Cascine, scintille in Palazzo Vecchio: spunta la Commissione d'inchiesta

Per il PD: "Procedure trasparenti e conformi alla legge. Nessun favoritismo" e propone la maratona di ascolto per i cittadini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 dicembre 2015 19:30
Cascine, scintille in Palazzo Vecchio: spunta la Commissione d'inchiesta

La maratona dell’ascolto in programma a febbraio, la conferma della correttezza delle procedure seguite dagli uffici comunali nei casi delle concessioni della palazzina dell’Indiano e dell’ippodromo delle Mulina, alcuni temi toccati dall’assessore al patrimonio non immobiliare Federico Gianassi nella sua comunicazione in consiglio comunale a seguito del caso esploso dopo i video di Libero. L’assessore Gianassi ha ribadito che gli uffici hanno operato sempre con “la massima correttezza e senza nessun favoritismo nei confronti dei gestori dei beni”.

L’assessore ha ricordato che i due beni sono stati oggetto di avvisi pubblici per l’assegnazione e che, a seguito delle verifiche previste, gli uffici comunali hanno scoperto situazioni di morosità tanto che sono state inviate le intimazioni al pagamento degli arretrati e, visto l’esito negativo, scattate le procedure per la decadenza. Inoltre gli uffici hanno anche respinto richieste di riduzione del canone. “Appare evidente che nei confronti dei gestori non esiste nessun favoritismo e che il rapporto è sempre stato improntato alla massima correttezza e serietà” ha sottolineato Gianassi.

“Proporrò al consiglio comunale un regolamento unico di gestione del patrimonio comunale, in cui potremo inserire elementi per rendere l’attuale modello ancora più virtuoso”. Sul Parco delle Cascine, l’assessore ha ribadito l’impegno dell’Amministrazione per il rilancio. “Negli anni molte cose sono state fatte per rinnovare e migliorare la vivibilità del parco, altri interventi sono in corso e per il prossimo anno ci poniamo ulteriori obiettivi”. Tra le cose fatte il recupero dell’ex Central Park con il Fosso Bandito, la sistemazione a verde della linea 1 della Tramvia all’interno del parco, la realizzazione della nuova area giochi di piazza Jefferson e del percorso vita tra le Pavoniere e la linea tranviaria.

E ancora il centro visite, l’assegnazione degli ippodromi che derivavano dal fallimento dei precedenti progetti, la realizzazione della nuova segnaletica e della nuova illuminazione del parco, la copertura wifi, l’apertura della nuova area cani, l’apertura della nuova scuola di arte sacra. Gli eventi culturali e sportivi che, alla fine dell’anno, avranno portato alle Cascine oltre un milione di persone.

E per il 2016 abbiamo un programma altrettanto ambizioso”. Tra i progetti definiti o allo studio il recupero di alcuni immobili come la palazzina ex Fabbri che ospiterà un’area dedicata alle politiche giovanili associate con l’attività culturale e l’impresa, la piantumazione di nuovi alberi, i progetti per migliorare la sicurezza anche in accordo con le forze di polizia. Destra e Sinistra all'attacco: Francesco Torselli e Tommaso Grassi commentano “Sentire svilire le nostri istituzioni, con parole del tipo “Il sindaco non conta, ho preso questo locale perché sono amico di&8236;” oppure “In Comune? Chiamo io che mi rispondono subito”, è un fatto grave e allarmante. Non possiamo voltarci dall'altra parte.

Fare finte di niente. Non basta far pulito e a far dimettere chi è coinvolto in questo sistema, ma è necessaria una duplice commissione. La prima d'inchiesta e la seconda speciale. Per ristabilire trasparenza nelle procedure di aggiudicazione in gestione degli immobili pubblici, e per il rilancio del parco fiorentino”

"La revoca dell'assegnazione della Palazzina dell'Indiano, annunciata oggi dall'assessore Gianassi, non è sufficiente, così come non è sufficiente prendere le distanze dalle frasi pronunciate (registrate e pubblicate dalla stampa nazionale) dalla Dott.sa Chiavai Nocentini e dal Dott. Oliviero Fani. L'amministrazione deve inviare immediatamente la revoca dell'assegnazione anche per l'ippodromo de Le Mulina e chiarire quali siano stati i motivi per i quali il comune di Firenze ha scelto di farsi rappresentare nel Consiglio di Amministrazione di Firenze Fiera, dalla Dott.sa Chiavai Nocentini" ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, Francesco Torselli.

"I nomi di Fani e Nocentini - spiega Torselli - compaiono nelle compagini aziendali che gestiscono la palazzina dell'Indiano, ma anche l'ippodromo de Le Mulina, laddove non sono stati realizzati i progetti presentati, cosa che noi abbiamo denunciato già nel settembre 2014, quando l'amministrazione comunale ci rispondeva che tutto andava bene, tanto da procedere addirittura all'assegnazione definitiva dell'impianto nell'ottobre 2014. Non basta venire oggi a dire che Fani e Nocentini Chiavai risponderanno delle frasi da loro pronunciate nelle sedi opportune.

