Regione, il rimpasto di Giunta operato da Rossi infiamma la politica

Centro Democratico: "L'estromissione di Scaletti priva di logica e fondamento". Chincarini e Russo: "Il rimpasto di Giunta sembra teso a risolvere solo le beghe interne al Pd"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 febbraio 2014 18:33
Regione, il rimpasto di Giunta operato da Rossi infiamma la politica

Riordino e rilancio della giunta e conferma della maggioranza. E' utilizzando questa sintesi che il presidente Enrico Rossi ha presentato alla stampa il nuovo assetto dell'esecutivo regionale. Escono ("li ringrazio per tutto quello che hanno fatto – ha detto - per me è stata una decisione molto dolorosa") Stella Targetti, Salvatore Allocca e Cristina Scaletti. Vice presidente è Stefania Saccardi, fino a ieri vicesindaco di Firenze, che assume anche tutte le deleghe di Allocca (welfare, politiche per la casa, più integrazione socio-sanitaria e volontariato).

Il presidente Rossi ha avocato a sé tutte le deleghe di Targetti (scuola, università e ricerca, organizzazione degli uffici) e Scaletti (cultura, turismo e commercio), annunciando che verrà creato un assessorato che riunirà le deleghe relative alla formazione, istruzione, università e ricerca. Assessore sarà Emmanuele Bobbio, economista che oggi lavora al Centro studi della Banca d'Italia. "La Toscana ha subito in questi mesi diversi terremoti, a partire da quello economico sociale – ha detto Rossi - Quindi quelli politici: l'Idv è sparita, è nato il Movimento 5Stelle, ci sono stati grandi cambiamenti dentro il Partito Democratico, il cui segretario oggi ha ricevuto l'incarico per formare il nuovo governo.

Un terremoto politico di queste dimensioni produce inevitabilmente effetti sulle politiche regionali. Il segretario del Pd chiede che si inserisca in giunta il suo vicesindaco, ed è giusto dare risposta positiva a questa esigenza. Stefania Saccardi ha un assessorato 'pesante'. Ma non mi sono voluto limitare a questo. Avremo altri cambiamenti nei prossimi giorni, e poi mi confronterò in consiglio, dopo aver concertato con le forze politiche che mi sostengono un cronoprogramma". Il presidente Rossi ha motivato la scelta di costituire un assessorato alla formazione con l'obiettivo di presentare una specifica riforma entro l'anno.

"Un occhio esterno e preparato – ha detto riferendosi a Emmanuele Bobbio, esperto in temi come il mercato del lavoro, le politiche si inserimento lavorativo, i sistemi occupazionali e retributivi – ci può servire". "Mi riservo le deleghe della cultura, del commercio e del turismo ha proseguito - perché ho la volontà di trovare una persona di alto profilo, che rappresenti la sinistra che vuole stare nella maggiorana che mi ha sostenuto e che dal punto di vista politico e culturale considero importante per il compimento del nostro progetto.

Su tutto questo chiederò che il consiglio si pronunci con voto. Questo darà maggiore slancio alla maggioranza, su scelte importanti che vanno accelerate come la legge 1 e la legge sul Piano paesaggistico, il piano energetico e la legge elettorale, da approvare in tempi rapidi. Altrimenti rischiamo di restare in una terra di mezzo che non è terra della politica". Mentre a Palazzo Vecchio è in corso il saluto di Matteo Renzi, Stefania Saccardi entra nella Giunta di Enrico Rossi e si guarda con curiosità alla Regione Toscana anche in chiave di successione a Palazzo Vecchio.

Eugenio Giani e la sua ambizione di diventare sindaco stridono con la volontà di Renzi che ha nominato suo successore Dario Nardella. "Bene le Primarie" dicono entrambi e Giani aggiunge "Io e Dario avremmo possibilità per conoscenza e numeri, gli altri candidati non saprei". Fantapolitica: Ma l'ipotesi Giani Sottosegretario (allo Sport?), dopo l'incontro con Matteo Renzi è sempre possibile? Un incarico importante, per appianare le divergenze e fare squadra. Nasce, dopo il colpo a sorpresa di Rossi di estromettere dalla Giunta Cristina Scaletti, anche un'ulteriore ipotesi: quelle deleghe alla Cultura ed al Turismo trattenute dal governatore possano essere passate presto ad altro soggetto, magari già membro del consiglio regionale. "Quello di stamattina è un fulmine a ciel sereno. Si tratta dell'estromissione di un Assessore, come Cristina Scaletti, apprezzato dalla cittadinanza, dalle associazioni e dai protagonisti culturali della Toscana".

Lo dichiarano in una nota congiunta i consiglieri di Centro Democratico, Maria Luisa Chincarini e Rudi Russo. "A sostegno di un atto così grave però non sono arrivate le debite argomentazioni da parte del Presidente Rossi. E posto che ancora Rossi non ha ancora nemmeno un sostituto per delle deleghe così importanti, tutto appare ancora più sconclusionato e privo di logica". "Aspettiamo dunque dei chiarimenti di merito da parte del Governatore tali da giustificare la destituzione di un valido assessore", continuano i due esponenti di Cd.

