Coronavirus: quattro morti, 2.091 nuovi casi, con età media 45 anni

Somministrazione di plasma iperimmune: "un caso eccezionale" nella ricostruzione dell'Azienda USL Toscana nord ovest

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 maggio 2022 18:43
Coronavirus: quattro morti, 2.091 nuovi casi, con età media 45 anni

In Toscana sono 1.128.613 i casi di positività al Coronavirus, 2.091 in più rispetto a ieri (480 confermati con tampone molecolare e 1.611 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono lo 0,2% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,1% e raggiungono quota 1.078.044 (95,5% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 2.418 tamponi molecolari e 11.867 tamponi antigenici rapidi, di questi il 14,6% è risultato positivo. Sono invece 3.046 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 68,6% è risultato positivo.

Gli attualmente positivi sono oggi 40.586, +1,9% rispetto a ieri. I ricoverati sono 432 (58 in meno rispetto a ieri), di cui 18 in terapia intensiva (1 in più). Purtroppo, oggi si registrano 4 nuovi decessi: 3 uomini e una donna con un'età media di 79,3 anni (1 a Massa Carrara, 1 a Lucca, 2 a Pisa). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.L'età media dei 2.091 nuovi positivi odierni è di 45 anni circa (18% ha meno di 20 anni, 17% tra 20 e 39 anni, 30% tra 40 e 59 anni, 24% tra 60 e 79 anni, 9% ha 80 anni o più).

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (480 confermati con tampone molecolare e 1.611 da test rapido antigenico). Sono 314.039 i casi complessivi ad oggi a Firenze (510 in più rispetto a ieri), 77.657 a Prato (128 in più), 90.594 a Pistoia (134 in più), 55.382 a Massa-Carrara (125 in più), 118.333 a Lucca (231 in più), 129.566 a Pisa (246 in più), 100.143 a Livorno (204 in più), 103.112 ad Arezzo (192 in più), 79.225 a Siena (208 in più), 60.007 a Grosseto (113 in più).

Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.Sono 805 i casi riscontrati oggi nell'Asl Centro, 773 nella Nord Ovest, 513 nella Sud est.La Toscana si trova al 8° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 30.562 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 28.688 per 100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Firenze con 31.453 casi per 100.000 abitanti, Pistoia con 31.213, Pisa con 30.998, la più bassa Grosseto con 27.546.

Complessivamente, 40.154 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (799 in più rispetto a ieri, più 2%).

Le persone ricoverate oggi sono complessivamente 432 (58 in meno rispetto a ieri, meno 11,8%), 18 in terapia intensiva (1 in più rispetto a ieri, più 5,9%).

IL CASO DELLA CURA CON IL PLASMA

“Abbiamo appreso dalla stampa e da una trasmissione televisiva, che il dottor Belcari, medico del Pronto soccorso del presidio ospedaliero di Portoferraio, ha somministrato plasma iperimmune come trattamento ad un paziente con una infezione da Covid-19 da oltre 4 mesi e affetto da una forma di leucemia. Il paziente ha dichiarato di essere potuto tornare ad una vita normale per i benefici del trattamento.Il dottor Belcari avrebbe agito seguendo il protocollo, nello specifico, somministrando il plasma ad uso compassionevole come da autorizzazione concessa dal Comitato Etico dell’area vasta Nord Ovest.

Sembrerebbe che il medico abbia ricevuto forti pressioni a non somministrare tale terapia. Nella vicenda avrebbero avuto un ruolo centrale il dottor Spartaco Sani, primario di malattie infettive a Livorno, e il dottor Luigi Genghi, direttore sanitario dell’ospedale di Portoferraio, che - in una rete di mail - avrebbero stigmatizzato il dott. Belcari e la sua condotta professionale in modo anche minatorio.

A parer nostro deve essere fatta piena luce su quanto accaduto all’ospedale di Portoferraio. Per questo abbiamo presentato un'interrogazione all'assessore Bezzini e chiesto l’audizione dei soggetti coinvolti nella vicenda: il dottor Giovanni Belcari, il dottor Luigi Genghi ed il dottor Spartaco Sani. In attesa di una risposta da parte dell’assessore, ho intenzione di incontrare il dottor Belcari e farò una ispezione a Livorno assieme ad Antonella Scocca, dirigente del dipartimento nazionale Sanità di fratelli d’Italia” lo dichiara Diego Petrucci, consigliere regionale toscano di Fratelli d’Italia e membro della Commissione Sanità.

