Dai fondi Ue 2014-20 risorse per oltre 150 milioni destinate alle Pmi

Simoncini: "Stiamo mettendo a punto strumenti sempre nuovi per favorire l'accesso al credito di imprese piccole e piccolissime come quelle che costitutiscono, appunto, il sistema toscano"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 gennaio 2014 18:11
Dai fondi Ue 2014-20 risorse per oltre 150 milioni destinate alle Pmi

FIRENZE – Le piccole e medie imprese sono da sempre al centro delle politiche della Regione Toscana che, per contrastare la lunga e pesante crisi che le ha investite, ha messo e continuerà a mettere in campo strumenti, interventi e risorse. Lo ha ricordato oggi l'assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, intervenuto al convegno organizzato da Cna Firenze, a Palazzo Strozzi Sacrati, sul tema dello Statuto delle imprese. "Se per rilanciare lo sviluppo – ha detto Simoncini - è irrinunciabile un intervento da parte del governo che, grazie alla risuzione della rpessione fiscale faccia ripartire la domanda interna, la Regione Toscana ha fatto e continueràa a fare la sua parte per sostenere le piccole e medie imprese che costituiscono la trama principale del suo tessuto economico.

Per questo stiamo mettendo a punto strumenti sempre nuovi per favorire l'accesso al credito di imprese piccole e piccolissime come quelle che costitutiscono, appunto, il sistema toscano. Penso ad esempio al microcredito, alle agevolazioni fiscali che vanno a ridurre l'imponibile Irap di alcune tipologie di imprese, ai minibond grazie ai quali è possibile una capitalizzazione delle società bisognose di consolidamento". E ancora, proprio per rendere più robuste e competitive anche realtà molto piccole e quindi più fragili, l'assessore ha ricordato gli incentivi per l'aggregazione di impresa e quelli per l'internazionalizzazione che vedono, in queste settimane, due bandi aperti che mettono a disposizione complessivamente circa 7 milioni di euro.

Questa centralità, già sancita dal Prs, resta il pilastro della nuova programmazione dei fondi europei 2014-2020. "Il 16 per cento degli interventi previsti dal Programma operativo toscano del Fesr saranno diretti alle pmi – spiega l'assessore – ciò significa circa oltre 150 milioni di euro di risorse, cui si dovrà aggiungere buona parte di quelle destinate al 39% di interventi per l'innovazione del sistema produttivo che ovviamente coinvolge ancora una volta le imprese piccole e medie.

Ma non è tutto, perchè grazie alle risorse del Fse contiamo anche di fare interventi sulla formazione degli imprenditori". Quanto al tema dello small business act di cui si sta discutendo a livello nazionale, l'assessore Simoncini ha ricordato come la Toscana sia stata fra le prime regioni a darsi una propria legge a sostegno della competitività delle imprese. La nuova legge regionale fissa alcuni punti chiave dell'esercizio dell'attività imprenditoriale, con un particolare riguardo alla semplificazione e alla sburocratizzazione delle procedure, cui le piccole e medie imprese toscane devono sottostare per accedere ai finanziamenti.

La legge riconduce ad una disciplina unitaria incentivi e sovvenzioni a favore delle imprese e riunisce le fonti di finanziamento in un Fondo unico e prevede agevolazioni fiscali per le imprese innovative. Ma su questo fronte si sta ancora lavorando per semplificare concretamente la vita delle imprese e dei cittadini che vogliono fare impresa. "Quella che serve - afferma Simoncini – è una riforma che non aggiunga nuove norme senza togliere le vecchie, ma snellisca davvero il sistema, aiutando a rimettere in moto lo sviluppo ed eliminando gli ostacoli.

Oltre ad avviare il lavoro per una nuova legge per lo start up d'impresa al posto delle diverse norme esistenti, la giunta ha apena approvato un bando standard che servirà, anche in questo caso, a rendere più facile e trasparente l'accesso alle opportunità messe in campo, un bando che verrà presentato ufficialmente il prossimo 28 gennaio". Il ministero del Lavoro oggi ha risposto positivamente alla Regione Toscana che, su richiesta dell'assessore alle attività produttive lavoro formazione Gianfranco Simoncini, lo aveva contattato dopo aver individuato, in una circolare, una possibilità di assicurare alle lavoratrici il riconoscimento della cassa integrazione straordinaria a partire dal giorno di dichiarazione di insolvenza dell'azienda. Ciò eviterà per le lavoratrici interruzioni nell'integrazione, che non andrà perduta nemmeno per un giorno.

Dopo aver verificato con il ministero l'applicabilità della circolare, la Regione ha già informato il commissario straordinario dell'azienda e i sindacati. Pirelli di Figline Valdarno. Domani, martedì 21 gennaio, è previsto un incontro a Roma, al Ministero per lo Sviluppo Economico, ritenuto molto importante dal Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, assessore al Lavoro, che ha risposto in Consiglio a una domanda d'attualità di Rifondazione comunista. "Punto fondamentale della trattativa - ha sottolineato Barducci - è il profilo di garanzia per tutti i lavoratoti che stanno nello stabilimento di Figline". Per il capogruppo di Rifondazione comunista Andrea Calò "quello di domani è un incontro che nasce anche dalla pressione di Istituzioni, forze politiche e sindacati: trattativa difficile per lo scarso senso di responsabilità sociale del gruppo Pirelli.

Circa la multinazionale belga, ci domandiamo che senso ha che un gruppo acquisti un settore, lo steel cord, gemello a quello che ha già nella casa madre".

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