L’Associazione Italia-Israele di Firenze rende noto che ad oggi non è pervenuta alcuna risposta alla lettera formale consegnata il 17 novembre 2025 al Presidente della Regione Toscana, con la quale si richiedevano chiarimenti circa l’esposizione della bandiera palestinese sulla facciata di Palazzo Sacrati Strozzi, sede della Presidenza regionale.
L’esposizione, avvenuta il 15 novembre, rappresenta una violazione del DPR 121/2000, che disciplina rigorosamente l’utilizzo delle bandiere sugli edifici pubblici. La norma consente l’esposizione di bandiere straniere esclusivamente in contesti istituzionali specifici (visite ufficiali, incontri internazionali, cerimoniale diplomatico), condizioni che in questo caso non sussistono. Si ricorda, inoltre, che la Palestina non è riconosciuta come Stato dalla Repubblica Italiana, rendendo l’atto ancor più improprio dal punto di vista istituzionale.
«Il silenzio della Presidenza regionale è grave perché riguarda un tema che non è politico, ma di legalità amministrativa. Per questo chiediamo nuovamente la rimozione immediata della bandiera e il ripristino della piena conformità alla legge».
«In un momento così delicato le istituzioni dovrebbero attenersi al percorso avviato dagli Stati Uniti nell’ambito degli accordi di pace firmati in Egitto ad ottobre, approvati dall’ONU e sottoscritti anche dal Governo italiano. Quegli accordi hanno contribuito a riportare la pace in medio Oriente e alla normalizzazione dei rapporti tra Israele e numerosi Paesi arabi. Esporre simboli unilaterali e ideologici non favorisce la pace: crea solo polarizzazione e indebolisce la credibilità delle istituzioni».
«Nel caso in cui la bandiera non venga rimossa, infine, siamo pronti a chiedere l’intervento del Prefetto di Firenze».
Così in una nota Emanuele Cocollini, presidente dell’Associazione Italia-Israele di Firenze