Sollicciano: una rissa ieri in carcere

Scino (Pd): "Massima preoccupazione". E il radicale Lensi: "Renzi e Barducci visitino il penitenziario". Domani convegno all'Institut français con Carmelo Cantone, Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 gennaio 2014 21:26
Sollicciano: una rissa ieri in carcere

Ancora un'emergenza nel carcere di Sollicciano. Questa volta una maxi rissa, durante una partita di calcio nel campetto dell'istituto, che avrebbe coinvolto una quarantina di detenuti. L'Osapp riferisce di una quarantina di detenuti delle sezioni undici, dodici e tredici inserite nel progetto "Vigilanza dinamica" che si sono fronteggiati a pugni e a calci e alcuni avrebbero riportato anche ferite importanti. Il sindacato lancia l'allarme e precisa ancora una volta le principali responsabilità di una situazione che peggiora ogni giorno e vede il venir meno nel carcere fiorentino le regole della civile convivenza.

Le tante e gravi carenze del carcere di Sollicciano in questi anni sono state più volte denunciate da tutti gli operatori: agenti di Polizia penitenziaria, Garante dei detenuti, operatori sociali, detenuti e volontari vari. "Esprimo massima preoccupazione per la maxi rissa avvenuta ieri nel carcere fiorentino di Sollicciano così come segnalata dal Sindacato di Polizia penitenziaria". Così il consigliere del Pd Salvatore Scino che aggiunge: "Voglio ricordare- spiega Scino- che in data 14 marzo 2011 si è anche svolto un Consiglio comunale straordinario all'interno del Carcere e anche in tale occasione sono state fortemente evidenziate le gravi criticità presenti nella ormai superata e obsoleta struttura carceraria.

Il Garante Corleone più volte, con proprie relazioni, ha denunciato al Consiglio comunale e alla città tali criticità, la Commissione consiliare Pace, Diritti Umani, Solidarietà e Relazioni internazionali ha udito negli anni sia i sindacati di Polizia penitenziaria sia le rappresentanze dei detenuti e tutti hanno lanciato il grido di allarme di situazione estremamente grave e pericolosa. Pertanto prima che la situazione degeneri ulteriormente all'interno della struttura carceraria, dopo questo campanello d'allarme sfociato in rissa, invito il Guardasigilli Cancellieri e il Sindaco di Firenze Renzi ad inserire tra le principali priorità della loro agenda le gravi problematiche del carcere fiorentino e nazionale e di volersi recare, al più presto, con una delegazione di Autorità preposte in visita alla struttura di Sollicciano". "E ancora una volta - lamenta il consigliere provinciale Massimo Lensi, radicale nel Gruppo Misto - le istituzioni cittadine fanno finta di niente, come se la vita interna di uno degli istituti penitenziari più sovraffollati d'Italia fosse materia privilegiata per chissà quale lontana istituzione".

Il carcere, invece, "è parte integrante del delicato ecosistema urbano, è parte di una città e della sua comunità. E i segnali che arrivano da Sollicciano sono preoccupanti, sintomo di un malessere che deve essere affrontato anche e soprattutto dalle istituzioni cittadine, Sindaco in testa". Lensi rinnova quindi "il mio invito al Sindaco di Firenze e al Presidente della Provincia: si rechino al più presto nell'istituto penitenziario fiorentino e affrontino con i detenuti, la direzione, il corpo di polizia penitenziaria e le associazioni del volontariato i problemi interni di vita quotidiana: problemi che devono essere risolti al più presto e che stanno diventando, giorno dopo giorno, sempre più insopportabili per i detenuti".

Come altrettanto insopportabile "è leggere dei soliti balletti senza pudore di poltrone in vista delle prossime elezioni. Un modo di vivere la politica che mostra solo l'idea rarefatta di città che si ha: una governance malata, incapace di affrontare i veri problemi sociali, senza la necessaria umiltà e attenzione verso i più deboli". Mentre nel carcere di Sollicciano infiammano le proteste e si moltiplicano gli scontri a causa delle difficili – talvolta disumane - condizioni di vita nelle carceri, il nuovo programma culturale dell’Institut français Firenze, il primo firmato interamente dalla direttrice Isabelle Mallez, arrivata lo scorso settembre, parte giovedì 16 gennaio alle ore 18 con l’incontro E-vasions.

Incontri e viaggi, in immagini, parole e altre espressioni (Institut français Firenze, piazza Ognissanti 2, Ingresso libero) dedicato al tema del teatro in carcere. L’incontro – a cui Interverranno Carmelo Cantone, Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Toscana, Philippe Talard, attore-coreografo-regista, Laura Bandelloni, attrice ed un ex detenuto/attore del carcere di Sollicciano - vuole aprire una finestra sull’universo carcerario e testimoniare l’importanza delle pratiche teatrali come memento di evasione e crescita mentale o spirituale e come desiderio di poter tutti partecipare a un medesimo universo.

L’incontro nasce per iniziativa di Philippe Talard a seguito della sua lunga esperienza di laboratori teatrali presso le case circondariali di Lussemburgo (CPL de Schrassig), Marsiglia (CP des Baumettes), Roma (CP Rebibbia), Berlino (CP Tegel) e Ostrava (CP Hermanice). I suoi laboratori, tutti finalizzati a spettacoli per un pubblico di esterni e detenuti, hanno ricevuto ogni volta una grande adesione di pubblico; recentemente Talard ha realizzato una sua nuova creazione per Compagnia di Sollicciano, fondata da Elisa Taddei e costituita da 25 attori-detenuti, intitolata appunta E-vasione e presentata con grande successo l’ottobre scorso.

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