Lapo Pistelli racconta Matteo Renzi - Video -

Nel 1995, nei comitato Prodi a Lignano. Lui era uno scout giovane e brillante. Io l'anno dopo sono stato eletto alla Camera e l'ho chiamato per fare il mio assistente parlamentare

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 marzo 2014 17:33
Lapo Pistelli racconta Matteo Renzi - Video -

Lapo Pistelli, Viceministro agli Affari Esteri, oggi a 'Un Giorno da Pecora' ha parlato a tutto campo del suo rapporto con Matteo Renzi, che Pistelli ha avuto come assistente parlamentare nel 1996. Lei è l'uomo che ha scoperto Matteo Renzi. Sconfitto alle elezioni primarie per il Comune di Firenze...“Si è vero. Ma meglio perdere da un fuoriclasse che da un pirla”. Quando l'ha conosciuto? “Nel 1995, nei comitato Prodi a Lignano.

Lui era uno scout giovane e brillante. Io l'anno dopo sono stato eletto alla Camera e l'ho chiamato per fare il mio assistente parlamentare”. VIDEO Quanto dava di stipendio a Renzi? “Intorno ai due milioni e mezzo”, ha detto a Radio2. Cosa faceva? “Lavorava con me in un centro studi cercando di fare outreach, coinvolgendo ragazzi, altre persone”.

Poi, però, commise l'errore di sfidarlo alle primarie per il Sindaco di Firenze e perse...”Si, lui era destinato a più altri incarichi”. E, dopo averla battuta, Renzi mise un cartello fuori dal suo comitato elettorale con scritto “chiuso per manifesta superiorità. “A Firenze si fanno questi scherzi. Si è anche capace di essere crudeli: quando si dice che si è guelfi e ghibellini, si è cattivi”. Renzi usa sempre un forte accento toscano? “Quando va alle tv fiorentine parla con un marcato accento e indossa il maglione viola.

Sulle tv nazionali non lo fa più”. Un aggettivo per Renzi? “Svelto, veloce: a Firenze si direbbe che mangia il fumo alle schiacciate”. Lei c'è rimasto molto male. “C'è stata una legittima incazzatura da parte mia, ma tutte le ferite si cicatrizzano”. Comprerebbe un auto usata da lui? “Magari discuteremmo sul modello dell'auto...”. Ma Renzi è uno di cui fidarsi? “E' uno di cui fidarsi finché non cambia le regole del gioco”. Si spieghi meglio. “Dietro le sue molte qualità c'è anche uno che ti fa sparire la palla, che ti ubriaca di dribbling”. Cosa ne pensa del governo? “Renzi ha messo una linea verde al governo, che ha significato grandi ricambi ma che che può essere un azzardo.

Davanti alla palude burocratica questo può funzionare?” Ma insomma, ora vi volete bene oppure no? “Si, ci stimiamo e ci rispettiamo, le ferite si sono rimarginate abbondantemente”. Perché Renzi è andato al governo senza passare dalle elezioni? “Credo che ci sia stata una forte pressione dei poteri forti, economia e media”, ha concluso Pistelli a 'Un Giorno da Pecora'.

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