Campagna elettorale: a Scandicci niente sala per CasaPound

Forse per timore di apologie della strage neonazista di Macerata? La vicepresidente del Senato, candidata alla Camera Pd, Di Giorgi: “L'immigrazione non è una bomba sociale, ma un fenomeno epocale che va gestito”. Miriam Amato: "Inaccettabili le dichiarazioni di Salvini". Oggi blitz di Fratelli d'Italia alla Moschea di Prato. Parrini:” Ignobili le offese a Iacopo Melio”

Nicola
Nicola Novelli
06 febbraio 2018 23:55
Campagna elettorale: a Scandicci niente sala per CasaPound

"Mi dispiace doverti scrivere che la mia direzione non mi permette di poterti dare la sala Cammilli presso la nostra sede CNA di Scandicci", con questa breve frase il responsabile della Cna ha liquidato la richiesta di disponibilità di CasaPound Firenze. All'origine probabilmente i timori dei democratici scandiccesi che nell'occasione, anche a Firenze, potessero venire espressi discorsi apologetici della strage neonazista di Macerata.

Nei giorni scorsi un bel pezzo di politica nazionale ha fomentato l’odio, associando in maniera diretta l’immigrazione al gesto di Traini, protagonista della strage di innocenti, un grave crimine, che ora è chiamato a pagare di fronte alla legge. A casa sua sono stati trovati oggetti che lo collegano all’ideologia neonazista.

A maggior ragione tenendo conto, secondo quanto si apprende da fonti della Procura di Macerata, che Innocent Oseghale, finito in carcere per la morte di Pamela Mastropietro, non sarebbe più accusato di omicidio della la ragazza romana fatta a pezzi e chiusa in due trolley abbandonati nella campagna. Ma Luca Traini, il 28enne italiano arrestato per il raid xenofobo di sabato scorso, aveva riferito, nelle dichiarazioni spontanee rese agli investigatori dopo il fermo, che la sua intenzione iniziale era proprio quella di andare in tribunale ad uccidere il nigeriano.

"La sala in questione era stata prenotata giovedì scorso da CasaPound ", dichiara Leonardo Graziani, candidato alla Camera per CP nel Collegio Isolotto-Scandicci, "per la presentazione a Scandicci dei candidati alle prossime elezioni del 4 marzo e al momento della prenotazione era stato assicurato che non ci sarebbero stati problemi di disponibilità della sala in quanto, in questo periodo, non vi erano impegni di alcun genere. Poi, però, appena cinque giorni dopo ecco la revoca per volere della direzione della CNA". "E' evidente", prosegue Graziani, "che la revoca non ha cause organizzative, bensì politiche e quindi non riconducibili alla CNA in senso stretto bensì al partito di rifermento della stessa, ossia il PD.

E non ci meraviglia assolutamente date le molteplici dimostrazioni di intolleranza del pensiero altrui fornite dal Partito Democratico in questi anni". "Per fortuna, però", conclude il candidato di CasaPound, "a Scandicci siamo talmente radicati e con un consenso così diffuso che in appena due ore abbiamo trovato un'altra sala. Pertanto diamo appuntamento a tutti per domenica alle 18 e 30 per la presentazione del nostro programma elettorale".

In effetti il clima è esasperato sul tema dell’immigrazione. Ci sono forze politiche che hanno fomentato gli animi dei più accesi parlando di rito tribale all'origine della morte della ragazza a Macerata. Nei giorni scorsi, ad esempio, Salvini ha condannato il gesto criminale del responsabile della tentata strage di persone inermi perpetrata da un uomo armato che indossava una bandiera tricolore, ma poi ha detto che le condizioni in cui si vive a Macerata generano il rischio che i pazzi come Traini si attivino, parlando di bomba sociale.

“Il centrodestra a corto di argomenti elettorali torna a soffiare sul fuoco pericolosissimo dell'intolleranza: l'immigrazione è un fenomeno complesso che va gestito con oculatezza, tenendo insieme le politiche sacrosante di accoglienza, con il l'altrettanto sacrosanto rispetto delle leggi che si richiede a ciascun cittadino o ospite del nostro Paese. Le politiche del Ministro Minniti, hanno avuto il merito di contenere i flussi ed allo stesso tempo rafforzare le misure repressive nei confronti i chi delinque” lo dice la vicepresidente del Senato, candidata alla camera non collego uninominale Firenze-Scandicci.

“A dispetto di tante dicerie politiche, il contrasto agli irregolari è crescente e progressivo, con un aumento complessivo del 15% rispetto al 2016, tra rimpatri e riammissioni nei paesi d’origine. Così come sono in aumento gli accordi internazionali per assicurare che le espulsioni vadano a buon fine. Mentre sul fronte della sicurezza giova ricordare che nel testo della manovra finanziaria sono previste le assunzioni straordinarie per le Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria e Vigili del Fuoco per il periodo che va dal 2018 al 2022” precisa la vicepresidente del Senato.

