Carmen al Teatro Aurora di Scandicci

Prima dello spettacolo si terrà anche una spiegazione introduttiva del professor Cesare Orselli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 febbraio 2022 18:39
 Carmen al Teatro Aurora di Scandicci

Continua la grande lirica a Scandicci, grazie ai Venerdì dell’opera che la Coif (Compagnia d’Opera Italiana Firenze) di Franz Moser ha portato al Teatro Aurora di Scandicci. Questo venerdì 11 febbraio 2022, alle 21, va in scena il quarto attesissimo appuntamento della Stagione lirica: Carmen, opéra-comique in quattro atti, su libretto di Henry Meilhac e Ludovic Halévy, tratto dalla novella omonima di Prosper Mérimée, e musica di Georges Bizet (Parigi, 1838 - Bougival, Parigi, 1875), in lingua originale francese.

L’allestimento di Carmen, per la regia di Franz Moser, viene interpretato attraverso un’ideale rilettura della Spagna classica, “teatro” delle contrastanti vicende sentimentali di Carmen, Don José, Micaela ed Escamillo. Le scene, luci e proiezioni sono di Max Medero e i costumi di Sara Bianchi. L’Ensemble Il Contrappunto, guidato da Manuel Navarro, accompagna i cantati e il coro della Coif.

L’opera, rappresentata nell’edizione del 1873 in lingua francese con gli originali dialoghi parlati, si avvale di cantanti prestigiosi: Alessandra Masini di Bologna (Carmen), Vladimir Reutov (Don José), Veronica Senserini (Micaëla), Ricardo Crampton (Escamillo), Max Medero (Moralès), Tiziana Somigli (Mercedes), Francesca Scarfi (Frasquita) e Edoardo Altamura (Remendado).

«Nonostante i mesi difficili, la stagione è andata avanti, in sicurezza, a favore del pubblico di abbonati e di sempre più appassionati scandiccesi – spiega Moser – Adesso che l’ondata pandemica sembra finalmente star esaurendo la sua corsa, ci aspettiamo un ancora maggior coinvolgimento di pubblico. La grande opera, spiegata atto per atto e a prezzi accessibili, è la missione che la Coif si propone anche nella Stagione scandiccese: perché l’arte lirica è, e deve essere, per tutti e per tutte le generazioni».

In Carmen, rappresentata per la prima volta a Parigi al Théâtre de l’Opéra-Comique il 3 marzo 1875, Georges Bizet ha unito diverse tradizioni, diverse convenzioni, diversi mondi. La Spagna creata da Bizet è prima ancora che un luogo geografico, il luogo della psicologia umana, il luogo della passionalità e dell’istinto: amore e odio, libertà e legami, maschio e femmina. Ed è in questi dualismi che va ricercata l’universalità dell’opera di Bizet e dei due caratteri di Don José e Carmen. I personaggi dell’opera sono lontani dall’originale letterario di Mérimée e rappresentano dei veri e propri personaggi simbolo: una gitana libera, Carmen, e un angelo casalingo, Micaëla, come due poli dell’anima di Don José. Quest’ultimo è alla ricerca della libertà che finirà per trovare solo nel compiere un gesto estremo come quello dell’uccisione di un altro essere vivente.

L’opera, della durata complessiva di 2 ore e 40 minuti circa compreso un intervallo, viene rappresentata ovviamente in lingua originale francese: per comprendere il libretto e la storia, l’evento sarà anticipato alle ore 19 da una coinvolgente introduzione del professor Cesare Orselli e, come sempre, le spiegazioni di Franz Moser prima di ogni atto.

Prevendita biglietti (regolare € 25,00, studenti € 20,00, bambini gratis) www.musictick.com o al Bar del Teatro Aurora Scandicci, Via San Bartolo in Tuto 1.  

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