Degrado al Parterre trasformato in un dormitorio

Ma il Comune blocca il progetto di trasformazione commerciale della piazza interna

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 Dicembre 2025 19:13
Degrado al Parterre trasformato in un dormitorio

Il Parterre e l’area di Piazza della Libertà sono oggi un dormitorio a cielo aperto: bivacchi stabili, giacigli di fortuna, rifiuti e occupazioni improprie degli spazi pubblici hanno trasformato un luogo storico della città in un’area di degrado permanente.

Intanto il Comune ha deciso di bloccare il progetto di di riqualificazione del Parterre presentato dalla Libertà Entertainment Srl a ridosso della firma della concessione. E la società proponente, che fa capo all'imprenditore Giovanni Fittante, esprime sorpresa e stupore per la decisione assunta dall’Amministrazione comunale, comunicata a soli sette giorni dalla data prevista per la stipula della concessione.

La società precisa che non esiste alcun impedimento legale che abbia impedito la stipula entro il 31 dicembre 2025: "Il progetto presentato in sede di gara non è mai stato formalmente respinto dalla Commissione Edilizia: il parere espresso, da noi contestato e francamente anomalo e paradossale, aveva carattere preventivo e non vincolante, non costituiva un diniego e non precludeva, secondo prassi amministrativa consolidata, la sottoscrizione della concessione.Nonostante ciò, e al solo fine di venire incontro alle indicazioni ed alle richieste dell’Amministrazione comunale e dei suoi rappresentanti di cambiare progetto, Libertà Entertainment ha trasmesso una seconda ipotesi progettuale via pec in data 24 luglio 2025, successivamente alla proroga del termine di stipula.

Da quel momento, per oltre cinque mesi, il Comune non ha fornito alcun riscontro formale, nonostante i nostri ripetuti solleciti inviati via pec dalla società in data 26 settembre e 19 dicembre 2025.Si evidenzia inoltre che già dall’ottobre 2024 Libertà Entertainment ha manifestato in modo costante e documentato la propria disponibilità a procedere alla sottoscrizione della concessione sulla base del progetto legittimamente risultato vincitore del bando".Il bando prevedeva che “il concessionario si impegna a realizzare i lavori come individuati negli atti di gara e nel progetto dal medesimo offerto…”.

"Le proroghe intervenute non sono mai dipese da inadempienze o ritardi della società, ma da richieste di modifica del progetto esplicite e documentate da parte dell’Amministrazione Comunale, non accompagnate da atti formali conseguenti.Nel corso dell’intero iter, Libertà Entertainment ha operato nel rispetto dei principi di buona fede e di leale collaborazione, cercando di adeguarsi alle richieste dell’Amministrazione pur in assenza di indicazioni chiare e formalizzate. La decisione comunicata a ridosso della firma della concessione risulta pertanto difficilmente comprensibile e discutibile sia nella forma che sotto l’aspetto giuridico alla luce del percorso svolto e dell’impegno profuso, con grande generosità e pazienza da parte della Libertà Entertainment.Tutta la documentazione relativa al procedimento è integralmente agli atti del Comune" si legge nel comunicato stampa diffuso da Giovanni Fittante.

La società esprime profonda amarezza: "Dopo oltre trent’anni di sostanziale abbandono del Parterre, caratterizzato da scelte e funzioni sbagliate, stratificazioni incoerenti e da un progressivo stato di degrado e inutilizzo, Libertà Entertainment ha presentato un progetto di riqualificazione complesso, oneroso e ad altissimo rischio imprenditoriale, assumendo responsabilità economiche rilevanti nell’interesse della città e della collettività. Infatti il costo previsto del canone nel bando è di 90 mila ero annui per un’area degradata. Non solo: tutto quelle che verrebbe costruito rimarrebbe poi di proprietà del Comune".

“Un progetto di tale levatura e iconicità sarà difficile da replicare a Firenze” dichiara Giovanni Fittante Project Manager e socio di maggioranza della Libertà Entertainment "A fronte di un impegno di tale portata, la società si sarebbe aspettata un atteggiamento collaborativo, serio e responsabile da parte dell’Amministrazione. Prende invece atto di un contesto segnato da incertezze, prolungati silenzi, non decisioni e decisioni tardive.Peraltro, il progetto di riqualificazione del Parterre prevedeva la realizzazione di uno spazio polifunzionale dedicato ad attività culturali, artistiche e musicali, con mostre temporanee, presentazioni, concerti e iniziative aperte alla cittadinanza.

Un progetto pensato per restituire alla città un’area storica da anni in stato di degrado, favorendo inclusione sociale, collaborazione con le istituzioni locali e una fruizione sostenibile a beneficio della comunità fiorentina.Libertà Entertainment informa infine che impugnerà il provvedimento adottato dal Comune giuridicamente incomprensibile e si riserva di tutelare i propri diritti e interessi nelle sedi competenti, in relazione alle rilevanti conseguenze economiche e procedimentali subite".

“Il procedimento di revoca del bando non può diventare un alibi.La tutela del decoro urbano, della legalità e della vivibilità degli spazi pubblici resta pienamente in capo al Comune di Firenze, indipendentemente dall’esito di procedure amministrative o contenziosi in corso. In particolare, le responsabilità politiche sono chiare e non delegabili: all’assessore alla Sicurezza e Legalità Andrea Giorgio, all’assessore al Patrimonio Dario Danti e all’assessore all’Urbanistica e Decoro Urbano Caterina Biti spetta il compito di garantire il rispetto delle regole e la corretta gestione dello spazio pubblico.

Lasciare il Parterre in queste condizioni significa rinunciare a esercitare una funzione fondamentale dell’Amministrazione: governare il territorio. Il disagio sociale non giustifica l’assenza di presidio, né la tolleranza di situazioni che violano le regole e scaricano sui residenti le conseguenze dell’inerzia politica.

Il risultato è evidente: chi vive nell’area è costretto a convivere ogni giorno con degrado, sporcizia e una crescente percezione di abbandono, mentre il Comune si limita ad assistere senza intervenire in modo efficace. È necessario un cambio di passo immediato:

  •  ripristino del decoro e della legalità nell’area del Parterre;
  •  presenza e controllo costanti;
  •  assunzione chiara delle responsabilità politiche da parte della Giunta” Queste le dichiarazioni dei consiglieri di Fratelli d’Italia Giovanni Gandolfo, Angela Sirello, Matteo Chelli e Alessandro Draghi

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