“Il 4 marzo sono certa che gli italiani sapranno scegliere tra chi vive di slogan e chi invece pratica il buongoverno, dimostrando la capacità di affrontare concretamente i problemi” conclude Di Giorgi.

Anche Miriam Amato, candidata della lista Potere al Popolo al collegio uninominale del Senato Firenze 1, interviene sulle dichiarazioni di Salvini dopo i fatti di Macerata: "Sono dichiarazioni inaccettabili quelle di Salvini. Dietro la mano di Traini c’è una ideologia, si tratta di un atto di matrice razzista e fascista, che Salvini strumentalizza ed alimenta. E' un razzismo fecondato dal germe dell'odio, un risentimento che la Lega sta esibendo, come difesa dalla presunta invasione, facendo passare i crimini e maltrattamenti sugli immigrati, come misure giustificabili o addirittura necessarie.

L'antirazzismo e l'antifascismo sono alla base della cultura di Potere al Popolo, che rinnoviamo quotidianamente attraverso le pratiche di solidarietà e mutualismo. Sabato 10 febbraio Potere al Popolo ritornerà a Macerata, dove siamo già stati per portare la nostra solidarietà ai feriti. Non siamo disposti a cedere di fronte al dilagare dell’intolleranza. Rifiutiamo l’idea di un Paese, dove ci si deve guardare le spalle se si ha un colore della pelle diverso, dove si sdoganano allucinanti discorsi sulla "razza", sui "primati nazionali", dove la giustizia diventa vendetta e si consuma su innocenti".

"Libertà e Repubblica non sono conquiste scontate,vanno difese giorno per giorno. Traini a Macerata, come Casseri sette anni fa a Firenze, in p.za Dalmazia. Quella ferita a firenze sanguina ancora, ma l'Italia se ne ricorda? A giudicare dalle parole del sociologo Barbagli sembra proprio di no, se addirittura lui afferma che in Italia è il primo caso, mentre già se ne sono verificati in Germania. A riprova che non solo la politica ma tutte le istituzioni, compresa l'università devono fare di più, per la memoria collettiva di questi fatti.Se non reagiamo mettiamo a rischio il nostro futuro" intervine anche Federico Perugini, Consigliere al Q. 5 (Rifredi) per il PSI.

Iacopo Melio è uno studente disabile iscritto alla facoltà di Scienze Politiche, “Cesare Alfieri”, di Firenze. Nei giorni ha indirizzato a Matteo Salvini un messaggio di sdegno per le espressioni razziste, dal suo profilo Facebook, che è stato inondato da insulti. “Le offese e gli insulti di cui è stato oggetto Iacopo Melio, dopo aver pubblicato su Facebook una riflessione sui fatti di Macerata, danno l'idea di quanto sia esasperato il dibattito sui migranti.

I rigurgiti fascisti e la xenofobia che stanno riaffacciandosi, sempre più prepotentemente nella nostra società, sono il risultato di un continuo martellamento da parte di alcuni sulla superiorità di razza e colore. Comportamenti che vanno assolutamente stigmatizzati e bene ha fatto Iacopo a rendere pubblici questi messaggi e a rispondere che quando si parla di criminali, poco conta il colore o la razza, sono criminali e basta. A Iacopo va tutta la mia solidarietà.” Così l’onorevole Dario Parrini, segretario Pd Toscana.

Un pannello in bianco da riempire con le cifre sulla provenienza dei finanziamenti con i quali è stato acquistato l'immobile di Prato dove la comunità islamica vuole aprire una nuova moschea. A presentarlo e lasciarlo di fronte all'edificio in piazza del Mercato nuovo sono stati oggi i candidati di Fratelli d'Italia alla Camera e al Senato Giovanni Donzelli e Patrizio La Pietra. "Vogliamo sapere da dove arrivino i 460 mila euro utilizzati per comprare l'edificio - ha sottolineato Donzelli, capolista di Fratelli d'Italia in Toscana - la comunità islamica tiri fuori i nomi di chi ha versato quei soldi.

Nessuna moschea può essere realizzata senza sapere se fra i finanziatori ci siano stati o soggetti che hanno rapporti con gruppi terroristici: la sicurezza di tutti viene prima della libertà di culto di alcuni". "E' giusto che ognuno sia libero di pregare chi vuole - ha detto Patrizio La Pietra, candidato del centrodestra al Senato nel collegio di Prato e Pistoia - ma prima dobbiamo tutelare i cittadini da quello che è un pericolo sotto gli occhi di tutti. Siamo abituati a stare sul territorio e ad ascoltare le persone e la gente è questo che ci chiede".

Domani la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni sarà a Firenze e in Toscana per lanciare la sfida nella roccaforte renziana, in vista delle elezioni politiche del 4 marzo.

Dopo le vittorie nelle elezioni studentesche di Firenze, Prato e Pistoia, che hanno avuto risalto nazionale, arriva un altro risultato positivo per Azione Studentesca: Dario Baldassari - già presidente della Consulta provinciale di Pistoia e responsabile locale del movimento - è stato eletto rappresentante della consulta regionale toscana.

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