Firenze - In occasione del terzo anniversario dall’inizio della guerra civile in Siria, anche Firenze accende i riflettori sulla tragedia umanitaria che ha sconvolto il paese mediorientale, provocando oltre 2,5 milioni di rifugiati che hanno trovato accoglienza in Libano e Giordania (dove Oxfam ha portato aiuti a oltre 900 mila persone), circa 9,3 milioni di persone bisognose di assistenza umanitaria e oltre 6,5 milioni di sfollati. Comune di Firenze e Oxfam lanciano infatti un messaggio di speranza rivolto al popolo siriano, perché quello di quest’anno sia l’ultimo anniversario dall’inizio del conflitto segnato da spargimenti di sangue e si arrivi al più presto ad una soluzione pacifica. ) Un ponte tra Firenze, il mondo e il popolo siriano Un messaggio di speranza che da Firenze si collega alle tante iniziative che oggi si svolgeranno in ben 34 paesi, dove si illumineranno alcuni dei monumenti più celebri del mondo: il Lincoln Memorial, la Sydney Opera House, la Torre Eiffel, la Casa Bianca, la Torre di Nelson, si accenderanno per la proiezione dell’immagine donata dal celebre writer e street artist inglese Banksy, in sostegno della campagna #WithSyria.
Si tratta della rielaborazione di una delle immagini più celebri dell’artista britannico: la Ragazza con palloncino rosso. Un’immagine divenuta protagonista anche di un film d’animazione con la voce narrante del famoso attore britannico Idris Elba (American Gangster di Ridley Scott, RocknRolla di Guy Ritchy, Thor di Kenneth Branagh) Un’iniziativa a cui si uniranno in contemporanea migliaia di persone in tutto il mondo da Mosca a Washington, che manifesteranno la propria vicinanza alle tante vittime del conflitto con veglie e manifestazioni o il semplice lancio in aria di un palloncino rosso. L’obiettivo di Voci Siriane, la coalizione a cui hanno aderito oltre a Oxfam, Save The Children, Amnesty International e l'International Rescue Committee è quindi quello di chiedere ai leader mondiali un'azione urgente per assicurare che i civili siriani nelle aree sotto assedio, possano accedere agli aiuti umanitari di cui hanno urgente bisogno e che si arrivi al più presto a nuovi colloqui di pace, dando voce ai bisogni della popolazione siriana. Cosa sta facendo Oxfam In Libano, quasi il 65% dei rifugiati vive al Nord e nella valle della Bekaa in rifugi provvisori, tende o baracche di plastica e lamiera senza riscaldamento, acqua e luce elettrica.
Il freddo dell’inverno e la scarsa igiene aggravano le condizioni di salute e provocano malattie respiratorie, Oxfam sta distribuendo aiuti in denaro e voucher che permettono ai rifugiati di acquistare beni essenziali, carburante, stufe, coperte e vestiti, così che ne tragga vantaggio anche l’economia dei paesi ospitanti: in questo modo 65.000 rifugiati potranno passare l’inverno. Nei campi profughi palestinesi del Libano, che ora ospitano anche migliaia di siriani, Oxfam offre inoltre sostegno psicologico a donne e bambini, che più di tutti soffrono il trauma della lontananza da casa e dell’esclusione.
In Giordania Oxfam lavora nel campo profughi di Zaatari, garantendo acqua e servizi igienici. L’aiuto arriva inoltre ai profughi che abitano negli insediamenti informali nel distretto di Balqa, nella valle del Giordano lungo il confine con la Siria, qui le famiglie sono costrette a vivere in tende o baracche, o a condividere locali per cui pagano affitti esorbitanti. In Siria infine si riparano le reti idriche e si forniscono cisterne mobili e strumenti per la potabilizzazione dell’acqua. A Damasco ad esempio lo scorso novembre, grazie a due generatori si sono potuti riattivare due impianti di trattamento delle acque che erogano oggi acqua pulita per più di 500.000 persone. Riccardo Sansone, responsabile emergenze umanitarie di Oxfam Italia: "La Siria sta subendo contemporaneamente sia un esodo, che una gravissima crisi umanitaria.
Circa 9,3 milioni di siriani necessita di aiuti umanitari. Si tratta del 41 per cento della popolazione ed in maggioranza le vittime del conflitto sono donne e bambini. Questo triste anniversario è il momento giusto per cambiare direzione e arrivare al più presto ad una soluzione pacifica che fermi questa terribile tragedia. Il primo passo deve essere l’immediata attuazione della risoluzione delle Nazioni Unite per garantire a tutta la popolazione l’accesso agli aiuti umanitari. La Siria è stata catapultata indietro di circa 35 anni negli ultimi tre anni.
I giovani e tutto il popolo siriano, pensano che il mondo li abbia dimenticati. Questo è invece il momento di mostrare loro che il mondo è in ascolto e che non li stiamo dimenticando. Dobbiamo tutti impegnarci per porre fine alla loro sofferenza prima del prossimo anniversario". Susanna Agostini, Presidente Commissione Pace e Diritti Umani e Leonardo Bieber, Presidente della Commissione Cultura del Comune di Firenze: “Le commissioni Pace Diritti Umani e Cultura si uniscono al coro di solidarietà con il popolo siriano e, ringraziamo Oxfam che a tre anni dall'inizio dell’eccidio promuove una mobilitazione internazionale per accendere i riflettori su quest'emergenza umanitaria.
In tutto il mondo scenderanno in strada e nelle piazze molte persone per testimoniare la propria vicinanza ai bambini che per primi sono stati vittime, insieme alle loro famiglie, di questo atroce conflitto. Chiediamo pertanto a gran voce l'intervento della diplomazia internazionale affinché si adoperi per una immediata soluzione pacifica. Con questa iniziativa congiunta del Comune di Firenze e Oxfam vogliamo ridare speranza al popolo siriano; un ponte fra Firenze, città di pace, il mondo e il popolo siriano".