Così come non basta dire che le parole dei due sono parole prive di fondamento. Le frasi pronunciate dalla Dott.sa Chiavai Nocentini non sono frasi pronunciate da una millantatrice, ma di una persona evidentemente vicina all'amministrazione comunale: annuncia una sponsorizzazione che neppure gli uffici conoscevano e che il sindaco presenterà alla stampa qualche giorno dopo, ma soprattutto la dottoressa è stata indicata dal Comune di Firenze quale propria rappresentante nel CdA di Firenze Fiera.

Una persona che compare nelle foto elettorali di ex esponenti della giunta comunale, quegli stessi esponenti che rispondevano alle nostre interrogazioni sugli impianti delle Cascine. Premesso che - prosegue l'esponente del partito di Giorgia Meloni - anche da esponente di opposizione, non riesco ad accettare che persone che offendono ed umiliano il sindaco della nostra città, vivano e si arricchiscano proprio grazie a beni assegnati loro dall'amministrazione comunale; così come vorremmo capire quanto queste persone siano, al di là delle foto e delle ostentazioni, addentro ai meccanismi amministrativi fiorentini. Resta il fatto - conclude Torselli - che queste persone hanno ricoperto incarichi su nomina dell'amministrazione comunale ed oggi, crediamo sia un diritto sacrosanto di tutti, conoscere quali fossero i meriti che hanno portato a tali nomine dalle quali oggi si prende le distanze.

Sulle strutture, Palazzina dell'Indiano e Ippodromo, abbiamo comunque presentato due mozioni per chiedere la revoca immediata delle assegnazioni".

"Il parco delle Cascine dopo 3 anni dal piano Renzi? Una scommessa persa. Un piano ancora in gran parte sulla carta e un sogno infranto” commenta così Tommaso Grassi, le dichiarazioni degli imprenditori finiti nello scandalo del presunto subaffitto della prestigiosa palazzina dell'Indiano.Grassi incalza: “Un parco a verde che doveva essere rivitalizzato e reso nuovamente a dimensione di bambino e di famiglia. Il polmone verde della città. Un luogo per trascorrere la domenica tra divertimenti, servizi e spazi liberi attrezzati. Cosa è diventato se non un grande giardino abbandonato, pervaso da degrado e da progetti falliti?”

"Vi ricordate le aree ludiche per i bambini, le aree verdi da alberare, gli ippodromi e gli immobili da recuperare – continua il consigliere - e far rivivere con risorse private, i concerti memorabili e gli spazi estivi della movida, i camminamenti pedonali e ciclabili nuovi? Le porte telematiche e le zone a traffico limitato? Che fine hanno fatto tutte queste promesse? Perché invece non è mai stato detto alla cittadinanza che avrebbero trovato posto sale giochi, palestre e centri commerciali, per fortuna rimasti sulla carta”.Il consigliere PD Niccolò Falomi è di benaltro avviso: "La comunicazione dell'assessore Gianassi e il successivo dibattito nel consiglio di oggi hanno chiarito in modo inequivocabile i punti politici della questione Parco delle Cascine. Primo: l'amministrazione comunale ha chiarito come le procedure relative al patrimonio pubblico siano state trasparenti e conformi alla legge.

Dalla relazione emerge come non ci sia stato nessun favoritismo nei confronti di alcuno. Secondo: il progetto di riqualificazione del Parco delle Cascine non si ferma, ma anzi va avanti nel 2016, con la maratona di ascolto – che farà il punto su quanto è stato fatto e quanto c'è ancora da fare – e nuovi importanti investimenti". 

Le consigliere 5 Stelle: "Non ci interessano le notizie riguardo ai mazzi di fiori inviati alla signora Chiavai, rappresentante del Comune nella partecipata Firenze Fiera perché saranno poca cosa, ci interessano e ci preoccupano i rapporti fra i massimi vertici dell’Amministrazione e alcuni personaggi non proprio specchiati. I segnali sono molti e non si limitano ai soggetti a cui è stato data in gestione la palazzina delle Cascine, ci riferiamo – spiegano Arianna Xekalos e Silvia Noferi – alle strane coincidenze che costellano tutte le più grandi operazioni commerciali sul patrimonio immobiliare del Comune. Ormai fare il consigliere comunale a Firenze equivale a fare l’investigatore privato ed è molto difficile districarsi fra le decine di coincidenze, certo è che il vecchio Teatro Comunale torna sempre in primo piano e non sarà certo un caso. Districarsi fra le varie società che nascono come funghi, al 99% domiciliate allo stesso indirizzo, che comprendono sempre le stesse persone, che coinvolgono società panamensi, cipriote e del Valdarno, non è facile ma di sicuro qualche dubbio lo pone.

Dubbi che sorgono soprattutto riguardo “al quadro armonioso della gestione del patrimonio” come sostiene l’assessore Gianassi, che non corrisponde ai fatti, basta guardare i risultati del rilancio del parco delle Cascine, il risultato è la Palazzina dell’Indiano deserta, l’Ippodromo delle Mulina, deserto e abbandonato, l’evento di Flora Firenze un flop totale e la società fallita. Confidiamo che le procedure per l’assegnazione siano state corrette".

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