Rientro del satellite GOCE sulla terra, prima l'allarme poi lo scampato pericolo

La finestra temporale prevista per la ricaduta dei frammenti che potenzialmente avrebbero potuto interessare una serie di Regioni tra cui la Toscana, era quella del 10 Novembre 2013

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 novembre 2013 16:17
Rientro del satellite GOCE sulla terra, prima l'allarme poi lo scampato pericolo

Prima l'allarme generale e le precauzioni da adottare, poi lo scampato pericolo. Impreparazione all'evento raro che ha visto migliaia di Toscani con lo sguardo verso il cielo. La Sala operativa unificata permanente della Protezione Civile regionale ha informato che stava per rientrare sulla Terra il satellite denominato GOCE (Gravity Field and Steady State Ocean Circulation Explorer) dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), lanciato il 17 marzo 2009 con l'obiettivo di produrre una mappa gravitazionale, precisa e ad alta risoluzione, del geoide terrestre. L'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) informava che la finestra temporale ipotizzata per il rientro incontrollato del satellite era stata spostata in avanti rispetto a precedenti comunicazioni, aprendosi alle 22 di sabato 9 novembre, e chiudendosi alle 13 di lunedì 11. Successivamente la finestra temporale è stata prevista nel 10 Novembre 2013 con apertura ore 08:26 e chiusura ore 09:26 (ora locale).

Infine si è parlato di un arco temporale che sarebbe andato dalle 19 e 30 di domenica 10 novembre alle 12 di lunedì 11 novembre. Durante la giornata di domenica l'Agenzia Spaziale e la Protezione Civile hanno escluso rischi per l'Italia, e successivamente anche per l'Europa: Nell’ultimo aggiornamento sul rientro incontrollato del satellite GOCE (Gravity Field and Steady State Ocean Circulation Explorer), essendosi ridotta ulteriormente la finestra temporale, l’Agenzia Spaziale Italiana ha escluso un eventuale impatto dei frammenti del satellite sul territorio italiano. Alta l'incertezza sia sul comportamento che terrà il satellite GOCE sia sulla traiettoria che seguirà nel suo rientro incontrollato poiché, pur essendo senza carburante, non ha ancora perso il controllo del suo assetto.

L'evolversi della situazione può essere seguito sul sito web del Dipartimento Protezione Civile, dove si potranno trovare informazioni sulla base degli aggiornamenti forniti dall'Agenzia Spaziale Italiana. L'ESA prevede che la maggior parte del satellite GOCE, che non contiene materiale pericoloso, si disintegrerà nell'atmosfera e che solo alcune parti (di cui la più pesante non dovrebbe superare i 95 kg) potrebbero resistere fino all'impatto con la superficie terrestre. Il Dipartimento Protezione Civile ha fatto sapere che eventi di questo tipo e casi reali di impatto sulla Terra, e in particolare sulla terraferma, sono assai rari.

Pertanto, non esistono comportamenti di autotutela codificati in ambito internazionale da adottare a fronte di questa tipologia di eventi. Tuttavia, è risultato utile fornire alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adottasse responsabilmente comportamenti di auto protezione nel corso degli intervalli temporali di interesse per l'Italia, nei territori potenzialmente esposti all'impatto:

- è poco probabile che i frammenti causino il crollo di strutture: per questo sono da scegliere luoghi chiusi; - i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici; - all'interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell'eventuale impatto sono i vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi)

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