​Casa, compravendite nel 2015: buoni affari a basso prezzo

Dopo anni di ribassi di prezzi e di volumi il 2014 ha visto, per la prima volta da tempo, un aumento delle transazioni 

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 gennaio 2015 15:22
​Casa, compravendite nel 2015: buoni affari a basso prezzo

Prezzi ancora in discesa. Un quadro che sembra preannunciare una lenta fine della crisi, anche se si guarda più alla prima casa che non all'investimento e resta da vendere l'invenduto. Per Tecnocasa "La presenza sul mercato di immobili a prezzi competitivi può indurre gli investitori a cogliere delle buone opportunità". A Firenze la previsione sui prezzi è per una chiusura 2015 sul -2%, al ribasso dunque.

Secondo le nostre previsioni - spiega Tecnocasa - l’anno appena iniziato sarà caratterizzato da un trend simile al 2014: infatti la diminuita disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti e l’offerta sul mercato ancora cospicua ci fanno ritenere che i prezzi chiuderanno tra -3 e -1%. Le compravendite, invece, aumenteranno ulteriormente per chiudere tra 430 e 440 mila.

Le grandi città, che hanno già avviato un’interessante inversione di trend sugli scambi, continueranno in questa direzione ma con valori ancora in discesa. Situazione simile potrà esserci anche nelle realtà più piccole come i capoluoghi di provincia e l’hinterland delle grandi città. La stabilità dei prezzi potrebbe raggiungersi nel 2016 e confermarsi anche per il 2017. Nel 2014 c’è stata anche una ripresa delle erogazioni dei mutui che ha favorito in parte l’avvicinamento all’acquisto della casa.

Non dimentichiamo però che quello delle banche resta comunque un atteggiamento prudente e attento e che per avere la svolta sul mercato sarà necessario un ulteriore repricing. Repricing che interesserà prevalentemente le soluzioni usate ma che non risparmierà le nuove edificazioni per smaltire l’invenduto ancora presente.La qualità abitativa sarà sempre premiante, con una migliore tenuta delle abitazioni in buono stato e delle soluzioni di prestigio. Il segmento della prima casa sarà vivace, meno quello della casa uso investimento e della casa vacanza, che potrebbero avere una più ardua ripresa a causa di una fiscalità che agisce da deterrente.

Sul mercato delle locazioni la domanda sarà sostenuta ma i canoni non dovrebbero aumentare. L’andamento generale dell’economia e dell’occupazione, incidendo sulla fiducia dei potenziali acquirenti, contribuirà a definire un mercato che, ormai da alcuni mesi, ha voglia di ripartire e i cui sforzi sarebbe ora di incentivare attraverso il credito e una tassazione meno gravosa e anche più certa.

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