Oriente, dove presenterà il frutto di questo lungo viaggio.

Coinvolgendo diversi aspetti della creazione dell’artista, la mostra mette in relazione l’esplosione diurna di fuochi d’artificio in città e il momento in cui incendia i suoi dipinti su tela realizzati con polvere da sparo. La tecnica pittorica di Cai, raffinata e complessa, stabilisce uno scambio con la Natura, ponendosi in relazione con i grandi maestri del Rinascimento le cui opere sono custodite agli Uffizi e generando una riflessione sul significato dell’arte.

Nella prima galleria, collegata alla Sala del Caravaggio, i quattro autoritratti esposti riflettono la tradizione degli autoritratti della prestigiosa collezione delle Gallerie degli Uffizi. Nella seconda sala il “Giardino del Rinascimento”, le opere installate a quadreria evocano la disposizione della collezione della famiglia Medici. La maggior parte delle quaranta opere qui esposte sono semplicemente fiori. La purezza di questo tema ha permesso all'artista di sperimentare con audacia tecniche tradizionali e innovative: la tecnica della pittura tramite bastoncini d’incenso e quella dei disegni a punta d’argento che Cai Guo-Qiang ha appreso al Dipartimento di disegno degli Uffizi.

Ispirato a un libro erotico del XVI secolo, il dipinto “I Modi” raffigura su una grande tela le sedici posizioni illustrate separatamente nel libro originale. Mentre il dipinto “Study of birds” è stato realizzato in omaggio a Leonardo Da Vinci in occasione del 500 anniversario della sua morte.

“Guardando i dipinti dei grandi maestri, si sente ancora un calore che viene dallo spirito di fare l’arte oggi e nel passato. Oggi abbiamo ancora questo calore da poter trasmettere ai nostri successori? Ci voglio credere” aggiunge Cai Guo-Qiang.

Nella premessa alla mostra i curatori Eike Schmidt e Laura Donati commentano: “Tra la ricerca di dominare elementi naturali, il fuoco prima di tutto, e quella di liberare la creatività e il desiderio di perdere il controllo dalla parte dell’uomo, Cai Guo-Qiang si trova proprio in mezzo tra l’Oriente e l’Occidente. Per Gallerie degli Uffizi è un’opportunità di riflettere attraverso una prospettiva contemporanea al di là dei confini geografici e temporali.”.

Domenica scorsa, a Piazzale Michelangelo si è tenuto City of Flowers in the Sky, evento di esplosione diurna di fuochi d’artificio ispirata alla “Primavera” di Botticelli. Migliaia di fiori e piante rinascimentali sono apparsi nel cielo di Firenze sotto forma di fuochi d’artificio come colori sparsi sulla tavolozza dai maestri di pittura. Per City of Flowers in the Sky, l’artista ha creato un’opera di 24 metri usando la polvere da sparo su carta di canapa per catturare l’atmosfera e inquadrare la struttura di questo spettacolo in un disegno con polvere da sparo in modo che diventasse il capolavoro della mostra “Flora Commedia”. L’artista ha spiegato “I fuochi d'artificio ricordano migliaia di fiori simili a quelli del Rinascimento, e allo stesso tempo evocano le palette dei maestri del Rinascimento. La sontuosa collezione degli Uffizi sembra uscire dalla sua architettura, fondendosi tutt'uno con la città che la nutre”.

Scrive Germano Celant nel suo testo in catalogo “Tutto il suo fare manifesta l’elaborazione di una transizione tra momenti distinti, tanto che tutto è in evoluzione: dal disegno all’evento, dall’immagine alla realtà, dal buio alla luce”.

La mostra “Flora Commedia” è accompagnata da un catalogo pubblicato da Giunti editore (con edizioni in italiano, inglese e cinese) che include saggi di Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, del curatore Germano Celant, dello storico dell’arte Sir Simon Schama, della co-curatrice di Flora Commedia Laura Donati e dell’artista stesso. Alla fine del suo saggio, Sir Simon Schama afferma che “tutti i grandi lavori d’arte sono risultati di difficili negoziazioni tra l’artista che idea e i media che fanno resistenza, nonostante Cai è sempre stato modesto dicendo che polvere da sparo, fumo, fuoco e luce potrebbero e dovrebbero essere anche liberi dal suo design, ma la verità è che, così come tutti i veri geni, il suo pensiero è l’unica fonte di ignizione”.

Tre documentari diretti da Xia Shanshan rivelano la perseveranza, la vulnerabilità, l’incertezza e l’autocritica dell’artista durante questo viaggio attraverso la pittura.

La mostra “Flora Commedia” è stata realizzata grazie al supporto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Comune di Firenze, dei signori Silas Chou, i signori Cheung Chung Kiu, del signor David Su insieme ad ART CARE Art Consultant co., Ltd. e the Shanghai International Culture Association.

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