Coronavirus: sette morti e 57 nuovi casi

L'età media sale a 45 anni. Ad Arezzo chiusa la degenza Covid di pneumologia. Il punto anche sulle vaccinazioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 giugno 2021 14:08
Coronavirus: sette morti e 57 nuovi casi

Sono 57 in più rispetto a ieri i nuovi casi positivi in Toscana (56 confermati con tampone molecolare e 1 da test rapido antigenico), che portano a 243.514 i casi registrati dall'inizio della pandemia. L'età media dei 57 nuovi positivi odierni è di 45 anni circa (16% ha meno di 20 anni, 27% tra 20 e 39 anni, 25% tra 40 e 59 anni, 25% tra 60 e 79 anni, 7% ha 80 anni o più). I nuovi casi sono lo 0,02% in più rispetto al totale del giorno precedente.

I guariti crescono dello 0,1% e raggiungono quota 232.632 (95,5% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 6.572 tamponi molecolari e 8.284 tamponi antigenici rapidi, di questi lo 0,4% è risultato positivo. Sono invece 5.214 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui l'1,1% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 4.056, -3,6% rispetto a ieri.

Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 240 (13 in meno rispetto a ieri, meno 5,1%), 54 in terapia intensiva (9 in meno rispetto a ieri, meno 14,3%).

Per quanto riguarda i ricoveri per “Covid-19”, negli ospedali dell’Azienda USL Toscana nord ovest a questa mattina (15 giugno) erano in totale 50 (lo stesso numero di ieri) di cui 11 (lo stesso numero di ieri) in Terapia intensiva. All’ospedale di Livorno 12 i ricoverati, di cui 3 in Terapia intensiva. All’ospedale di Lucca 11 i ricoverati, di cui 1 in Terapia intensiva. All’ospedale Apuane 9 ricoverati, di cui 4 in Terapia intensiva. All’ospedale Versilia 14 ricoverati, di cui 3 in Terapia intensiva. All’ospedale di Pontedera 3 ricoverati, di cui 0 in Terapia intensiva. All’ospedale di Cecina 1 i ricoverati, di cui 0 in Terapia intensiva.

Ad Arezzo un solo reparto con 17 letti al piano zero del sesto blocco. Il San Donato riflette, specchio fedele, l’allentamento della morsa Covid. La degenza Covid si riduce ulteriormente: dopo la chiusura del reparto gestito da malattie infettive è adesso la volta di quello nelle mani di pneumologia.

Rimane, quindi, un solo reparto Covid con 17 posti letto che viene gestito da un’equipe mista formata da infettivologi e pneumologi. Sarà in grado anche di gestire le prestazioni subintensive e sarà quindi un filtro per la terapia intensiva Covid che si avvia al dimezzamento.

"Il reparto Covid 2 - ricorda Raffaele Scala, Direttore di pneumologia - ha registrato 648 ricoveri con un indice di elevata gravità dei pazienti: per insufficienza respiratoria, complicanze e intensità assistenziale. I pazienti sono stati seguiti non solo da medici, infermieri e operatori socio sanitari ma anche da fisioterapisti".

Il 92% dei pazienti ha ricevuto assistenza respiratoria non invasiva integrata. "Il 60% con la Cpap (pressione positiva continua delle vie aeree), un altro 60% con l'alto flusso e un 30% con la ventilazione meccanica non invasiva. Percentuali che confermano come lo stesso paziente, nel corso della degenza, abbia avuto trattamenti diversi di supporto respiratorio. I tre quarti sono stati trattati con la pronazione, cioè una posizione distesa con la faccia rivolta verso il basso e due terzi con analgosedazione per migliorare comfort dei pazienti costretti a subire un trattamento continuativo ( media 9 giorni con punte massime che hanno superato il mese di ventilazione continua).

Solo il 9% dei pazienti - sottolinea Scala - è stato intubato e trasferito in terapia intensiva. Da aggiungere che sono stati trattati anche 5 pazienti tracheostomizzati provenienti dalla terapia intensiva. Durante l'emergenza Covid la pneumologia con la Utip ha continuato a trattare casi non Covid gravi: circa 90 pazienti da novembre a maggio".

Barbara Innocenti, Direttrice del San Donato, alza lo sguardo sul futuro: "un altro passo importante verso la nuova normalità, ovvero la condizione per cui l’ospedale avrà un reparto dedicato Covid di 17 letti a gestione multidisciplinare e una flessibilità nell’organizzazione dei letti che permetterà di rispondere anche ad esigenze di cure subintensive. Nelle prossime settimane, appena sarà possibile, riorganizzeremo la terapia intensiva, poi sarà la volta della riapertura progressiva di tutte le altre degenze specialistiche no Covid, mediche e chirurgiche, alla fine dell’estate.

Quest’ultimo anno e mezzo ha richiesto all’ospedale un lavoro straordinario per il quale si sono prodigati senza risparmio operatori altrettanto straordinari che sento il dovere di ringraziare profondamente. Ripartiamo da tutti questi professionisti per dare all’ospedale un nuovo slancio, consapevoli che ancora tanto lavoro dovrà essere fatto in molti ambiti ma con la certezza di poter contare sull’impegno di tutti".

Oggi si registrano 7 nuovi decessi: 5 uomini e 2 donne con un'età media di 75,7 anni. Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 3 a Firenze, 1 a Arezzo, 1 a Siena, 2 a Grosseto.

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.

E’ possibile seguire in tempo reale l’andamento della campagna di vaccinazione anti-Covid, avviata in Toscana il 27 dicembre scorso, grazie al portale web regionale, on line dal 7 gennaio 2021.

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (56 confermati con tampone molecolare e 1 da test rapido antigenico). Sono 67.210 i casi complessivi ad oggi a Firenze (14 in più rispetto a ieri), 22.533 a Prato (8 in più), 22.957 a Pistoia (7 in più), 13.299 a Massa, 24.611 a Lucca (3 in più), 29.176 a Pisa (3 in più), 17.462 a Livorno (3 in più), 22.823 ad Arezzo (4 in più), 13.815 a Siena (4 in più), 9.073 a Grosseto (11 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni. Sono 30 i casi riscontrati oggi nell'Asl Centro, 8 nella Nord Ovest, 19 nella Sud est.

La Toscana si trova al 12° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 6.638 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 7.165 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 8.800 casi x100.000 abitanti, Pistoia con 7.894, Pisa con 7.006, la più bassa Grosseto con 4.152.

Complessivamente, 3.816 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (137 in meno rispetto a ieri, meno 3,5%). Sono 11.589 (147 in meno rispetto a ieri, meno 1,3%) le persone, anche loro isolate, in sorveglianza attiva, perché hanno avuto contatti con persone contagiate (Asl Centro 5.969, Nord Ovest 4.276, Sud Est 1.344).

Le persone complessivamente guarite sono 232.632 (200 in più rispetto a ieri, più 0,1%): 0 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all'infezione e 232.632 (200 in più rispetto a ieri, più 0,1%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.Sono 6.826 i deceduti dall'inizio dell'epidemia cosi ripartiti: 2.199 a Firenze, 594 a Prato, 627 a Pistoia, 524 a Massa Carrara, 662 a Lucca, 700 a Pisa, 416 a Livorno, 502 ad Arezzo, 329 a Siena, 182 a Grosseto, 91 persone sono decedute sul suolo toscano, ma erano residenti fuori regione.Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 186,1 x100.000 residenti contro il 214,4 x100.000 della media italiana (12° regione).

Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (276,0 x100.000), Prato (232,0 x100.000) e Firenze (223,0 x100.000), il più basso a Grosseto (83,3 x100.000).

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