​Cooperative sociali, nessuna crisi l'occupazione è stabile

150 imprese che si occupano di infanzia, non autosufficienza, disabilità, marginalità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 ottobre 2014 13:50
​Cooperative sociali, nessuna crisi l'occupazione è stabile

Un'impresa può crescere anche durante la crisi economica. Anzi, può farlo un intero settore. E' ciò che sta succedendo in Toscana alla cooperazione sociale di Legacoop, che tra il 2009 e il 2013 è riuscita a incrementare il fatturato da 303,2 a quasi 314,7 milioni di euro e il patrimonio netto (+ 24,4%).

Allo stesso tempo il costo del lavoro è aumentato di quasi il 3% (da 186 a 191,5 milioni di euro), grazie sia all'aumento del volume delle attività che a quello degli stipendi determinato dai rinnovi del contratto nazionale. E i livelli occupazionali sono stati difesi con le unghie e con i denti: dal 2009 al 2013 sono stati persi “soltanto” circa 270 posti di lavoro su 10.300. Le persone svantaggiate impiegate sono circa 700 ed è in aumento il numero dei soci-lavoratori, che in quattro anni sono passati da 6.179 a 6.644.

Sono alcuni dei dati emersi stamattina durante l'assemblea regionale del settore sociale di Legacoop Servizi Toscana, che riunisce 152 cooperative sociali attive in tutte le province toscane, imprese che offrono servizi come quelli all'infanzia, assistenza alle persone non autosufficienti, recupero e re-inserimento lavorativo di tossicodipendenti. L'assemblea, intitolata “Innovare per crescere: nuove opportunità di welfare”, è in corso di svolgimento nella sala Cis Meeting di via Fiume a Firenze ed è l'occasione per fare il punto sullo stato di salute della cooperazione sociale toscana.

Le cooperative sociali di Legacoop Toscana hanno raggiunto altri obbiettivi positivi, oltre a quelli descritti dai dati economici. In particolare, in questi anni è cominciato (grazie alla collaborazione tra coop, reti di medici e società di mutuo soccorso) un percorso di integrazione dei servizi alle famiglie e alle imprese, è stato introdotto l'utilizzo di nuove tecnologie per migliorare e ampliare l'assistenza a domicilio ad anziani e persone non autosufficienti, sono stati attivi progetti con università e centri di ricerca per qualificare le produzioni delle cooperative impegnate nel re-inserimento lavorativo.

“Ogni giorno – dice Eleonora Vanni, responsabile toscana e vicepresidente nazionale di Legacoopsociali – le nostre cooperative sono chiamate a rispondere all'aumento dei bisogni provocato dalla crisi e alla nascita di nuovi bisogni (penso ad esempio all'assistenza agli anziani) legati ai cambiamenti demografici e sociali. Siamo destinati a diventare sempre più motori della crescita economica e siamo pronti ad esserlo. Ma ci è altrettanto chiaro – conclude Vanni – che è necessario un nuovo modello di welfare, che incentivi l'integrazione di soggetti diversi e definisca livelli essenziali d'assistenza ben commisurati alle esigenze attuali dei cittadini, per comporre l’intervento pubblico con quello del privato sociale”.

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