Bolognese, rotto un tubo di 30 centimetri: una corsia resta chiusa per lavori al marciapiede

I tecnici saranno impegnati anche nella giornata di mercoledì per il ripristino del marciapiede. Arianna Xekalos (Capogruppo Movimento 5 Stelle): “A quanti crolli dovremo assistere nei prossimi anni?”. Paolieri (PD) replica al M5S: "A Firenze 11.578 riparazioni di Publiacqua contro le 1.440 di Roma"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 ottobre 2018 19:27
Bolognese, rotto un tubo di 30 centimetri: una corsia resta chiusa per lavori al marciapiede

Il guasto odierno verificatosi in via Bolognese ha causato disagi e ripercussioni alla viabilità a valle della direttrice che collega il capoluogo toscano con l'area di Trespiano e con il Mugello. A risentire dell'interruzione, fra via Trieste e vicolo San Marco Vecchio, è stato il traffico in zona Le Cure e Libertà.

 Publiacqua a fine giornata informa che "Sono appena terminati i lavori idraulici per la sostituzione del tratto di rete DN 300 (30 centimetri di diametro) interessato dal guasto e dal parallelo DN 100. Il ripristino della normalità dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico è previsto con gradualità nel corso delle prossime ore con il ritorno in pressione dell’acqua in rete. Dopo la riapertura dell’acqua verrà subito dato il via ai lavori di asfaltatura. Nella mattinata di domani invece sarà richiusa temporaneamente una corsia per consentire il ripristino del marciapiede. Publiacqua si scusa con i cittadini per i disagi che questa situazione sta provocando loro".

“Un’altra voragine aperta a causa di tubature che perdevano acqua. Quante tubature si trovano in questo stato e non lo sappiamo? La nostra paura è che siano tante, per questo insistiamo da anni su un serio controllo ed una seria e costante manutenzione” afferma Arianna Xekalos, capogruppo del Movimento 5 Stelle. “Il Sindaco deve venire in Consiglio a riferire su quanto è successo. I fiorentini hanno il diritto di sapere cosa succede sotto i loro piedi” continua la capogruppo.

“Il nostro acquedotto perde mediamente ogni anno il 47,9% di acqua. È un dato inaccettabile, non solo per la perdita d’acqua in quanto risorsa preziosa, ma anche per il costo che ogni fiorentino paga in più. Non sarà un caso che a Firenze abbiamo l’acqua più cara d’Italia”. “A quanti crolli dovremo ancora assistere prima che l’Amministrazione e Publiacqua si decidano a portare avanti una seria e costante manutenzione?” continua Xekalos.

“Neanche una settimana fa, ad un nostro question time, ci era stato risposto che la ricerca e la riparazione delle perdite è continua, come sono quotidiane le ispezioni. Viene da chiedersi se quanto ci è stato riferito sia vero. Cosa è stato fatto davvero in questi 5 anni?”. “A Firenze il dato medio delle sostituzioni corrisponde allo 0,8% annuo cioè mediamente una sostituzione ogni 120 anni, contro il dato medio internazionale del 2%, cioè una ogni 50 anni – conclude Xekalos – e visto che il Sindaco Nardella cita spesso Roma la prenda come esempio: nel 2017 ha investito circa 5 milioni di euro per ultimare l'ispezione della rete idrica e riparare 1440 perdite.

A Firenze invece cosa è stato fatto? Quanto si è investito in questo servizio? Quante perdite sono state riparate in questi cinque anni?”.

"Le rotture riparate da Publiacqua sono 11.578 su 6.700 km di rete, mentre Acea Roma ne fa 1.440 (a dire della Xelakos) su poco più di 7.000 km di rete di Roma e Fiumicino. Una rete, quella fiorentina, che stiamo profondamente cambiando con ingenti investimenti. Anche qui parlano i numeri: per la manutenzione straordinaria Publiacqua spende oltre 31 milioni anno sull'acquedotto pari a circa lo 0,8-1% del valore della rete, mentre il dato nazionale è di circa lo 0,45%".

Così la vicecapogruppo PD Francesca Paolieri replica alla capogruppo M5S Arianna Xekalos riguardo alla rottura verificatasi questa mattina in via Bolognese. "Il Consiglio comunale di Firenze, con la sola assenza in aula delle consigliere 5stelle, ha votato perché la futura concessione idrica sia 'in house' e la Conferenza Territoriale 3 ha deliberato all'unanimità in tal senso, mentre a Livorno e a Roma (amministrate dai Cinque Stelle) allungano di oltre dieci anni le concessioni a società quotate e miste.

Risulta quindi decisamente inaccettabile che Roma sia considerata 'best practices' nell'acqua con una società quotata in borsa e una concessione appena allungata al 2031" aggiunge Paolieri.

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