In merito alla questione della somministrazione di plasma iperimmune a un paziente dell’Isola d’Elba, l’Azienda USL Toscana nord ovest evidenzia che il sistema sanitario regionale garantisce la presa in carico di tutti i cittadini con passaggi codificati e attraverso valutazioni attente dei propri professionisti. Ciò era regolarmente avvenuto anche nel caso specifico, con una presa in carico che avrebbe portato al ricovero del paziente per analizzare a 360 gradi la sua situazione e per effettuare le terapie più idonee. La stessa certezza c’è per ogni persona che si rivolge alle strutture aziendali, ospedaliere o territoriali.

Sulla questione della somministrazione di plasma iperimmune all’interno del Pronto Soccorso di Portoferraio, l’Azienda sta facendo un’attenta ricostruzione dei fatti, tenendo conto anche degli aspetti scientifici ed etici legati alla vicenda, per valutarne la conformità rispetto ai percorsi aziendali, regionali e nazionali. Sono quindi in corso approfondimenti, con i settori e i professionisti interessati, per analizzare e verificare tutti i passaggi.

Le persone complessivamente guarite sono 1.078.044 (1.346 in più rispetto a ieri, più 0,1%): 0 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all'infezione e 1.078.044 (1.346 in più rispetto a ieri, più 0,1%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.Sono 9.983 i deceduti dall'inizio dell'epidemia cosi ripartiti: 3.140 a Firenze, 831 a Prato, 893 a Pistoia, 650 a Massa Carrara, 934 a Lucca, 1.095 a Pisa, 730 a Livorno, 655 ad Arezzo, 532 a Siena, 387 a Grosseto, 136 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 270,3 per 100.000 residenti contro il 278,7 per 100.000 della media italiana (10° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (342,4 per 100.000), Firenze (314,5) e Prato (313,3), il più basso a Grosseto (177,6).

Cinque ventilatori per la Terapia Intensiva Neonatale sono stati donati dal Distretto Rotary della Toscana ai reparti di pediatria della Asl Toscana centro, al San Giovanni di Dio e al Santa Maria Annunziata a Firenze, al Santo Stefano a Prato, al San Giuseppe a Empoli e al San Jacopo a Pistoia. La cerimonia di consegna delle apparecchiature si è tenuta questa mattina presso l’ospedale San Giovanni di Dio di Firenze e rientra nell’ambito del progetto sviluppato tra Agenzia degli Stati Uniti d’America per lo Sviluppo Internazionale (USAid) e il Rotary International per sostenere la risposta dell’Italia alla pandemia negli anni 2020 e 2021.

Erano presenti per la Asl il direttore di presidio, Simone Naldini che ha portato i ringraziamenti della direzione generale dell’Azienda; Ferdinando Del Prete, direttore di ortopedia e traumatologia del San Giovanni di Dio e come ex presidente Rotary Club Firenze Sud già impegnato nel primo intervento di USAID e Rotary per il progetto “La Scuola in ospedale”; Beatrice Gambi e Pierluigi Vasarri, rispettivamente responsabili delle neonatologie del San Giovanni di Dio e del Santo Stefano di Prato. Ha partecipato alla cerimonia anche Marco Pezzati che negli anni passati in maniera attiva si è adoperato per individuare, nell'ambito delle donazioni, le apparecchiature utili alle neonatologie.

Presente alla cerimonia anche il Console Generale presso il Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Firenze, Ragini Gupta. Per il Distretto Rotary della Toscana, c’erano il Governatore in carica, Ferdinando Damiani e il Presidente distrettuale della Commissione Rotary Fondation, Arrigo Rispoli.

La donazione dei cinque ventilatori, strumenti molto complessi per la regolazione del giusto livello di ventilazione assistita nei neonati, è stata l’ultima di tre interventi realizzati a favore della Asl Toscana centro grazie al finanziamento USAid che ha portato ai reparti di Terapia Intensiva Neonatale della Toscana centro, donazioni di apparecchiature all’avanguardia per un valore di 265mila dollari. A questi si aggiungono i 100 mila dollari del primo progetto di Usaid denominato “La Scuola in ospedale”, con la fornitura di tablet nei reparti pediatrici degli ospedali della Toscana per garantire ai bambini e ai ragazzi di poter seguire la scuola a distanza durante la permanenza in ospedale.

Il secondo progetto, invece, è stata la donazione lo scorso anno alle neonatologie della Asl toscana centro di cinque isole di rianimazione neonatale, a protezione dei bambini appena nati. Nello specifico si è trattato di cinque isole che avevano la caratteristica “a cordone ombelicale integro”, utilissima per la rianimazione dei neonati nati da madri Covid positive con debito di ossigeno al feto. Ora completano queste apparecchiature le strumentazioni sofisticate e altrettanto utilissime dei ventilatori.

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