Consiglio regionale della Toscana: è polemica sulla segretezza dell'inchiesta sull'alta velocità

Dopo la valutazione negativa espressa dall'Ordine dei Giornalisti sulla "seduta chiusa"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 dicembre 2014 13:49
Consiglio regionale della Toscana: è polemica sulla segretezza dell'inchiesta sull'alta velocità

Ieri il Presidente del Consiglio regionale aveva scritto al Presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Toscana, per giustificare la seduta a porte chiuse svoltasi il giorno precedente, stigmatizzata da una nota dell’ordine.

Oggi, "Nell'apprezzare la chiara presa di posizione dei giornalisti -scrive al Presidente dell'Ordine della Toscana Fabio Zita, ex Responsabile del Settore Valutazione di Impatto Ambientale e attuale Responsabile del Settore Tutela e Valorizzazione del Paesaggio della Regione Toscana- non posso più, dopo un lungo periodo di silenzio, tacere la mia indignazione (per quel che ancora mi rimane da indignarmi) rispetto alle motivazioni addotte dal Presidente del Consiglio Regionale a giustificazione dell'impossibilità di discutere l'argomento davanti al pubblico, motivazioni che fanno riferimento a soggetti terzi. Trovo che il considerare soggetti terzi e quindi non direttamente interessati alle questioni relative al discusso trasferimento di un funzionario pubblico, il Direttore Generale delle Presidenza, l'ex Direttore Generale del Territorio, il Direttore dell'ARPAT, il Dirigente ARPAT responsabile della VIA, la Dirigente della Regione toscana che è subentrata nell'incarico di Responsabile del Settore VIA della Regione, oltre che l’Assessore all’Ambiente e il sottoscritto che hanno – tra l’altro - firmato la liberatoria, sia affermazione risibile ma anche estremamente grave, che contribuisce (non mancassero già innumerevoli esempi al riguardo) a screditare ulteriormente la già ampiamente screditata immagine della pubblica amministrazione. Come è possibile ipotizzare che la pubblica amministrazione possa avvalersi della prerogativa di non divulgare quanto essa produce, o quanto è conseguenza di comportamenti di soggetti che in essa dovrebbero operare nell’interesse della collettività? Buona regola sarebbe che gli uffici pubblici avessero pareti di vetro, porte aperte e armadi senza chiavi".

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