Treni, ladri di rame colpiscono ancora, si ferma la linea tirrenica

Circolazione ferroviaria rallentata questa mattina, dalle 5.10 alle 8.15, sulla linea Tirrenica fra Pisa e La Spezia per un ennesimo furto di rame

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 marzo 2014 21:37
Treni, ladri di rame colpiscono ancora, si ferma la linea tirrenica

Circolazione ferroviaria rallentata questa mattina, dalle 5.10 alle 8.15, sulla linea Tirrenica fra Pisa e La Spezia per un ennesimo furto di rame. Ignoti hanno rubato circa 40 metri di cavi causando un guasto al sistema di gestione della circolazione nella stazione di Viareggio. 10 treni – otto regionali e due a lunga percorrenza - hanno registrato ritardi tra 5 e 25 minuti. Si tratta del terzo furto messo a segno a Viareggio dal 25 febbraio, il settimo nella zona della Versilia. Al danno materiale vanno aggiunti i disagi ai viaggiatori e il lavoro straordinario delle squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana necessario al reintegro del materiale e al ripristino delle normali condizioni. Il furto dei cavi in rame non comporta rischi per la circolazione dei treni.

In questi casi si attivano dei protocolli specifici che, in attesa dell’intervento delle squadre tecniche per il completo ripristino della funzionalità della linea, consentono ai treni di continuare a viaggiare in sicurezza, anche se rallentati. Stavolta non c'entrano i disservizi, che invece restano il punto debole del sistema toscano. “Oggi ci si meraviglia di quello che è successo ieri sulla Faentina. Un guasto a un treno che ha provocato il blocco di tutta la linea.

Io mi meraviglio della meraviglia. Quando qualche anno fa RFI decise il piano di “downsizing” della nostra linea, ovvero ridimensionamento dei binari togliendo gli scambi, RFI aveva assicurato che gli scambi tolti non avrebbero avuto ripercussioni sulla funzionalità della linea" così Paolo Omoboni. "Non ricordo altri amministratori con me a protestare: anzi ricordo chi ha banalizzato, chi ha stigmatizzato il gesto. A tutti i livelli – eccetto pochi casi come il Sindaco di Marradi Triberti – Unione dei Comuni, Provincia, Regione, qualcun altro ha alzato la voce? Ha difeso il Mugello? Oggi ecco la prova che la mia protesta non era così priva di ragioni.

Ma se la politica pensa solo a difendere e promuovere e giustificare sé stessa e la sua stessa esistenza e sopravvivenza, dimenticando quale sia il suo unico obiettivo; se non recupera – anche a costo di gesti eclatanti – la dimensione della difesa del proprio territorio, che futuro garantiremo ai servizi del Mugello? In una settimana la vice presidente della Regione Toscana Stefania Saccardi e il Presidente Enrico Rossi a Borgo San Lorenzo. Benissimo! Questo è quello che vogliamo: relazioni e rispetto.

Spero davvero si tratti di un nuovo rapporto tra Mugello e Regione e non una sfilata per qualche candidato alla primarie del centrosinistra di domenica”.

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