Beppe Grillo sull'Europa, Amato apre e chiude su Firenze

Grillo richiama oltre 3000 fiorentini in Santissima Annunziata

Antonio
Antonio Lenoci
22 maggio 2014 09:03
Beppe Grillo sull'Europa, Amato apre e chiude su Firenze

Piazza Santissima Annunziata, a Firenze, inizia a riempirsi fin dalle 19. Sul palco i candidati alle Elezioni Europee e presentatrice eccezionale la portavoce fiorentina Miriam Amato, candidata sindaco.

Amato si presenta al pubblico ed elenca i punti essenziali di quelle idee che costituiscono le linee guida del Movimento. L'attenzione è mista all'attesa per Grillo, peccato perché il tema "Firenze" si apre e si chiude qui e chi aspetta solo Grillo, se lo perderà.La partecipazione ha un ruolo fondamentale, croce e delizia che divide chi cerca rappresentanti capaci di decidere e chi vuole con ogni mezzo far decidere tutti. "No TAV" e la gente applaude, ma poi qualcuno mormora quando sente "le terre di scavo sono rifiuti, e noi sappiamo come trattare i rifiuti, con il porta a porta perché sono una materia prima seconda" forse perché nel fango della fresa non ci trovi il tetrapak.

Si difende bene Amato, sul palco, con grinta, senza paura elenca quelle problematiche, dal trasporto pubblico all'emergenza abitativa, che sono sulla bocca di tutti. Sotto al palco la famiglia: il marito della portavoce che culla la bambina, che attraversa le transenne della piazza chiedendo permesso per uscire dal recinto degli addetti e che si ritrova in mano 20 euro per andare a recuperare due casse di acqua. Lui non prenderà applausi, ma se li merita. Sul palco salgono i deputati per raccontare le vicende romane, per spiegare in un bignami quelle oltre 700 pagine di interrogazioni rivolte al Parlamento italiano.

I politici di professione visti dai 'cittadini' ed il quadro prende forme astratte, dalla satira al futurismo, alla pop art ed è una mostra di "mostri".Beppe Grillo viene annunciato dalla voce spezzata dall'emozione di Alfonso Bonafede, e sale sul palco in braccio all'onorevole Alessandro Di Battista, che il rapporto tra i due sia quasi quello che esiste tra padre e figlio è abbastanza evidente, "DiBa" scalda il pubblico con maestria e caratterizza lo stile del Movimento, fatta eccezione per lo scivolone sul "Foggia di Zeman" che poi era la Roma, il deputato piace e quando sali sul palco conta questo.Grillo attacca la stampa, quei giornalisti che chiedono notizie del programma davanti al programma stesso, per poi affondare: "L’informazione la prima responsabile del disastro di questo Paese.

Mi danno del cattivo, state attenti è Hitler, e io ho detto che sono oltre Hitler, oltre, sono Charlie Chaplin" ed il pubblico memore de "Il grande dittatore" di quel mappamondo che volteggia, applaude.Nazisti? "Siamo francescani, aiutiamo chi è rimasto indietro, dovrebbe esserci Bergoglio qui sotto. Non siamo un Movimento siamo una comunità".Ripensare l'economia e liberarsi di "pesi come Equitalia". In Europa ci sono "enormi piazzali pieni di automobili che nessuno vende".

I patti fatti con l'Europa "hanno svenduto l'Italia" commenta il leader del Movimento, "abbiamo visto crollare gli indici" le nostre banche "non aiutano famiglie ed imprese perché devono restituire soldi alle nazioni europee". "Faremo un Referendum per decidere se uscire o no dall’euro, lo decideremo noi" annuncia.Pronti ad aprire il Parlamento europeo come una scatoletta. Un "Venticello"? Pronto a spazzare via tutto."Siamo all’89%, ci manca un 11% da convincere - conclude Grillo dopo aver attaccato di petto Schulz - o noi o loro" e al tre "Vinciamo noi" con tanto di selfie in compagnia dei deputati. Sullo sfondo, Firenze.

In evidenza