Coronavirus: negli ultimi sette giorni 441 nuovi casi. 14 i decessi

Appello dei medici di famiglia: raccomandata attenzione per i soggetti fragili. Fondamentale il richiamo vaccinale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 agosto 2023 23:25
Coronavirus: negli ultimi sette giorni 441 nuovi casi. 14 i decessi

Negli ultimi sette giorni si sono registrati in Toscana 441 nuovi casi di Covid-19: 146 confermati con tampone molecolare e gli altri 295 con test rapido. Escludendo i tamponi di controllo, il 75,8% dei soggetti testati è risultato positivo.

Il numero dei contagiati rilevati in regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.609.750. A oggi in 2.037 risultano ancora positivi. I guariti crescono dello 0,04% (565 persone) e raggiungono quota 1.595.711 (99,1% dei casi totali).

A oggi sono ricoverate in ospedale 67 persone (12 in meno rispetto alla settimana precedente, meno 15,2%), di cui nessuno (stabili) si trova in terapia intensiva. In 1.970 sono in isolamento a casa, perché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (126 in meno rispetto alla settimana precedente, meno 6%).

Approfondimenti

La lista dei decessi si aggiorna con 14 nuovi decessi: 9 uomini e 5 donne con un'età media di 83,2 anni.

L'andamento per provincia

Con gli ultimi casi salgono a 430.904 i positivi dall'inizio dell'emergenza nei comuni della Città metropolitana di Firenze (121 in più rispetto alla settimana precedente), 104.625 in provincia di Prato (27 in più), 124.580 a Pistoia (35 in più), 84.314 a Massa Carrara (31 in più), 175.377 a Lucca (47 in più), 188.538 a Pisa (71 in più), 148.392 a Livorno (32 in più), 145.467 ad Arezzo (22 in più), 115.616 a Siena (34 in più) e 90.534 a Grosseto (14 in più). A questi vanno aggiunti 571 casi di positività notificati in Toscana ma che riguardano residenti in altre regioni.

La Toscana ha circa 44.089 casi complessivi ogni 100.000 abitanti dall'inizio della pandemia (tra residenti e non residenti). Al momento la provincia di notifica con il tasso più alto é Lucca (con 46.051 casi ogni 100 mila abitanti), seguita da Livorno (45.625) e Pisa (45.286). La più bassa concentrazione si riscontra a Prato (con un tasso di 40.480).

I decessi

La lista dei decessi si aggiorna con 14 nuovi decessi: 9 uomini e 5 donne con un'età media di 83,2 anni. Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 3 a Firenze, 1 a Prato, 2 a Arezzo, 4 a Siena, 3 a Grosseto, 1 fuori Toscana.

Sono 12.002 i deceduti dall'inizio dell'epidemia: 3.799 nella Città metropolitana di Firenze, 966 in provincia di Prato, 1.064 a Pistoia, 727 a Massa Carrara, 1.077 a Lucca, 1.317 a Pisa, 887 a Livorno, 800 ad Arezzo, 704 a Siena, 467 a Grosseto. Vanno aggiunte 194 persone decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità per Covid-19 (numero di deceduti/popolazione residente) è al momento 328,7 ogni 100 mila residenti. Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (388,2 ogni 100 mila abitanti), seguita da Firenze (385,7 x100.000) e Prato (373,8 x100.000), mentre il più basso è a Grosseto (216,2 x100.000).

LO SCENARIO: FINE DELL’ISOLAMENTO, NUOVE VARIANTI E CRESCITA DEI CONTAGI

 La principale novità degli ultimi giorni è l’approvazione, lo scorso 7 agosto, da parte del Consiglio dei Ministri della fine dell’isolamento per chi sia positivo al Covid-19. Una norma suggerita dall’andamento epidemiologico, dalla disponibilità di vaccini e di farmaci, che cancella le ultime restrizioni e allinea il nostro Paese a numerosi altri Paesi dell'UE (Francia, Spagna, Olanda, Belgio, Portogallo) che hanno dato simili indicazioni, recependo i nuovi scenari epidemiologici e tenendo conto dell'altissimo livello di immunità ibrida.

Parallelamente, istituzioni e comunità scientifica monitorano le evoluzioni del virus, con le nuove sottovarianti di Omicron: la nuova «EG.5», ribattezzata «Eris», è stata definita «variante di interesse» (Voi) dall’Organizzazione mondiale della Sanità poiché «può diventare dominante in alcuni Paesi o anche a livello globale», ma per ora costituisce un nuovo tassello nel susseguirsi di varianti immunoevasive e di scarso impatto clinico. Discorso simile si può applicare all’andamento dei contagi.

Nelle ultime settimane si è riscontrata una continua crescita dei dati nel bollettino del Ministero, con il passaggio nella settimana dal 4 al 10 agosto da 5732 a 6056 nuovi casi, con un tasso di positività passato dal 4,1% al 5,2% - sottolinea il Dott. Alessandro Rossi, Responsabile SIMG Patologie Acute – Questi numeri non sono allarmanti, ma provocano ancora oggi una decina di decessi al giorno riconducibili al Covid, soprattutto tra grandi anziani, immunocompromessi, malati cronici. Queste persone devono essere messe nella condizione di non essere contagiate da chi è positivo. Per questo la Medicina Generale rivolge delle raccomandazioni agli stessi soggetti interessati e a tutti coloro che potrebbero essere affetti dal virus e diventare fonte di contagio. La comunicazione è tanto più strategica in questa fase, tra gli assembramenti estivi nei luoghi di vacanza e la vigilia della ripresa delle attività autunnali”.

LE RACCOMANDAZIONI SIMG: EVITARE CONTATTI IN CASO DI SINTOMI E FARE TAMPONI IN CASI SOSPETTI

 “Per preservare la salute dei soggetti fragili e per evitare che costoro siano esposti al rischio di contagio da SARS-CoV-2, la SIMG raccomanda a tutti coloro che abbiano sintomi riconducibili al Covid (febbre, mal di gola, tosse) di rimanere a casa, di non frequentare locali pubblici e ancor meno strutture sanitarie, di non stare a contatto con persone fragili – sottolinea il Prof. Claudio Cricelli, Presidente SIMG - Inoltre, è fondamentale che coloro che abbiano il sospetto di essere entrati in contatto con il virus o presentino sintomi ad esso riconducibili eseguano un test antigenico o molecolare (tampone): nel caso in cui venisse effettivamente riscontrata una positività, pur non essendovi vincolo giuridico, diventerà ancora più importante attenersi alle raccomandazioni suddette, con particolare riferimento a possibili contatti con soggetti fragili”.

LA RACCOMANDAZIONE PER L’AUTUNNO: RIPRENDERE LE VACCINAZIONI

 A completare le indicazioni dei Medici di famiglia, vi è la raccomandazione a effettuare la vaccinazione contro il SARS-CoV-2. “Come lo scorso anno, verrà proposto un vaccino contro il SARS-CoV-2 aggiornato alle più recenti sottovarianti – aggiunge il Prof. Claudio CricelliSarà opportuno che i soggetti fragili si sottopongano a questa nuova dose di richiamo. Auspichiamo un’inversione di tendenza rispetto alla scorsa stagione, quando i tassi di copertura sono stati molto bassi sia negli over 65 che nelle categorie a rischio”.

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