"L'impressione è che tutto questo sconvolgimento sia dovuto ai cambi di equilibrio interni al Partito Democratico sfavorevoli a Rossi. Con la conseguenza che le istituzioni, invece che essere trattate da camera di rappresentanza democratica, vengono derubricate a camere di compensazione di correnti di partito". "Centro Democratico è nato per sostenere un centrosinistra forte e autorevole - spiegano Russo e Chincarini - ma oggi questo nostro sostegno coerente e leale viene messo a dura prova.

Per rispetto della cittadinanza però continueremo, come abbiamo sempre fatto, a sostenere ogni provvedimento solo se lo riterremo opportuno per il bene della collettività. Chissà che non sia questa nostra libertà e coscienza a costituire per qualcuno un ostacolo da rimuovere". "Per ora - concludono gli esponenti di Centro Democratico - non possiamo che ringraziare Cristina Scaletti per il lavoro svolto in questi quattro anni e con noi sicuramente lo farà buona parte della popolazione Toscana, rimasta attonita e in attesa di difficili spiegazioni". «E con oggi il Presidente Rossi raggiunge un record e cioè quello di aver sfiduciato praticamente tutta la sua Giunta.

Eccetto Nencini che è andato via per promozione, tutti gli altri sono andati via per “disperazione” o retrocessione. Poiché chi esce son persone di buon senso che han seguito di certo gli orientamenti del Presidente va detto che politicamente lo stato confusionale è tutto e solo di Rossi. Questo preoccupa assai. Un in bocca al lupo a chi arriva, in particolare a Stefania Saccardi che conosco come donna concreta e che spero possa capire ciò che Rossi non ha mai voluto intendere: l’Opposizione non è un nemico politico, è solo l'altra parte della Toscana che merita ascolto anche perché spesso ha avuto ragione». Così Stefania Fuscagni, portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale in un post sul suo profilo facebook dedicato al rimpasto di giunta annunciato oggi dal presidente Enrico Rossi. «Il rimpasto in Giunta Regionale rende Palazzo Strozzi Sacrati sicuramente più in sintonia con Palazzo Vecchio e al Premier in pectore Matteo Renzi».

È il commento del Consigliere Regionale Ncd e membro della IV commissione Sanità, Gian Luca Lazzeri a seguito dell’entrata in Giunta Regionale del già Vicesindaco di Firenze Stefania Saccardi e del Dott. Emmanuele Bobbio. «A fronte della linea Rossi, - continua il Consigliere Regionale - e cioè che il modello del vecchio Ulivo va sempre bene, assistiamo ad un vero e proprio “contrordine compagni” con la rottamazione della rappresentanza della sinistra toscana che vede ben 3 consiglieri regionali sugli scranni di Palazzo Panciatichi Una virata al Centro? Lo vedremo nelle prossime scelte strategiche che la Giunta Rossi andrà a fare, anche se comunque alcuni scricchiolii si erano già avvertiti su temi forti quali l’aeroporto, Tav e Piano dei Rifiuti. Se son rose fioriranno ma sicuramente questa rivoluzione, in un momento di riforma profonda del Sistema Sanitario toscano, con il Piano Socio Sanitario Integrato che ci apprestiamo ad affrontare in ritardo, rischia di far diventare questo un banco di prova sperimentale verso nuovi assetti politici del Centrosinistra, a spregio della sanità pubblica e della reale tutela della salute dei cittadini toscani. Infine – conclude Lazzeri - un invito e anche un impegno affinché le prove di forza tutte interne al Partito Democratico in Toscana non trovino nella sanità un luogo pretestuoso dove mostrare i muscoli a scapito dei cittadini».

«Tre sostituzioni quando manca solo uno scampolo di partita da giocare. Nel gergo calcistico in questi casi si usa dire che l’allenatore gioca la carta della disperazione, noi ci rimettiamo alle parole pronunciate da Rossi in conferenza stampa, in particolare alla richiesta di una accelerazione rivolta alla sua maggioranza. Segno che sino ad ora la velocità di crociera non è stata adeguata alle esigenze». Così Giovanni Santini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, commenta il rimpasto di giunta annunciato oggi da Rossi. «Siamo estremamente curiosi di ascoltare le “valutazioni di carattere politico generale” che hanno spinto il presidente Rossi a procedere a un rimpasto così consistente.

Cambi in corsa che vanno ad aggiungersi ai tre già verificatisi in passato: insomma della formazione iniziale è rimasto ben poco. Ulteriore prova che, al di là dei cambiamenti dello scenario politico, nell’azione della Giunta regionale non tutto è andato secondo le previsioni», conclude Santini.

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