L’arte dal XV al XVIII secolo è stata l’indiscussa protagonista dell’ultima asta di Pandolfini, tenutasi lo scorso 29 ottobre a Firenze. Un importante successo per il dipartimento di Dipinti Antichi della casa d’aste da quest’anno guidato da Nicolò Pitto, che si traduce in un ricavo (per l’ultima vendita) di oltre 2,8 milioni di euro, che va a sommarsi all’altrettanto ottimo risultato raggiunto nel primo semestre, raggiungendo così i 6 milioni di euro per il 2025. Grande protagonista dell’asta è stato l’inedito dipinto della Scuola Francese “Santa Caterina d’Alessandria”, battuto per 630.000 euro.
“Questo risultato conferma la solidità e la professionalità del nostro lavoro nel segmento dei Dipinti Antichi”, sottolinea Pietro De Bernardi, AD di Pandolfini. “In un mercato complesso e competitivo, siamo riusciti a distinguerci grazie a una selezione attenta e alla fiducia dei nostri clienti internazionali. Superare i 6 milioni di euro nel 2025 è un traguardo che testimonia la qualità del dipartimento e la forza della nostra squadra”.
Tornando all’asta del 29 ottobre, tra le opere che hanno catturato l’attenzione dei collezionisti in sala, al telefono e collegati alla piattaforma Pandolfini Live, è stato l’inedito dipinto della Scuola Francese Santa Caterina d’Alessandria. Partita da una stima contenuta, l’opera del XVII secolo ha raggiunto i 630.000 euro, attestandosi come top lot assoluto della giornata, oltre che come miglior aggiudicazione per il dipartimento nel 2025.
Le opere secentesche in generale hanno raggiunto ottimi risultati, come il capolavoro della maturità di Giovan Battista Spinelli Abramo ripudia Agar, e l’olio su tela di Sebastiano Ricci Glorificazione delle arti e delle scienze, entrambi battuti per 201.600 euro, più del doppio della loro stima.
Tra i dipinti riconosciuti dallo Stato italiano come beni di particolare interesse storico-artistico, si sono invece distinti l’importante opera di Giorgio Vasari proveniente dalla Galleria Corsini, Sacra famiglia con San Giovannino aggiudicata per 245.700 euro, e il Canaletto Capriccio architettonico con rovine ed edifici classici, battuto per 170.100 euro; e ancora il ritratto Santa Cecilia di Bernardo Cavallino, passato di mano per 163.800 euro.
È stato aggiudicato per 119.700 euro La piscina probatica di Jacopo Negretti, detto Palma il Giovane, proveniente dalla collezione del Maestro Francesco Molinari Pradelli. Mentre Betsabea al bagno di Louis Finson è stata battuta per 85.680 euro.
Tra le opere più interessanti messe all’incanto, la Deposizione di Cristo della Bottega di Botticelli, un patrimonio straordinario del Rinascimento, è stato aggiudicato per 126.000 euro. Gli si affiancano, dello stesso periodo, anche Madonna con bambino di Bernardino Zaganelli battuto per 52.920 euro, e Madonna con bambino e San Giovannino di Francesco Giudici detto il Franciabigio venduto per 50.400 euro.