36° anniversario della morte dell’Appuntato Fausto Dionisi

Medaglia d’oro, rimasto vittima del terrorismo nel 1978. Questa mattina le solenni celebrazioni in Questura

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 gennaio 2014 14:27
36° anniversario della morte dell’Appuntato Fausto Dionisi

Oggi ricorre il 36° anniversario della morte dell’Appuntato Fausto Dionisi, Medaglia d’oro al valor civile, ucciso nel 1978 dinanzi al carcere delle Murate da alcuni militanti di Prima Linea, messi in fuga durante il vano tentativo di far evadere alcuni compagni. Il Questore di Firenze, dr. Raffaele Micillo, ha reso omaggio alla memoria ed al senso del dovere del poliziotto vittima del terrorismo: nella cappella della Questura è stata celebrata la Santa Messa alla presenza della vedova Sig.ra Mariella Magi Dionisi, le massime autorità civili e militari ed il personale della Polizia di Stato.

Alla cerimonia religiosa, officiata dal cappellano Don Rosario Palumbo, hanno assistito tra gli altri, il Prefetto di Firenze Luigi Varratta, il Presidente della Corte d’Appello dr. Fabio Massimo Drago, il Procuratore Generale della Repubblica Dr. Tindari Baglione, il Presidente del Tribunale dr. Enrico Ognibene, il Presidente dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato Sergio Tinti, i rappresentanti della Provincia, del Comune e di tutte le Forze dell’Ordine operanti su questo territorio.

A seguire, in Via delle Casine, proprio nel luogo in cui il giovane Dionisi perse la vita 36 anni fa, il Questore, il Prefetto, la vedova ed le autorità convenute, hanno presenziato alla solenne deposizione di una corona di alloro accanto alla lapide in memoria del poliziotto caduto. Questa mattina a poche ore dalla cerimonia ufficiale è apparsa davanti alla lapide una scritta sovversiva: “Fuoco a tutte le carceri”. Il primo a lanciare l’allarme è stato don Rosario Palumbo, Cappellano della Polizia, passato da Via della Casine di buon ora prima di recarsi al Cimitero per benedire, come ogni anno, la tomba e poi celebrare la Santa Messa nella Cappella interna alla Questura.

Subito sono state attivate le procedure per far scomparire la scritta riverniciando il muro. Sdegno e sgomento da parte della Vedova Mariella Magi Dionisi, informata dalla stesso don Palumbo, e che nei giorni scorsi è stata anche toccata da un nuovo lutto, la perdita della madre: “Come sempre rimani senza parole. Non c’è mai fine davanti a queste imbecillità. Speriamo che sia soltanto il gesto di ragazzini e che non ci siano altri significati dietro”.

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