Destra fiorentina: l'istinto razzista sfugge di mano in piazza

Striscioni e parole d'ordine tradiscono l'istinto antisemita della tradizione fascista

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 dicembre 2015 22:42
Destra fiorentina: l'istinto razzista sfugge di mano in piazza

Stamattina verso le 6:00 il Fronte della Gioventù Firenze ha attaccato nelle piazze principali di Firenze alcuni striscioni per contestare la decisione della Regione di esporre in piazza il candelabro ebraico a 9 punte. Le scritte degli striscioni :"Boicotta Israele" dovrebbero essere riferite al conflitto arabo-israeliano, ma appese sotto un simbolo religioso finiscono per tradire un intento razzista, che prende di mira l'intero popolo, al di là della nazione istraeliana.

Sabato 19 dicembre i movimenti della destra torneranno in piazza con un corteo nel cuore di Firenze. L'appuntamento è alle ore 16:00 in piazza dell'Unità, per un percorso che prevede il centro storico cittadino. L'appello, lanciato da Casaggì e Fratelli d'Italia, assieme a Gioventù Nazionale e Azione Universitaria, è stato racconto da movimenti, comitati e realtà del mondo identitario. L’obiettivo è la gestione dell’immigrazione del governo Renzi, del Presidente della Regione Rossi e del sindaco Nardella. L’emergenza clandestini diventa l'occasione per accusare la sinistra di aver aperto le frontiere senza preoccuparsi delle dei rischi di infiltrazione di terroristi islamici.

La crisi si mescola allo Ius Soli, le cooperative rosse cono il business dell’accoglienza, la manodopera a basso costo con l’abbandono delle nostre periferie, il senso di insicurezza gonfiato dai media con la micro-criminalità. "Con noi - fanno sapere gli organizzatori - ci sarà la gente che non vuole chinare il capo. Un popolo al quale non può essere negata la legittima difesa; un Popolo che sta subendo gli errori di una classe politica scollegata dalla realtà; un Popolo che vuole poter contare sul diritto ad una casa e ad una stabilità lavorativa; un Popolo stanco di delegare e di subire.

E’ il nostro Popolo, quello che non vuole rinunciare alla propria identità, che vuole vivere in un paese sovrano, che crede nella giustizia sociale, che vuole restituire una dignità all’Italia e dare una speranza ai propri figli".

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