Coronavirus: un morto e 595 nuovi casi

Il 27% dei positivi ha meno di vent'anni. Le persone ricoverate sono complessivamente 295 (1 in più rispetto a ieri)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 novembre 2021 16:31
Coronavirus: un morto e 595 nuovi casi

In Toscana sono 300.647 i casi di positività al Coronavirus, 595 in più rispetto a ieri (561 confermati con tampone molecolare e 34 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono lo 0,2% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,1% e raggiungono quota 284.145 (94,5% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 9.050 tamponi molecolari e 21.034 tamponi antigenici rapidi, di questi il 2% è risultato positivo. Sono invece 8.343 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 7,1% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 9.103, +4,8% rispetto a ieri. I ricoverati sono 295 (1 in più rispetto a ieri), di cui 46 in terapia intensiva (2 in meno). Si registra 1 nuovo decesso: una donna di 78 anni di Siena.

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale - relativi all'andamento dell'epidemia in regione. L'età media dei 595 nuovi positivi odierni è di 39 anni circa (27% ha meno di 20 anni, 21% tra 20 e 39 anni, 30% tra 40 e 59 anni, 18% tra 60 e 79 anni, 4% ha 80 anni o più).Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (561 confermati con tampone molecolare e 34 da test rapido antigenico). Sono 82.982 i casi complessivi ad oggi a Firenze (109 in più rispetto a ieri), 27.347 a Prato (15 in più), 28.501 a Pistoia (54 in più), 15.752 a Massa Carrara (56 in più), 30.425 a Lucca (49 in più), 35.250 a Pisa (89 in più), 22.371 a Livorno (63 in più), 26.892 ad Arezzo (46 in più), 18.080 a Siena (60 in più), 12.492 a Grosseto (54 in più).

Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.Sono 200 i casi riscontrati oggi nell'Asl Centro, 235 nella Nord Ovest, 160 nella Sud est.La Toscana si trova al 11° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 8.196 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 8.429 per 100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 10.680 casi per 100.000 abitanti, Pistoia con 9.800, Pisa con 8.465, la più bassa Grosseto con 5.716.

Complessivamente, 8.808 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (418 in più rispetto a ieri, più 5%). Sono 18.897 (54 in meno rispetto a ieri, meno 0,3%) le persone, anch'esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 6.318, Nord Ovest 7.748, Sud Est 4.831).

Le persone ricoverate sono complessivamente 295 (1 in più rispetto a ieri, più 0,3%), 46 in terapia intensiva (2 in meno rispetto a ieri, meno 4,2%).Le persone complessivamente guarite sono 284.145 (175 in più rispetto a ieri, più 0,1%): 0 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all'infezione e 284.145 (175 in più rispetto a ieri, più 0,1%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.Sono 7.399 i deceduti dall'inizio dell'epidemia cosi ripartiti: 2.387 a Firenze, 655 a Prato, 687 a Pistoia, 546 a Massa Carrara, 700 a Lucca, 743 a Pisa, 429 a Livorno, 566 ad Arezzo, 368 a Siena, 222 a Grosseto, 96 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 201,7 per 100 mila residenti contro il 225,5 della media italiana (11° regione).

Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (287,6 per 100.000), Prato (255,8) e Firenze (242,1), il più basso a Grosseto (101,6).

C'è chi lo fa per i nonni, chi per tornare a giocare a pallone, chi per la danza e chi per passare un Natale più tranquillo, nessuno di loro esprime timore anzi sono i primi a tranquillizzare i propri genitori. Storie di giovanissimi cittadini, tra i 12 e i 19 anni, che con grande entusiasmo e responsabilità si sono presentati agli hub vaccinali e nei reparti di pediatria degli ospedali della Asl Toscana sud est rispondendo all'appello per la vaccinazione anti-covid. La prima esperienza di Open Day per la fascia 12 -19 si chiude con risultato positivo; 250 vaccinazioni, 90 in provincia di Arezzo, 80 in provincia di Siena e 80 anche a Grosseto.

“Questo risultato, dichiara il direttore Generale della ASL Toscana sud est Antonio D'Urso, ci da grande fiducia per i giorni e le settimane future.Questi ragazzi e le loro famiglie hanno dimostrato che il covid si può combattere e che tutti hanno un ruolo importante.

Dobbiamo sempre ricordarci che in questa fascia di età (dai 12 ai 19) abbiamo vaccinato già oltre l'80% dei ragazzi, per cui i 250 che oggi si sono recati presso i nostri centri vaccinali erano fuori da questa statistica, per cui il risultato è doppiamente importante. Credo che questa giornata sia di buon auspicio per l'eventuale avvio della vaccinazione dei più piccoli, quelli della fascia 5-12. Desidero ringraziare il nostro personale pediatrico, medici e infermieri ed i pediatri di libera scelta che oggi hanno svolto un lavoro straordinario non solo per la vaccinazioni in se, ma soprattutto trasmettendo tranquillità, professionalità e serenità ai ragazzi e ai loro genitori.

Questa è la fase della responsabilità e della fiducia.”“Una bellissima giornata, dichiara il Dr. Flavio Civitelli, direttore del Dipartimento Materno Infantile della USL sudest, che va oltre le nostre previsioni, un entusiasmo contagioso dei più giovani e soprattutto una grande energia da parte dei ragazzi che hanno colto il senso dell'iniziativa e fortemente hanno voluto vaccinarsi per uscire da questo tunnel e tornare alle loro passioni. La Pandemia è stata, e in parte ancora è, una grande sofferenza per i più giovani, un blocco della socialità che per gli adolescenti e stato come bloccare la vita.

Oggi ci hanno trasmesso non solo una grande energia ma anche responsabilità e tanta voglia di fare la cosa giusta, per se e per i genitori.”

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