Classica: un fine settimana cruciale della stagione concertistica

Domenica Ottavio Dantone e Delphine Gailou, il Trio Sheliak. Martedì "Kongsgaard Variations" di Anders Hillborg

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 febbraio 2022 23:45
Classica: un fine settimana cruciale della stagione concertistica

Proseguono i concerti, nonostante le difficoltà del momento, in tutti i luoghi della Classica di Firenze.

E’ un fine settimana all’insegna del repertorio barocco quello degli Amici della Musica di FirenzeSabato 5 febbraio, ore 16.00, presso il Saloncino “Paolo Poli” del Teatro della Pergola, la Stagione Concertistica ospita l’atteso ritorno dell’Accademia Bizantina, diretta da Ottavio Dantone e con Alessandro Tampieri nel ruolo di spalla e violino solista.

La compagine è stata votata come seconda migliore orchestra al mondo ai Gramophone Awards 2021 e, sull'onda di questo riconoscimento, recentemente è stata ricevuta dal Ministro Franceschini. Il programma prevede musiche di Vivaldi, Platti e Marcello.

Il giorno successivo, domenica 6 febbraio, ore 21.00, sempre presso il Saloncino della Pergola, il direttore Ottavio Dantone al clavicembalo sarà invece protagonista di un concerto in duo con il contralto Delphine Galou, al suo debutto nella Stagione degli Amici della Musica di Firenze. Coppia nell’arte e nella vita, i due musicisti proporranno musiche di Porpora, Durante, Bononcini, Paradisi, Benati, Galuppi, Marcello.

Sempre domenica, all’Auditorium Ottone Rosai (via dell’Arcovata 4/6) alle ore 10.30, concerto del Trio Sheliak, formato da Emanuele Brilli al violino, Matilde Michelozzi al violoncello e Sergio Costa al pianoforte a cura dell’Associazione A.Gi.Mus. Firenze, in collaborazione con il Quartiere 5 del Comune.

Toscani di nascita, formatisi al Conservatorio Cherubini di Firenze, i tre musicisti studiano attualmente per l’alto perfezionamento in Svizzera, proseguendo la carriera cameristica in Italia ed in Europa. Nel 2021 si sono aggiudicati il Premio Crescendo per la musica da camera nell’ambito dell’omonimo concorso internazionale organizzato da A.Gi.Mus. Firenze.

Proporranno un programma che si apre con il Trio n. 27 in La bemolle maggiore Hob XV:14 di F.J. Haydn, per poi balzare avanti di due secoli arrivando al Novecento con il Trio in La minore di M. Ravel e il Trio n. 1 op. 8 in Do minore di D. Shostakovich.

Il concerto fa parte del progetto RitrovArti, realizzato da A.Gi.Mus Firenze e A.Gi.Mus Grosseto in collaborazione con l’Associazione Le 7 Note di Arezzo e finanziato da Fondazione CR Firenze nell’ambito del bando Emergenza Cultura. L’iniziativa, unica nel suo genere, permette a giovani formazioni toscane di tenere un mini tour di concerti in Regione, abbinato a guide all’ascolto e progetti di audience engagement. L’obiettivo è far sì che i giovani tornino a suonare dal vivo e a esercitare la loro professione dopo lo stop causato dalla pandemia, e che il pubblico torni a frequentare con gioia e in sicurezza le sale dal concerto. Grazie a questo progetto, il trio si è esibito anche a Grosseto mentre domani, 5 febbraio, ore 18.00, si esibiranno presso la Casa della Musica di Arezzo.

Sarà “Kongsgaard Variations”, la nuova creazione del compositore svedese Anders Hillborg, uno dei più acclamati autori della scena di contemporanea internazionale, a inaugurare martedì 8 febbraio alle ore 21 presso il Cinema La Compagnia di Firenze la nuova stagione concertistica “Prospettive” dellOrchestra La Filharmonie.

Fino a maggio, sei gli appuntamenti in programma, tra classici e nuove produzioni, tra Firenze, Lucca e San Casciano, nel segno della contemporaneità e della multidisciplinarietà.

Nel concerto inaugurale, in scaletta un programma che parte dal classicismo della “Sinfonia Haffner" di Mozart, attraversa il ‘900 con il “Concerto per violino” di Barber, fino ai giorni nostri con l’esecuzione in prima italiana dell’opera di Hillborg. La composizione prende spunto dall’etichetta del vino “Arietta”, prodotto da John e Maggie Kongsgaard, che mostra un paio di battute di Beethoven; le sue Variazioni invitano alla meditazione, al centro l’Arietta n. 32 op. 111 del compositore tedesco.

Una serata a diverse profondità, un viaggio tra passato e presente, ma che intende guardare al futuro dando spazio alle giovani voci. L’Orchestra la Filharmonie, infatti, è un complesso strumentale under 35 al suo sesto anno di attività. A dirigerla, il maestro Nima Keshavarzi; ospite la giovane violinista solista Francesca Bonaita.

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