Iniziativa di Forza Italia in difesa di Latorre e Girone

Cellai, Sempli, Badò e Barbagallo: «Cittadini onorari di Firenze i marò»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 febbraio 2014 14:47
Iniziativa di Forza Italia in difesa di Latorre e Girone

I marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone cittadini onorari di Firenze. La richiesta è contenuta in una mozione presentata dai consiglieri comunali Jacopo Cellai e Marco Semplici (Forza Italia) e dal consigliere del Quartiere 1 Andrea Badò. «Dal 15 febbraio 2012 – scrivono i tre esponenti del centrodestra – sono trascorsi due anni da quando lo Stato maggiore della Marina Italiana comunicò che gli uomini della sicurezza della petroliera ‘Enrica Lexie’ avevano respinto un attacco di pirati in acque internazionali.

Comunicato al quale seguì quello della guardia costiera indiana che chiedeva alla petroliera di tornare indietro per un riconoscimento dei presunti pirati coinvolti. La petroliera venne poi intercettata da due motovedette e da un aereo da ricognizione e fatta attraccare nel porto di Kochi». «Lo stato di fermo dei due marò da parte delle autorità indiane – si sottolinea nella mozione – è iniziato il 19 febbraio 2012 e che ancora attendiamo la parola fine a questa incresciosa vicenda a causa degli intollerabili e ripetuti rinvii delle corti di giustizia indiane». «È importante – sostengono Cellai, Semplici e Badò – che in questa delicata vicenda che vede coinvolti i nostri due militari, peraltro trattenuti in India senza ancora un preciso capo di imputazione ormai da due anni, che anche il Comune di Firenze assuma un impegno formale per sostenere la richiesta di liberazione.

Per questo invitiamo l’amministrazione comunale a concedere a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone la cittadinanza onoraria di Firenze». «Già in passato – hanno ricordato Badò e Lorenzo Barbagallo, responsabile organizzazione del movimento giovanile di Forza Italia - avevamo provato a sensibilizzare l’amministrazione comunale chiedendo di esporre dalle sedi istituzionali di Comune e Quartieri uno striscione per chiederne la liberazione. Le nostre richieste furono disattese pertanto esponemmo autonomamente una bandiera della Marina Militare Italiana da palazzo Peruzzi.

Adesso basta, a due anni di distanza è doveroso che anche il comune sostenga la loro causa concedendo a Latorre e Girone la cittadinanza». (fn)

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